Adesso basta

Lo metto nella sezione OT perchè non c'entra con la pma, ma forse dovrebbe trovare posto in ogni sezione questo post perchè parla di noi, di ogni donna ed è importantissimo parlarne.
In Italia si fa veramente pochissimo, in Italia se ne parla meno di pochissimo...ma esiste un genocidio quotidiano che non è quello dei paesi africani, nè quello dei musulmani o degli ebrei... è un genocidio di genere, lo chiamano femminicidio.
Dall'inizio dell'anno sono morte per mano dei loro compagni più di 100 donne, un giorno si e uno no una donna subisce soprusi, violenze, dolore, terrore, paura, ingiustizia...fino a morirne.
Adesso basta. E' ora che tutte noi lo diciamo, anche noi che per ora (per fortuna) non abbiamo toccato con mano il problema, noi dobbiamo dire basta per noi ma anche per i nostri figli, per le nostre figlie che devono vivere in un mondo migliore. Se non ci credessimo...a che pro combattere per questo sogno ragazze? a che pro? per far vivere le nostre bimbe e i nostri bimbi in un mondo ingiusto, brutto, violento e pericoloso? un mondo dove un uomo picchia la propria compagna davanti ai figli e nessuno fa nulla?
Vi propongo, se avete voglia, qualche cosa da leggere...fa spavento vi avviso...
http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2012/11/25/news/femminicidio-47174085/?ref=HREC1-5
http://d.repubblica.it/argomenti/2012/11/23/foto/femminicidio_violenza_donne_italia-1382812/1/?ref=HREC1-5
http://d.repubblica.it/argomenti/2012/11/23/news/femminicidio_violenza_donne_italia-1365699/
http://d.repubblica.it/argomenti/2012/11/23/foto/violenza_femminicidio-1382848/1/#media

Ci sono uomini che credono che nelle espressioni "mia moglie" o "la mia fidanzata" MIA sia un aggettivo possessivo in tutti i sensi e non lo usano per indicare il rapporto affettivo ma il possesso della persona. Vagli a spiegare che le donne non sono oggetti ma persone e che non si puo' essere padroni delle vite altrui...

Bibbi dpvrebbe essere un lavoro comune all'interno delle famiglie.
Le donne non si toccano...le donne non devono farsi toccare.
Non si deve sottovalutare nulla,ne uno schiaffo ne una parola offensiva.
Quando inizia a venir meno il rispetto bisogna "fuggire" da quel rapporto.
Un esempio stupido...ricordate la cantante Rihanna??? Si scrive cosi?
Dopo aver preso botte da orbi..a distanza di un anno ha "pedonato" il suo violentatore...perchè quell'uomo è un VIOLENTATORE,non si puo' aggredire una donna in quel modo.
Le dichiarazioni di qusta donna sono state
-Lo amo..e in amore si perdona tutto-
La famiglia di lei
-Tutti possono sbagliare,lui ha sbagliato e ha chiesto scusa-
MA CAZZO non le ha pestato un piede...l'ha MASSACRATA di botte...

Ora io mi chiedo...mia nipote è una sua fans...ha 16 anni...
Io l'ho chiamata subito...le ho detto che puo' ascoltare la musica di questa cantante ma non puo' assolutamente ascoltare le dichiarazioni in merito alla violenza subita.
Le ho fatto una gran ramanzina,le donne non si picchiano e chi si permette di farlo VA DENUNCIATO
La mia nipotina (tutta sua zia ) credo sappia il fatto suo

Scusa per l'esempio della cantante...era per spiegare la mia affermazione iniziale cioè
-le donne non devono farsi toccare -

rori

E' agghiacciante tutto questo, come mi sconvolge il fatto che ci sono molte donne che vengono maltrattate e non chiedono aiuto...più di 100 donne...questo numero mi fa pensare...

rori ha scritto:

Bibbi dpvrebbe essere un lavoro comune all'interno delle famiglie.
Le donne non si toccano...le donne non devono farsi toccare.
Non si deve sottovalutare nulla,ne uno schiaffo ne una parola offensiva.
Quando inizia a venir meno il rispetto bisogna "fuggire" da quel rapporto.
Un esempio stupido...ricordate la cantante Rihanna??? Si scrive cosi?
Dopo aver preso botte da orbi..a distanza di un anno ha "pedonato" il suo violentatore...perchè quell'uomo è un VIOLENTATORE,non si puo' aggredire una donna in quel modo.
Le dichiarazioni di qusta donna sono state
-Lo amo..e in amore si perdona tutto-
La famiglia di lei
-Tutti possono sbagliare,lui ha sbagliato e ha chiesto scusa-
MA CAZZO non le ha pestato un piede...l'ha MASSACRATA di botte...

