Strada per un sogno ONLUS: il Forum
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.
Strada per un sogno ONLUS: il Forum

...un angolo prezioso per incontrarci, per informarci, per parlare di Noi e dell'Avventura di diventare genitori con la fecondazione assistita...
 
IndiceIndice  Ultime immaginiUltime immagini  CercaCerca  RegistratiRegistrati  Accedi  
*****************
Sostieni Strada per un sogno ONLUS sottoscrivendo la tessera associativa!! Trovi info su www.stradaperunsognonlus.it...
barcelonaivf.com https://www.institutmarques.it IMER www.centrofertilitaprocrea.it http://www.ginefiv.com/it?utm_source=ginefiv&utm_medium=redirect&utm_term=it&utm_content=idioma&utm_campaign=auto&fl=1   Adozione internazionale e Procreazione medicalmente assistita: le disparità di trattamento  Gineme10
Prenota ora la tua copia e sostieni Strada per un sogno ONLUS
Ogni favola è un sogno

Naturalmente infertile

Il 26 maggio 2014 è uscito un libro che parla del nostro mondo..e del grande sogno di avere un figlio.Puoi prenotare la tua copia, con uno sconto promozionale e sostenere Strada per un sogno ONLUS.

Siti amici
www.ovodonazioni.it
eterologa.blogspot.it www.aied.it famigliearcobaleno Cittadinanza attiva ledifettose.it

http://www.gliipocriti.it/

http://www.cerchiespazi.eu/


Il blog di Nicoletta Sipos

 

  Adozione internazionale e Procreazione medicalmente assistita: le disparità di trattamento

Andare in basso 
AutoreMessaggio
Papaya2018
Piccola sognatrice cresce..
Piccola sognatrice cresce..
Papaya2018


Messaggi : 176
Data d'iscrizione : 27.04.18
Località : Bologna

  Adozione internazionale e Procreazione medicalmente assistita: le disparità di trattamento  Empty
MessaggioTitolo: Adozione internazionale e Procreazione medicalmente assistita: le disparità di trattamento      Adozione internazionale e Procreazione medicalmente assistita: le disparità di trattamento  EmptyMer 26 Set 2018, 00:30

Dalla pagina FB di Italiadozioni con il seguente commento:

"La disparità di trattamento economico è evidente, atteso che coloro che scelgono l’adozione internazionale devono affrontare costi molto elevati (mediamente circa € 25.000,00 ), mentre la PMA omologa o eterologa è gratuita ovvero soggetta (per coloro che non ne siano esentati) al pagamento del solo ticket sanitario".

Fonte: https://www.diritto.it/adozione-internazionale-le-disparita-trattamento/
Data: 24/09/2018

Autore: Bianchini Francesco In: Diritto civile e commerciale 
Con la nota sentenza n.162 del 9 aprile 2014 la Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art.4, comma 3 della legge n.40 del 19 febbraio 2004 che vietava prestazioni relative alla procreazione medicalmente assistita (per brevità, appresso anche PMA) di tipo eterologo.

La decisione di merito 
Il Giudice delle Leggi, nella suddetta decisione, ha, innanzitutto, “ribadito che la scelta di tale coppia di diventare genitori e di formare una famiglia che abbia anche dei figli costituisce espressione della fondamentale e generale libertà di autodeterminarsi (...) riconducibile agliartt. 2, 3 e 31 Cost.(...). Nondimeno, il progetto di formazione di una famiglia caratterizzata dalla presenza di figli, anche indipendentemente dal dato genetico, è favorevolmente considerata dall’ordinamento giuridico, in applicazione di principi costituzionali, come dimostra la regolamentazione dell’istituto dell’adozione. (...) La disciplina in esame incide, inoltre, sul diritto alla salute, che, secondo la costante giurisprudenza di questa Corte, va inteso «nel significato, proprio dellart. 32 Cost., comprensivo anche della salute psichica oltre che fisica» (sentenza n. 251 del 2008; analogamente, sentenze n. 113 del 2004; n. 253 del 2003) e «la cui tutela deve essere di grado pari a quello della salute fisica» (sentenza n. 167 del 1999)”. 

