TSH a 2,25

Gentile dottoressa,
dato che sono nel mondo pma da oltre un anno controllo frequentemente la tiroide.
Ho sempre avuto il valore del TSH intorno a 1,3.
A gennaio ho avuto due attacchi di misteriosa orticaria, di cui non è stata scoperta la causa, che si è praticamente cronicizzata, dando luogo a episodi quasi giornalieri minimi (piccoli rush cutanei di durata 1/2 ore che spontaneamente regredivano). L'allergologa mi ha dato una terapia e in effetti la situazione si è risolta.
Come periodicamente faccio ho ripetuto gli esami della tiroide e ho scoperto per la prima volta un valore superiore a 2: 2,25.
Il problema non è sicuramente autoimmune perchè gli anticorpi tireoglobulina e tireoperossidasi sono praticamente a zero (ho rifatto anche quelli proprio per il problema dell'orticaria su consiglio dell'allergologa).
So che le terapie con estrogeni alzano il TSH. Dato che in aprile ho fatto un primo tentativo di ovodonazione ho assunto un grosso quantitativo di progynova fino al 29 aprile in cui ho avuto le beta negative. Inoltre sto assumendo dal 4 maggio la pillola per portare il ciclo ad una data precisa in vista del prossimo transfer di embrioni congelati che farò a giugno.
Potrebbe essere colpa della terapia di estrogeni l'innalzamento del TSH? FT3 e FT4 sono normali.
Dovendo nuovamente assumere estrogeni per il transfer pensa che io debba fare qualcosa per mantenere basso il livello del TSH?

Grazie dell'attenzione.

Dimenticavo di indicar l'intervallo del laboratorio per il TSH: 0.35 - 4.94

Endocrinologa Messaggi : 111 Data d'iscrizione : 28.03.10

Il livello di TSH cambia di contonuo e presenta dei picchi. L'importanza del TSH sopra i 2 è legata pressocchè esclusivamente ai casi di tiroidite cronica autoimmune nei quali un valore di TSH che tende a salire sopra i 2 potrebbe essere un segno indiretto di iniziale ipotirodismo . Nel suo caso si tratta solo di una fluttuazione di TSH. L'FT3 alto non è patologico ma significa che nel suo caso funziona molto un enzima che converte l'FT4 in FT3 che è l'ormone più attivo per l'organismo.