La undicesima settimana di gravidanza

Siamo quasi alla fine del primo trimestre, il periodo più delicato sta terminando e con esso la maggior parte dei disturbi che hanno afflitto la mamma dall'inizio della gravidanza, primo tra tutti la nausea. La pancia inizia ad essere evidente, a partire dallo stomaco e magari amici e parenti cominceranno a fare domande e allusioni, se non sono stati messi al corrente della buona notizia. L'aumento di peso della mamma potrebbe essere intorno ai due chili, ma molte donne dimagriscono nelle prime settimane a causa di nausea e vomito, altre tendono invece a metter peso da subito. Del resto ogni gravidanza ha una sua storia.
Il bimbo cresce molto velocemente in questo periodo e alla fine della settimana dovrebbe pesare tra i 7 e gli 8 grammi. Viene ancora misurato con il CRL (lunghezza dalla testa al coccige) e mediamente sarà lungo oramai tra i 45 e i 60 mm. La maggior parte degli organi sono ormai formati e il sistema urinario inizia a funzionare, tanto che è in grado di bere il liquido amniotico e urinare. Il liquido subisce un ricambio continuo. Ha ancora un aspetto buffo: la testa sembra preponderante. Iniziano a formarsi le radici dei dentini da latte, anche se sono nascoste sotto le gengive, e le unghie. Il piccolo è in grado di aprire le dita delle mani e di stiracchiarsi. E' presto per sentire i movimenti, ma presto la mamma sarà in grado di avvertire le sue evoluzioni e i suoi stiracchiamenti.
Va programmato in questo periodo lo screening per la sindrome di Down (translucenza nucale), in associazione con il bi-test, un esame del sangue basato sulle beta HCG e sulla proteina A del sangue, che potrà dare utili indicazioni sul normale sviluppo del bambino. Basandosi su ormoni e proteine del sangue, il bi-test non è indicato per le mamme in attesa di gemelli, che ovviamente hanno questi valori particolarmente alti. Per tutte le altre il risultato potrà aiutare a quantificare il rischio, in combinazione con la misura della plica nucale e l'età della mamma (o della donatrice per chi fa ovodonazione). Viene inoltre osservato ecograficamente l'osso nasale, che nei bimbi affetti da sindrome di Down si forma in modo anomalo.

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