Le motivazioni della Corte Costituzionale 
La Corte Costituzionale, infine, dopo avere nuovamente accostato la fattispecie della PMA eterologa all’istituto dell’adozione, ha concluso affermando che:


• “la preclusione assoluta di accesso alla PMA di tipo eterologo introduce un evidente elemento di irrazionalità”;

• “Non rileva che le situazioni in comparazione non sono completamente assimilabili, sia perché ciò è ininfluente in relazione al canone di razionalità della norma, sia perché «il principio di cui all’art. 3 Cost. è violato non solo quando i trattamenti messi a confronto sono formalmente contraddittori in ragione dell’identità delle fattispecie, ma anche quando la differenza di trattamento è irrazionale secondo le regole del discorso pratico, in quanto le rispettive fattispecie, pur diverse, sono ragionevolmente analoghe» (sentenza n. 1009 del 1988)”; 
• “Il divieto in esame (...) realizza, infatti, un ingiustificato, diverso trattamento delle coppie affette dalla più grave patologia, in base alla capacità economica delle stesse, che assurge intollerabilmente a requisito dell’esercizio di un diritto fondamentale, negato solo a quelle prive delle risorse finanziarie necessarie per potere fare ricorso a tale tecnica”. 

Il ripetuto rinvio della Corte Costituzionale all’istituto dell’adozione non è privo di rilevanza, attesa la pari idoneità a perseguire il valore costituzionale tutelato dall’art.31 Cost. (e dall’art.8 della CEDU ) e visto che la stessa legge n.40/2004, all’art.6, afferma espressamente che l’adozione e l’affidamento costituiscono “alternativa alla procreazione medicalmente assistita” (pur senza quella “invasività” del trattamento di “fecondazione” con “elevato stress psico-fisico”, denunciata dai ricorrenti menzionati dal Tribunale di Firenze nell’ordinanza di rimessione alla Consulta che ha dato luogo alla predetta decisione n.162). Dunque, se la PMA è cura per la coppia che soffre la mancanza di un figlio, non può non essere cura l’adozione (che difatti “deve” esser obbligatoriamente prospettata alla coppia che intende ricorrere alla PMA, come “alternativa” alla stessa). 
Col D.P.C.M. del 12 gennaio 2017, pubblicato il 18 marzo 2017, le prestazioni concernenti la PMA (di tipo omologo ed eterologo) sono state incluse nei Livelli Essenziali di Assistenza (per brevità, appresso anche LEA) e, quindi, rese gratuitamente, con costi a carico della fiscalità generale, o a fronte del pagamento di una modesta quota di partecipazione (il c.d. ticket sanitario).
Tuttavia, tale gratuità non è stata estesa a coloro che ricorrono “a procedure di adozione o di affidamento ai sensi della legge 4 maggio 1983, n. 184, e successive modificazioni, come alternativa alla procreazione medicalmente assistita. ”. 

La disparità di trattamento economico è evidente, atteso che coloro che scelgono l'adozione internazionale devono affrontare costi molto elevati (mediamente circa € 25.000,00 ), mentre la PMA omologa o eterologa è gratuita ovvero soggetta (per coloro che non ne siano esentati) al pagamento del solo ticket sanitario. 
Dunque, la “alternativa” delle coppie che optano per le “procedure di adozione” internazionale è solo apparente, in quanto tale scelta è realizzabile esclusivamente “in base alla capacità economica delle stesse, che assurge intollerabilmente a requisito dell’esercizio di un diritto fondamentale, negato solo a quelle prive delle risorse finanziarie necessarie” (così la Consulta, nella sentenza sopra ricordata). 
La irragionevolezza della discriminazione è paradossale se soltanto si considera il maggior numero e le caratteristiche delle persone beneficiate dalla “alternativa” dell’adozione internazionale. Infatti, mentre con la PMA si cura soltanto una coppia (il figlio difatti non esiste ancora, perché deve ancora essere concepito artificialmente), con l’adozione internazionale si curano (non solo due ma) almeno tre persone già esistenti e sofferenti: la coppia ed anche (e soprattutto) il minore straniero, abbandonato, che patisce già la mancanza di una famiglia che lo accolga (e nel “superiore interesse” del quale si deve procedere). Inoltre, giova ricordare che, sempre più spesso, i bambini stranieri adottabili hanno bisogni speciali (special needs), a volte derivanti da patologie che si aggiungono allo stato di abbandono ed al loro desiderio di stare in una famiglia; in tali casi l’adozione internazionale è ancora più meritoria. 
 
