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Il blog di Nicoletta Sipos

 

 Una legge per la maternità surrogata? Si deve iniziare da qualche parte

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MessaggioTitolo: Una legge per la maternità surrogata? Si deve iniziare da qualche parte   Una legge per la maternità surrogata? Si deve iniziare da qualche parte EmptyVen 11 Mar 2016, 22:49

Oggi l’Associazione Luca Coscioni, durante una conferenza presso la sala stampa della Camera dei deputati, ha presentato una proposta di legge sulla maternità surrogata, Disciplina della gestazione per altri.

La premessa di Filomena Gallo e Marco Cappato, Segretario e Tesoriere dell’Associazione, è che lo strumento migliore per evitare e ridurre gli abusi sia la regolamentazione e non l’invocazione di reati universali.

“Nel dibattito su ciò che, in modo dispregiativo, è chiamato ‘utero in affitto’ in pochi sembrano voler distinguere tra sfruttamento e solidarietà, tra mercificazione e progetto parentale. I rischi per le donne, paventati da molti, e le discriminazioni si contrastano solo colmando il vuoto normativo nel quale si annidano. Per questo con gli esperti dell’Associazione abbiamo preparato un testo di legge per regolamentare la gravidanza per altri anche nel nostro Paese, tutelando le donne attraverso limiti e paletti e garantendo così i diritti di tutti”.

Si comincia con le definizioni: “Per gestazione per altri s’intende quella di una donna che volontariamente e liberamente ospita nel proprio utero, fino al termine della gravidanza, un embrione prodotto attraverso le tecniche di fecondazione in vitro e che, prima dell’inizio della gestazione, si è impegnata con atto irrevocabile, da sola o unitamente alla persona con cui è sposata o è convivente, a partorire il figlio del genitore o dei genitori e rinunciare a qualsivoglia diritto genitoriale sul bambino che nascerà. Tutti i soggetti qui coinvolti accettano integralmente il contenuto del successivo articolo 6 con dichiarazione inclusa nell’atto di cui al successivo articolo 5” (articolo 1).

I gameti possono essere donati oppure appartenere a chi si rivolge alla gestazione per altri, ma non dalla gestante (articolo 2). In questo modo la portatrice non sarà geneticamente affine al nascituro.

Quando si può fare ricorso alla gestazione per altri?

Quando i richiedenti sono maggiorenni, viventi e in età potenzialmente fertile; quando ci sono problemi di salute o condizioni che impediscono la riproduzione, sia per coppie di sesso diverso sia dello stesso sesso. È anche possibile farvi ricorso se giudicato opportuno all’interno del rapporto tra medico e paziente e nel rispetto della normativa vigente. La condizione necessaria sarà, in tutti i casi, l’informazione completa riguardo alle conseguenze giuridiche della pratica a entrambe le parti, così come un supporto psicologico (articolo 3).

Le donne che possono portare avanti la gravidanza per altridevono essere maggiorenni e avere già altri figli, non essere in condizioni di bisogno – cioè essere in grado di provvedere al proprio mantenimento – e dovranno sottoporsi ad alcuni esami clinici previsti dalla normativa vigente, equivalenti a quelli richiesti per la donazione dei gameti al fine di garantire la sicurezza e la tracciabilità (articolo 4).

L’accordo di gestazione per altri è una scrittura privata tra i soggetti, firmata davanti a un avvocato che attesta l’autenticità della firma e l’effettiva e consapevole volontà della donna portatrice. Quest’ultima rinuncia all’esercizio di qualunque ruolo genitoriale e s’impegna a sottoporsi agli accertamenti medici necessari e previsti nel corso di una gravidanza. Tutte le spese sono a carico del genitore o della coppia di genitori. A tale importo andrà aggiunto un rimborso equivalente alla perdita del redditodurante il periodo precedente alla gestazione, durante e successivo. Il genitore o i genitori si assumono la piena custodia del nascituro. Tutte le parti devono rispettare la riservatezza e la confidenzialità dell’accordo (articolo 5).