Ora io mi chiedo...mia nipote è una sua fans...ha 16 anni...
Io l'ho chiamata subito...le ho detto che puo' ascoltare la musica di questa cantante ma non puo' assolutamente ascoltare le dichiarazioni in merito alla violenza subita.
Le ho fatto una gran ramanzina,le donne non si picchiano e chi si permette di farlo VA DENUNCIATO
La mia nipotina (tutta sua zia ) credo sappia il fatto suo

Scusa per l'esempio della cantante...era per spiegare la mia affermazione iniziale cioè
-le donne non devono farsi toccare -

rori

invece l'esempio che fai è importantissimo. L'educazione dei giovani passa anche attraverso i simboli.
E' basilare. Che messaggio è passato? che picchiare una donna non è poi così grave, visto che anche lei, che è famosa e ricca, ha "perdonato". E una povera che dovrebbe fare allora? ci deve stare e basta da brava....questo è inaccettabile che passi come regola....la maggior parte delle donne che ha subito per anni è soggetta anche economicamente oltre che fisicamente e psicologicamente...e una recente ricerca ha dimostrato che molte delle donne che sono picchiate e brutalizzate dai compagni è una donna che si sta emancipando....queste due cose devono farci pensare. E molto.

pultroppo ci saranno sempre le violenze secondo me..
noi siamo molto forti,capaci,autonome,autoritarie,ecc.. in tutto,e molto piu degli uomini. ma pultroppo in una cosa sola non siamo piu forti di loro,ed è proprio nella forza fisica. loro lo sanno.. loro hanno solo quella forza per "abbatterci",e di conseguenza usano quella. la maggiorparte delle volte avviene per gelosie,rivalita in amore,perche non sanno perdere!
io non capisco come non ci si accorga di stare insieme ad una persona violenta. possibile ke non ti dia un campanello di allarme?! tante dicono ke lo diventano dopo..ma è davvero possibile cambiare tutto ad un tratto?! bho..
rabbrividisco allidea..
secondo me dovrebbero solo cambiare le leggi schifose che ci son in italia.. non basta denunciare,tanto non gli fanno nulla, o se fanno nel frattempo tela fanno pagare il doppio,e tu donna intanto ke la legge agisca ci rimetti la vita..
che schifo..

rori ha scritto:

Bibbi dpvrebbe essere un lavoro comune all'interno delle famiglie.
Le donne non si toccano...le donne non devono farsi toccare.
Non si deve sottovalutare nulla,ne uno schiaffo ne una parola offensiva.
Quando inizia a venir meno il rispetto bisogna "fuggire" da quel rapporto.
Un esempio stupido...ricordate la cantante Rihanna??? Si scrive cosi?
Dopo aver preso botte da orbi..a distanza di un anno ha "pedonato" il suo violentatore...perchè quell'uomo è un VIOLENTATORE,non si puo' aggredire una donna in quel modo.
Le dichiarazioni di qusta donna sono state
-Lo amo..e in amore si perdona tutto-
La famiglia di lei
-Tutti possono sbagliare,lui ha sbagliato e ha chiesto scusa-
MA CAZZO non le ha pestato un piede...l'ha MASSACRATA di botte...

Ora io mi chiedo...mia nipote è una sua fans...ha 16 anni...
Io l'ho chiamata subito...le ho detto che puo' ascoltare la musica di questa cantante ma non puo' assolutamente ascoltare le dichiarazioni in merito alla violenza subita.
Le ho fatto una gran ramanzina,le donne non si picchiano e chi si permette di farlo VA DENUNCIATO
La mia nipotina (tutta sua zia ) credo sappia il fatto suo

Scusa per l'esempio della cantante...era per spiegare la mia affermazione iniziale cioè
-le donne non devono farsi toccare -

rori

Sono in accrodo con quanto scritto da Rori.

Le domande che mi pongo:
perchè un uomo usa violenza con una donna,
perchè una donna accetta di subire violenza.

Anni fa, durante gli anni universitari, condividevo l'appartamento con altre ragazze; ci accorgemmo che X veniva regolarmente umiliata e anche percossa dal suo ragazzo.
Sconvolte e scandalizzate cercammo di parlarle e Lei ci rispose che per lei era "normale" che aveva la situazione in mano perchè sapeva come calmarlo: con una prestazione sessuale!
La cosa ci sconvolse ancora di più!
Con il tempo vedendo le nostre relazioni e conoscendo i nostri amici Lei prese coscienza che gli uomini non erano come il suo fidanzato e decise di lasciarlo.
Tralascio cosa accade dopo e le minacce di questo decerebrato a tutte noi, ma vi conduco alla fine della storia quando Lei, dopo aver parlato con la sua famiglia e in particolare con la madre che Le disse che se lei veniva picchiata era probabilemnte perchè se lo meritava!!! , decise di perdonarlo e...udite, udite: Sposarlo!

L'ho rivista dopo anni: gli ho chiesto se era felice e lei mi rispose DEVO esserlo perchè lui è mio marito e il padre dei miei bimbi.

Quando penso a Lei mi sale la tristezza, quando penso a sua madre e a lui mi ribolle la rabbia.

E alla fine mi chiedo: Lei che tipo di amore insegnerà ai suoi figli? sarà in grado di spezzare quella saga di falso amore? Se sua figlia andrà da Lei, cosa farà? Risponderà come fece sua madre con Lei?

Credo che il rispetto nasca in famiglia: dal rispetto si declina il verbo amare.

l'altro giorno sentivo parlarne l'avvocato Bongiorno che ha un'associazione "doppia difesa" proprio per difendere le donne vittime di violenze e lei diceva di non sottovalutare niente, anche senza arrivare ad uno schiaffo, quando il nostro uomo si mostra superiore a noi ad esempio ci dice che una donna non deve lavorare ma stare a casa questo è già un segnale di allarme. Perchè gli uomini uccidono per senso di superiorità di genere e quindi subito scappare da un uomo così.

Altra cosa che mi ha colpito e che secondo me è verissima è una frase detta durante il programma "amore criminale": per molti uomini è più sopportabile l'idea di uccidere la propria compagna piuttosto che accettare la fine della storia.

E' agghiacciante. Proviamo a sostituire la parola donna con la parola nero, ebreo, rom, a quel punto dire più di 100 uccisi in un anno avrebbe sollevato un polverone. invece sono solo donne.

sulle donne è una piaga sociale, io non li chiamo nemmeno UOMINI perchè se meni una donna sei meno di una merda!
Sono assolutamente d'accordo che denunciare sempre, ma è anche vero che mancano leggi a tutela..se io denuncio e poi alla sera devo tornare dal tizio rischiando che mi ammazzi..
Una donna che denuncia va subito aiutata, allontanata dal personaggio e sostenuta!
l'indipendenza economica delle donne è importantissima anche in questo ambito, se mi posso mantenere da sola non sarò mai ricattabile!
Soprattutto alle donne con bambini, l'assistere a un padre che picchia la mamma è una ferita incredibile che non guarisce mai..
le donne, le bambine di oggi devono crescere con la consapevolezza che nessuno le deve toccare, che se dico no a mio marito è uno stupro anche se è tuo marito, che un nO è UN NO ed il corpo è il nostro e non di proprietà del fidanzato o del marito..

non ci sono davvero parole davanti a tanta crudeltà se non tanta rabbia per l'impotenza che si prova davanti a tato scempio.
hai ragione bibbi è proprio ora di farla finita.

Bibbi ha scritto:

Lo metto nella sezione OT perchè non c'entra con la pma, ma forse dovrebbe trovare posto in ogni sezione questo post perchè parla di noi, di ogni donna ed è importantissimo parlarne.
In Italia si fa veramente pochissimo, in Italia se ne parla meno di pochissimo...ma esiste un genocidio quotidiano che non è quello dei paesi africani, nè quello dei musulmani o degli ebrei... è un genocidio di genere, lo chiamano femminicidio.
Dall'inizio dell'anno sono morte per mano dei loro compagni più di 100 donne, un giorno si e uno no una donna subisce soprusi, violenze, dolore, terrore, paura, ingiustizia...fino a morirne.
Adesso basta. E' ora che tutte noi lo diciamo, anche noi che per ora (per fortuna) non abbiamo toccato con mano il problema, noi dobbiamo dire basta per noi ma anche per i nostri figli, per le nostre figlie che devono vivere in un mondo migliore. Se non ci credessimo...a che pro combattere per questo sogno ragazze? a che pro? per far vivere le nostre bimbe e i nostri bimbi in un mondo ingiusto, brutto, violento e pericoloso? un mondo dove un uomo picchia la propria compagna davanti ai figli e nessuno fa nulla?
Vi propongo, se avete voglia, qualche cosa da leggere...fa spavento vi avviso...
http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2012/11/25/news/femminicidio-47174085/?ref=HREC1-5
http://d.repubblica.it/argomenti/2012/11/23/foto/femminicidio_violenza_donne_italia-1382812/1/?ref=HREC1-5
http://d.repubblica.it/argomenti/2012/11/23/news/femminicidio_violenza_donne_italia-1365699/
http://d.repubblica.it/argomenti/2012/11/23/foto/violenza_femminicidio-1382848/1/#media

Allora premetto che NON ho letto tutti i vostri commenti al riguardo perchè li conosco... so già come la pensate perchè è la stessa cosa che IO penso ma ADESSo a distanza di tanti anni.
Vi scrivo però dall'altra parte della barricata. Vi scrive una elena (ben lontana dalla soralella di oggi) di appena 27 anni con mille sogni e mille speranze che per due anni fu vittima di violenza.
La storia è questa poi forse capirete cosa scatta nella testa di una persona che subisce violenza. Premetto che a parte mia madre e mio marito, pochissime persone della mia vita conoscono questo percorso e non perchè mi vergogno di come ero ma semplicemente perchè ho voluto dimenticare e basta.
Arrivai in Inghilterra e trovai sistemazione in una casa dove viveva un ragazzo della mia stessa città. Sembrava un tipo strano, ma io ero sempre stata ingenua e sempre mi ero fidata degli altri dando tutta me stessa. Mi innamorai ed iniziammo una relazione, avvantagiata dal fatto che abitando nella stessa casa potevamo vederci sempre. Dopo un mese circa il suo atteggiamento cambiò decisamente. E cambiò in concomitanza della mia scelta di trovare un lavoro diverso dal ristorante dove lui lavorava, dopotutto ero li per imparare la lingua e non fare la sguattera in un ristorante italiano. Non ricordo ancora quando fu la prima volta che mi picchio, ma di certo di seguito a quella e ne furono altre ed altre ancora. se si svegliava con la luna storta ad esempio... mi passava davanti e mi mollava un ceffone senza motivo. Oppure se si incazzava perchè aveva sbagliato strada guidando, allora mi dava un pugno allo stomaco e mi sentivo mancare il fiato... In un anno persi 15 chili e moltissimi capelli che venivano via soltanto sfiorandoli.
ovviamente cambiai casa e paese, mi trasferii non troppo lontano, ed andai ad abitare con una famiglia inglese, trovai lavoro in un albergo ed iniziai a frequentare il college. Mi trovò anche li, non so perchè ma lo perdonai, forse era la centesima volta che lo facevo e sempre perche riusciva a farmi sentire inutile, finita come se nessun altro uomo avessse mai potuto amarmi... Una volta tornando dalla spiaggia con una mia amica del college, mi raggiunse mi prese letteralmente a calci davanti a lei lasciandomi esamine per terra con la gente che nel frattempo accorreva. La violenza sulle donne in inghilterra è severamente punita: nel giro di qualche minuto fu identificato ed arrestato, mi chiamato l'interprete sebbene il mio inglese fosse perfetto ma anche insistendo non volli sporgere denuncia. troppe volte ero stata minacciata e troppe volte aveva mantenuto la promessa. Non ne sarei mai uscita. Della mia storia ne erano a conoscenza l'assistente sociale di Worthing, la mia prof del college, la manager dell'hotel dove lavoravo, i miei amici, il mio land lord (che gliele aveva anche promesse!!) ... ed era difficile nasconderlo visto che un giorno si e l'altro pure avevo il viso pesto e i lividi sul corpo. L'ultima volta che mi picchio avevo da poco trasferito le mie cose in italia e mi ero rifugiata a casa di amici. Non appena il marito di lei usci, suono la porta, anna apri pensando fosse suo marito che aveva dimenticato qualcosa invece era il bastardo che si precipitò dentro. non feci in tempo a nascondermi perchè mi fu addosso e scappò via solo quando ero svenuta. Mi disse in seguito anna che schiumavo dalla bocca. Non ricordo nemmeno l'ambulanza che mi portava in ospedale. Sapevo solo che il giorno seguente sarei tornata per sempre in italia. In ospedale firmai sebbene avevo lo zigomo spaccato che necessitava di intervento chirurgico e mi fu sconsigliato volare. Ma rientrai a roma dove i miei non avevano mai avuto conferma ma sempre avevano sospettato. Due giorni dopo il rientro ero alla maxillofacciale del san camillo, 1 settimana di ricovero per l'ennesimo affronto. Ma lìultimo.