Recentemente il Ministro Fontana, titolare del Dicastero per la Famiglia e la Disabilità, è intervenuto sul tema, affermando che “più prima che poi, inoltre, occorrerà potenziare il sostegno economico per le coppie che hanno concluso un percorso adottivo, soprattutto di tipo internazionale o rivolto a minori con disabilità, al fine di aiutare concretamente quelle con i redditi più bassi e agevolando sulle deduzioni delle spese sostenute e mediante contributi finanziari adeguatamente calibrati, tenendo sempre sullo sfondo l’obiettivo finale della gratuità adottiva”. 
La doverosa meta della gratuità è decisiva perché il fattore economico (oltre che l’eccessiva durata delle procedure) incide sicuramente sulla consistente flessione del numero delle adozioni internazionali nel nostro Paese; quindi è urgente dare un segnale chiaro a concreto per incoraggiare questa generosa espressione di genitorialità (l’unica forma di genitorialità che in Italia è sempre a pagamento), rimovendo le cause dell’ingiustificata discriminazione economica che penalizza coloro che intendono accedervi. 
Invero, la coppia che intende adottare un minore straniero abbandonato non dovrebbe pagare nulla, se esente dal ticket sanitario, e comunque non dovrebbe sostenere costi di importo superiore a quest’ultimo tributo , esattamente come avviene per chi ricorre alla “alternativa” della PMA (con costi a carico del Servizio Sanitario Nazionale). 
Il superamento della palese disparità di trattamento potrà oggi avvenire con maggiore flessibilità di spesa pubblica, atteso che, dopo la storica sentenza n.275 del 19 ottobre 2016 della Corte Costituzionale, le esigenze di pareggio di bilancio non possono esser anteposte ai diritti fondamentali come quello de quo, alla salute. 
Torna in alto Andare in basso
Papaya2018
Piccola sognatrice cresce..
Piccola sognatrice cresce..
Papaya2018


Messaggi : 176
Data d'iscrizione : 27.04.18
Località : Bologna

  Adozione internazionale e Procreazione medicalmente assistita: le disparità di trattamento  Empty
MessaggioTitolo: Re: Adozione internazionale e Procreazione medicalmente assistita: le disparità di trattamento      Adozione internazionale e Procreazione medicalmente assistita: le disparità di trattamento  EmptyMer 26 Set 2018, 00:37

Articolo di parte...
Ben vengano gli aiuti per le adozioni a fronte di un servizio di PMA completo e non solo sulla carta...Siamo tutti qui per la vita, la strada è diversa, ma il fine è lo stesso.
Torna in alto Andare in basso
 
Adozione internazionale e Procreazione medicalmente assistita: le disparità di trattamento
Torna in alto 
Pagina 1 di 1
 Argomenti simili
-
» Procreazione medicalmente assistita, in Italia 366 centri
» Procreazione medicalmente assistita: sospeso l’elenco delle strutture autorizzate nella Regione Lazio
» E' nato il nuovo polo veneto per la PMA Procreazione Medicalmente Assistita
» Procreazione medicalmente assistita: italiani ancora poco informati
» Registro Nazionale Procreazione Medicalmente Assistita: Parlarne fa bene

Permessi in questa sezione del forum:Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Strada per un sogno ONLUS: il Forum :: Spazio informativo: diamoci una mano...domande risposte e affini :: Leggi, sentenze, articoli & similaria-
Vai verso: