buonasera a tutti sono il marito di morena

Ospite

pettirosso ha scritto:: [justify]ciao Silver, benvenuto nel forum, mi auguro vivamente che arrivi qualche altro, per quanto pensi che sarà difficile, io stessa tengo così tanto all'anonimato e alla libertà di espressione che questo mi garantisce che non ho parlato di questo spazio a nessuno, tanto meno a mio marito. Credo che mi vergognerei e mi sentirei meno libera se sapessi che lui legge i miei interventi. Per questo ammiro molto la complicità, la sintonia che c'è fra te e Morena, per me impensabile. E se ci penso bene la colpa non è solo di mio marito, ma anche mia. Per tutti gli altri aspetti della vita fra noi c'è un dialogo frequente, spesso giocoso, ironico, razionale ma che sa diventare serio e profondo, su questo invece raramente ci confrontiamo. Da una parte lo avverto insofferente di emotività tipicamente femminili, di quelle che lui chiama drammatizzazioni, dall'altra ci sono io che fin dall'adolescenza su alcuni temi non riesco a dialogare con il mondo maschile. La nostra generazione (anni sessanta ehm...) non è stata educata a coltivare amicizie miste, a capire veramente l'altro sesso. La mia unica e vera amicizia maschile l'ho stretta tardi, quindi sono cresciuta prevalentemente a pane e amicizie femminili. Trovare un linguaggio comune, nonostante l'amore, non è stato facile. Molte ragazze qui si lamentano dei loro mariti, di una sensibilità differente, di una distanza o freddezza o mancanza di collaborazione e dialogo rispetto al problema doloroso della fertilità. Pur pensando che esistano differenze legate al genere e per questo ineliminabili (per fortuna) ritengo che ciò sia il prodotto di un'educazione e di percorsi troppo separati fra mondo maschile e femminili. Per questo mi piace il modello di coppia che proponete, siete diversi, ma la diversità non produce conflitto e sofferenza, così sereni e soprattutto limpidi fra voi. Almeno vi percepisco così, mentre il mio (raro) dialogo con lui su queste cose è cauto, circospetto, sulla difensiva. Stasera mi ha chiesto quale fosse la mia posizione sull'eterologa, credimi Silver, non so io stessa se la risposta che gli ho dato sia stata completamente sincera. Una parte della mia mente pensava: "Forse mi sta facendo questa domanda perchè vuole sondare quali sono le mie intenzioni se non va bene il nostro tentativo di omologa". Così la mia risposta ha cercato di rassicurarlo e non di capire che cosa noi come individui e come coppia desideriamo. Forse stava aprendo una porta verso questa possibilità e io l'ho subito chiusa. Probabilmente l'ho fatto perchè non lo desidero veramente però non sono stata limpida, il mio retropensiero era concentrato sulle sue intenzioni (nascoste) piuttosto che a chiarirgli e chiarire a me stessa le mie. Mi fa star male questa cosa, mi sembra di giocare una partita di poker, attenta e tesa su quale carta mostrare, quale scoprire in risposta alla carta che lui ha deciso di farmi vedere. Non so se sono stata chiara nonostante la prolissità.

Ciao petty,
posso confermarti che tra me e morena le cose stanno esattamente come le hai descritte e ti ringrazio per l'apprezzamento, lo prendo come un complimento.
Io sono un forte sostenitore della comunicazione fra individui ritengo sia uno dei modi migliori per capire e farsi capire.
Ora che hai scritto come ti senti? cosa elaboravi mentre scrivevi, che emozioni avevi?
in che modo ritieni io possa esserti utile?
domanda pure!
ciao petty

Ospite

Allora benvenuto è sicuramente bello capire anche il punto di vista maschile.................... cheers

Ospite

Ciao Silver, a volte scrivere aiuta un po' a capirsi, finora ho sempre privilegiato l'altra opzione quella di capire gli altri, mio marito per esempio, non che non sia importante...ma alla fine ha ragione Bibbi:migliore e più vicina alle nostre possibilità di esseri umani è l'opzione di capire se stessi e quella altrettanto importante di far capire all'altro i nostri desideri e le nostre aspettative.
Per Bibbi

Citazione :: ...oppure ci prendi gusto e fai altri tentativi.

sono stata un po' riservata sulle impressioni che ho ricevuto al colloquio. Lo staff mi ha fatto un'ottima impressione, mi hanno parlato con gentilezza e franchezza, senza alimentare illusioni ma neppure pessimismo, la struttura ospedaliera mi ha fatto invece un' impressione terribile:è vecchia, fatiscente, con spazi angusti e inadeguati, la giornata trascorsa lì dentro mi è sembrata lunghissima e mi ha lasciato una sensazione di disagio, eppure nonostante non fosse una clinica patinata e all'avanguardia, lì dentro ho visto medici e infermieri massacrarsi di lavoro e avere sempre il sorriso e la pazienza di ascoltarti.... Mi hanno descritto per filo e per segno le cure a cui dovrei sottopormi, ero già preparata, ho letto tanto su questo e su altri forum, ma è stato come rendermi conto per la prima volta di cosa significano. Ho avuto un pensiero di riconoscenza per le donatrici che si sottopongono a questo iter senza la nostra motivazione, mio marito a cui avevo fatto un bignami sulla procedura ( che temo gli sia entrato in un orecchio e uscito dall'altro) è sbiancato e ha fatto un'obiezione razionale: " Ma non c'è proporzione fra le sofferenze e le possibilità di riuscita..." . Ha ragione naturalmente, fuori dall'ospedale me l'ha ripetuto e forse la sua domanda sull'eterologa aveva queste radici, però vorrei provare almeno una volta, ma non c'è pericolo che ci prenda gusto Bibbi; alla dottoressa ho posto come mille altre donne prima di me la domanda :" Ma ne vale la pena?" e lei saggiamente mi ha risposto :" Se non provate non lo saprete mai". Mi ha aiutato, a mio marito che mi poneva per l'ennesima volta la domanda ho risposto : "Ci sono più possibilità di fare un figlio con questa tecnica che di prendere un pieno con la roulette, nondimeno giochi ...." Che dire? Ci andrò con questo stato d'animo.....e sarà il mio ultimo tentativo di omologa, quanto all'eterologa per il momento non riesco a pensarci, già mi sembra un miracolo essere arrivata a un passo dalla Fivet, ma se mi verrà voglia di provarci lo comunicherò con franchezza a mio marito, che potrà con uguale franchezza dirmi di no.

pettirosso ha scritto:: se mi verrà voglia di provarci lo comunicherò con franchezza a mio marito, che potrà con uguale franchezza dirmi di no.

...e io sarò comunque accanto a te...qualsiasi decisione prenderai...

» dubbio atroce... qualcuna di voi è in contatto con il ricon?
» Buonasera sono Monica
» Buonasera a tutte, mi presento sono Zasto :)
» mio marito è razionale io cosa sono? Chi sono??
» Ovodonazione: 50% - 60% di riuscita.. Sono perplessa