Ho impiegato un anno per anche solo allontanare la paura, ricordo che camminavo per strada e mi giravo continuamente per scongiurare il pensiero di essere seguita. Un anno fatto di incubi in cui mi svegliavo la notte urlando. Una volta provo anche a telefonare a casa mia ma rispose il compagno di mia madre, vi lascio immaginare cosa ne usci! Seppi inseguito che il marito della mia amica lo ando a cercare e gliene diede di santa ragione, non solo per avermi ridotta quasi in fin di vita ma anche per essere piomabato in casa sua spaventando la moglie.
La mia assistente sociale asseriva che a farlo comportare cosi era la gelosia, il fatto che io fossi riuscita ad ottenere tutto quello che volevo con le mie sole forze e senza il suo aiuto e questo lo sospettavo perche piu di una volta me lo aveva gridato: "pensi di valere qualcosa solo perche riesci a cavartela???". Ma io non capivo, io ERO convinta che avrei potuto cambiarlo e sebbene mi stesse distruggendo psicologicamente e fisicamente non riuscivo a staccarmi. Forse ero davvero convinta che non avrei trovato un uomo che mi avesse amata?? Non lo so... me lo sono chiesto infinite volte, almeno ogni sacrosanta volta che televisioni e giornali parlavano della questione. Sono arrivata al punto di non domandarmelo nemmeno più. Tanto ho vinto. Io sono stata quella forte: io ho scelto di vivere, lasciandolo e tornando in italia.
Sono trascorsi tanti anni da allora, ma vi confesso che se dovessi incontrare qualcuno che anche solo gli somiglia potrei questa volta mettergli IO le mani addosso...
perchè ho resistito due anni? Cosa scatta nella testa? L'idea di POTER CAMBIARE QUALCUNO, l'idea che dopo questa persona non potrebbe esserci nessun altro... ed invece non è così, ne ho avuti molti altri... e sebbene le storie siano finite a volte bruscamente, nessuno ha lasciato dentro di me quelle ferite che ancora oggi riesco a vedermi dentro.... quelle ferite che solo un bastardo che diceva agli amici: "è stata coinvolta in una rissa in discoteca" per giustificare i miei lividi suo viso. Ma chi gli credeva??? Era una persona insicura, che davanti ad un altro uomo si comportava da codardo ma contro una donna tirava fuori una forza da lottatore wrestler.... ovvio che poi scattavano le "scusa.. non è colpa mia se tu non ti fossi comportata così... io non avrei agito d'istinto" avete capito bene.. le stesse parole che magari vi sarà capitato di sentire centinaia di volte anche nei film. E non serviva nemmeno un motivo reale. era sufficiente che il tuo sguardo incontrasse quello del salumiere....
Comunque basta così... ho sprecato sin troppe parole ricordando questa storia. Mi dico sempre che vorrei seppellirla una volta per tutte.. ma non si può. nemmeno oggi che sono sposata, nemmeno oggi che sono incinta, nemmeno oggi che ho molti anni in più riesco pienamente a dimenticare. La mia unica fortuna forse è stata che sia capitato all'estero e non nella mia città... altrimenti forse .... beh forse davvero oggi non ne starei qui a parlare... non parlerei proprio...

ho un'amica che lavora in un centro antiviolenza, lei è psicologa e sta per finire la scuola di specializzazione in criminologia.
lei vive ogni giorno accanto a donne abusate, fisicamente e psicologicamente.
tantissime volte mi racconta di quanto sia difficile riuscire a far ragionare queste donne che si sentono colpevoli.
la violenza che subiscono non è solo fisica ma anche psicologica che a mio avviso è quella più subdola, difficile da individuare dall'esterno e anche da loro stesse.
noi viviamo in una piccola città ma loro registrano casi nuovi tutti i giorni, spesso in ambienti insospettabili.
una volta le ho chiesto se secondo lei il mondo è impazzito, mi ha detto che dai dati che vengono raccolti e dagli studi fatti si capisce che il "motivo" di questo incremento della violenza è l'emancipazione femminile. l'uomo in pratica è rimasto indietro e non accetta che la donna sia libera, autonoma, pensante e non dipendente da lui. la vive come una sorta di affronto alla sua superiorità.