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Ospite

buonasera,vorrei tanto un consiglio,io e mio marito abbiamo saputo che purtroppo mio marito è sterile,non possiamo avere figli nostri.abbiamo deciso insieme di rivolgersi all'estero per l'eterologa,fra pochi giorni dobbiamo telefonare.io ho molta paura di non riuscire a sopportare tutto l'iter che bisogna fare,io per molti anni ho sofferto di attacci di ansia e panico.ora sotto stress,si stanno riafacciando.io voglio tanto diventare mamma e sto soffrendo molto per il fatto di non poterlo avere.volevo chiedere anche come posso fare,quanto incide il fatto dell'eterologa nel rapporto.e se lei mi può consigliare un libro da leggere per capire meglio a quello che andremo incontro.la ringrazio tanto per una sua risposta. Neutral

Psicologa Messaggi : 73 Data d'iscrizione : 29.03.10

Buongiorno,
L'eterologa è una scelta complessa e capisco che possa contribuire al riaffacciarsi di sintomi ansiosi come i suoi. Le direi di leggere il post che ho appena scritto su questo tema a Rori, nel quale ho elencato alcune delle possibili implicazioni psicologiche di questa scelta. In estrema sintesi credo sia molto importante lavorare sui propri vissuti relativi a questa scelta per poter in futuro essere un valido aiuto per il figlio che nascerà, anche eventualmente, vista la sua reazione ansiosa, con l'auito di un esperto. Come testi le consiglierei qualcosa della Vegetti Finzi ("Volere un figlio" ad esempio) che a mio avviso riesce a descrivere aspetti psicologici molto profondi in modo fruibile anche dai non addetti ai lavori.
In bocca al lupo Dott.ssa Celi

Ospite

grazie per la sua risposta ho pensato di rientrare in terapia,per cercare di affrontare a meglio questo problema ma soprattutto questo lungo cammino.ancora non riesco a rendermi conto di quello che dovrò affrontare,ho tanti interrogativi dentro di me,a cui non so dare una risposta.mi sento sola,non capita arrabbiata,ho dentro un dolore che mi soffoca,sono arrabiata con i miei suoceri che sapevano e non hanno detto nulla,hanno messo la testa sotto la sabbia 20anni fa,al momento della diagnosi della sindrome di mio marito.mi sento ingannata.sono solo 6mesi che sono sposata e gia sto vivendo un inferno per avere un bambino.mi isolo nel mio mondo,nella mia casa per non sentire nessuno.e dalle persone a me vicine mi sento dire che non devo far sentire mio marito sterile,perchè è lui che in questo momento sta soffrendo e io sarei ai loro occhi un egoista.ma il mio dolore dove lo devo mettere,devo sempre reprimerlo?grazie e a presto

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