rischio biologico

Ospite

gentile dottoressa vorrei un suo parere sulla mia difficile situazione.
Ho alle spalle(in realtà sulle spalle!!) circa 21 tentativi di pma.Credo di aver già fatto 14stimolazioni,sia con protocolli lunghi che corti.(scusi ma ho dovuto ricontrollare per verificare)
La qualità degli ovociti è ottima,quella del seme no,infatti l'unica gravidanza ottenuta è con l'imsi.
Avevo 12 ovociti vetrificati che dal 2006 ad oggi mi hanno permesso altri 4 transfer,che purtroppo non hanno portato a nulla.
Ora dovrei sottopormi ad una nuova stimolazione.Il centro che mi segue mi consiglia di riprovare(se voglio ancora un figlio)io invece ho paura del famoso rischio biologico.
Questa è una paura che nasce in me solo ora,che comunque ho un bambino e mi piacerebbe MOLTO vederlo crescere.Non vorrei che tutte queste stimolazioni mi portassero davvero conseguenze gravi o irreparabili.
A questo punto stiamo pensando all'embrioadozione,ma il centro che mi "segue" non condivide questa scelta,solo perchè i miei esami sono perfetti e ho ancora buone possibilità di avere un figlio biologico.
Quando parlo loro della mia paura,mi ripetono che non ho da temere per via di questi esami perfetti.
Ma è qui che ho bisogno del suo intervento,cos'è esattamente il rischio biologico,e quando una donna deve dire basta alle stimolazioni?C'è un limite per non correre rischi?
grazie per la sua risposta rori (che vorrebbe vivere a lungo)

Ospite

la sua situazione è piuttosto particolare. non è facile trovare una donna che arrivi ad eseguire così tanti tentativi di pma, sia per un discorso clinico che psicologico, emotivo etc..
è difficile per me farle una consulenza clinica seria perchè non conosco il suo percorso terapeutico, ma quello che le posso dire è che prima di un ennesimo ciclo di stimolazione sarebbe meglio fermarsi un attimo e cercare di soppesare con attenzione i pro e i contro, rischi e benefici di un'ennesima "prova". abbiamo pochissime informazioni ad oggi su i rischi di eseguire così tanti cicli. quello che conosciamo è che esporsi a dosi estrogeniche elevate per così tante volte non è certo un aspetto da sottovalutare.
penso anche che lei ha già un figlio e questo, come leggo, deve spingerla a riflessioni importanti.
in ultimo, spesso non deve essere la donna a dire "basta";
è compito del medico talvolta anche quello di saper dire "basta" in scienza e coscienza, valutando la storia della paziente ed eventuali rischi di continuare percorsi di pma.

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