Al nato sarà attribuito lo statuto di figlio di chi ha chiesto di accedere alla surrogata, e così sarà indicato nell’atto di nascita. Il consenso originariamente formulato non è revocabile e i genitori non possono disconoscere o negare il rapporto di filiazione (articolo 6).

Infine, per quanto riguarda l’applicazione delle tecniche di riproduzione e per i divieti e le sanzioni si rinvia alle norme in vigore in materia di procreazione medicalmente assistita, cioè alla legge 40 (articolo 7).

Una legge perfetta? No. Una legge che risolverebbe tutte le possibili complicazioni? Nemmeno.

Ma una legge che ha il merito di provare a regolare una possibile decisione libera e informata di alcune persone. E che non si appoggia sui possibili abusi per giustificare un divieto per tutti.

In ogni accordo e in ogni decisione si possono verificare difficoltà o controversie. Succede in ogni circostanza e non può essere una ragione abbastanza forte per impedire e per formulare un no assoluto. Anche nei matrimoni possono verificarsi complicazioni, litigi, dispute e ripicche. Alcune parti possono essere o sentirsi danneggiate. Da questo non segue l’inferenza “allora dovremmo vietare a tutti di scegliere di sposarsi”.

Siamo fatti diversamente, abbiamo preferenze e gusti differenti. Per questo un sistema autoritario e moralistico è peggiore di uno liberale e leggero dal punto di vista giuridico. Questa proposta potrebbe essere un inizio su cui discutere e ragionare, sottraendosi alle espressioni ormai irrigidite ma poco sensate, come “è immorale comprare i bambini” o “non si mercifica il corpo delle donne!”
- See more at: http://www.associazionelucacoscioni.it/rassegnastampa/una-legge-la-maternit-surrogata-si-deve-iniziare-da-qualche-parte#sthash.BLGtQNGL.dpuf
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guapaloca
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MessaggioTitolo: ecco ancora un articolo   Una legge per la maternità surrogata? Si deve iniziare da qualche parte EmptySab 12 Mar 2016, 22:21

Sull’utero serve libertà di scelta
Parto subito da un assunto che è parte fondante di tutto il ragionamento. Una donna deve essere libera di disporre della propria vita e del proprio corpo. Qualora invece fosse costretta da persone o da circostanze estranee a lei, il mio ragionamento cadrebbe immediatamente.

Detto questo, non capisco proprio tutto questo bailamme sull’utero in affitto (che pessimo modo di indicare le cose, pessimo quasi quanto il termine “femminicidio” al posto di assassinio). Possiamo lasciare la libertà a una donna di decidere cosa fare o la si deve per forza imbragare in leggi e norme tirate via per i capelli?

Non ho figli per scelta. Ma se in un’altra vita avessi voluto avere un bambino (poco importa se chi mi accompagna è eterosessuale o omosessuale, l’importante è che mi rispetti e mi ami) perché avrei dovuto rinunciare ad affidare la maternità a un’altra donna?

Mi ricordo che anni fa (non tanti stavolta) alcuni pensavano che il feto appena concepito fosse già un bambino e che non lo si dovesse uccidere. Poi tutte le chiacchiere sul padre e la madre “veri”, sul fatto che il figlio è di chi lo porta in grembo e bla bla bla.

Apriamo gli occhi. Viviamo in un mondo in cui il bambino è di chi se lo cresce e non di chi lo tiene in grembo.

I ricordi di un bambino sono quelli che lo vedono accanto ai genitori (ribadisco eterosessuale o omosessuali che siano) ieri, oggi e domani, non di certo mentre è nella placenta. Smettiamola di parlare di morale perché – se proprio ne vogliamo parlarne – allora spiegatemi cosa c’è di “morale” nell’aggredire, stuprare o uccidere una donna (fisicamente ma, ancor peggio e ancor più di frequente, psicologicamente). Ciascuno si tenga la propria di morale, ma non azzardiamoci a diventare giudici sulla vita degli altri. La vita – di tutti – deve basarsi su un qualcosa di molto semplice: la libertà di scegliere. Ce la siamo guadagnata, credo. Tutti.
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MessaggioTitolo: Re: Una legge per la maternità surrogata? Si deve iniziare da qualche parte   Una legge per la maternità surrogata? Si deve iniziare da qualche parte EmptySab 12 Mar 2016, 23:44

guapaloca ha scritto:
Sull’utero serve libertà di scelta
Parto subito da un assunto che è parte fondante di tutto il ragionamento.  Una donna deve essere libera di disporre della propria vita e del proprio corpo. Qualora invece fosse costretta da persone o da circostanze estranee a lei, il mio ragionamento cadrebbe immediatamente.

Detto questo, non capisco proprio tutto questo bailamme sull’utero in affitto (che pessimo modo di indicare le cose, pessimo quasi quanto il termine “femminicidio” al posto di assassinio). Possiamo lasciare la libertà a una donna di decidere cosa fare o la si deve per forza imbragare in leggi e norme tirate via per i capelli?

Non ho figli per scelta. Ma se in un’altra vita avessi voluto avere un bambino (poco importa se chi mi accompagna è eterosessuale o omosessuale, l’importante è che mi rispetti e mi ami) perché avrei dovuto rinunciare ad affidare la maternità a un’altra donna?

Mi ricordo che anni fa (non tanti stavolta) alcuni pensavano che il feto appena concepito fosse già un bambino e che non lo si dovesse uccidere. Poi tutte le chiacchiere sul padre e la madre “veri”, sul fatto che il figlio è di chi lo porta in grembo e bla bla bla.

Apriamo gli occhi. Viviamo in un mondo in cui il bambino è di chi se lo cresce e non di chi lo tiene in grembo.

I ricordi di un bambino sono quelli che lo vedono accanto ai genitori (ribadisco eterosessuale o omosessuali che siano) ieri, oggi e domani, non di certo mentre è nella placenta. Smettiamola di parlare di morale perché – se proprio ne vogliamo parlarne – allora spiegatemi cosa c’è di “morale” nell’aggredire, stuprare o uccidere una donna (fisicamente ma, ancor peggio e ancor più di frequente, psicologicamente). Ciascuno si tenga la propria di morale, ma non azzardiamoci a diventare giudici sulla vita degli altri. La vita – di tutti – deve basarsi su un qualcosa di molto semplice: la libertà di scegliere. Ce la siamo guadagnata, credo. Tutti.


Guapaloca...mi hai strappato le parole di bocca !!!
Concordo appieno su tutto !!!
Qualche giorno fa ho visto da Bruno Vespa (porta a porta) la Moroni e la Lorenzin, accanirsi sulla maternità surrogata, e dicendo che è un reato !
E ... allora Vendola dovrebbe pagarne le conseguenze legali.......come la coppia di Crema...
Ma poi......la Lorenzin ? Come ...non poteva avere figli...poi 2 gemelli ?
Ha la mia età ...quindi come ha fatto ad avere 2 gemelli ?
Ed era quella contro l'eterologa...ora contro l'utero in affitto...visto che lei non ha avuto problemi in proposito .
E la Meroni ? In cinta a 39 anni ? Può darsi........ma sarebbe meglio che facesse meno gli interessi del partito e che sia più sincera e altruista !

Se non c'è sfruttamento..........w la maternità surrogata !!!
Questo è il mio pensiero !!!
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MessaggioTitolo: Re: Una legge per la maternità surrogata? Si deve iniziare da qualche parte   Una legge per la maternità surrogata? Si deve iniziare da qualche parte EmptyDom 13 Mar 2016, 14:09

Barbapapà ha scritto:

Se non c'è sfruttamento..........w la maternità surrogata !!!
Questo è il mio pensiero !!!
questa frase la devo mettere come l'immagine profilo!!!
scherzi a parte, loro soto tutti contro la surro solo davante alle camere e in Tv, nella loro vita privata sono a favore e come Wink
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