gelosia......

Gentile Dott. Raviglione,
mi rivolgo a Lei per chiederLe un consiglio... sono in attesa del secondo figlio che nascera' a settembre, il mio primo bambino compira' sette anni a luglio.... il bambino e' molto attaccato a me fino quasi ad essere morboso, molto geloso anche del papa' e perfino del gatto, tanto da accusarmi se rivolgo all'animale qualche coccola in piu', di volere piu' bene al gatto che a lui... questo per farle capire la situazione.
Federico mi ha sempre chiesto di dargli un fratellino o una sorellina, ma ora che e' arrivato, gia' si dimostra geloso e cerca in tutti i modi di evitare l'argomento.
Inutile dirLe che sono un po' preoccupata di come reagira' una volta nato il bambino.
Come dobbiamo comportarci, cosa dovremmo o sarebbe meglio non dire o fare ora che siamo in attesa e soprattutto quando il fratellino sara' venuto al mondo?
La ringrazio in anticipo.
Daniela

Neuropsichiatra infantile Messaggi : 42 Data d'iscrizione : 30.03.10

Carissimi,
l'aspetto gelosia a cui lei fa riferimento mi sembra che celi un problema più rilevante che riguarda l'attaccamento di suo figlio nei suoi confronti.
Anche se non conosco i dettagli, già il fatto che il padre, e neppure il gatto, si possano avvicinare a lei senza scatenare gelosia e/o rimostranze credo che ben descriva la difficoltà di separazione e il problema di attaccamento che ne deriva. Qualche domanda: dove dorme il bambino?
Chi fa rispettare le regole? Chi "comanda" in casa? Detto questo credo che bisogna lavorare da subito per limitare gli "spazi" di azione emotiva di suo figlio; il problema è che i primi attori del cambiamento siete voi genitori e non il bambino, dato che, inconsapevole, lui ha semplicemente preso gli "spazi familiari" e i ruoli che gli sono stati concessi. Quello che intendo è che prima di preoccuparsi della gelosia nei confronti del fratellino che verrà, bisognerebbe lavorare sui ruoli e sui limiti: chi sono i genitori, chi è il bambino, chi decide, chi regola, eccc......
Spero di esservi stato d'aiuto.
A presto,
dr.F.Raviglione

per la disponibilita'.... per via del lavoro di mio marito che lo ha portato spesso fuori casa anche per mesi, il bambino e'praticamente cresciuto con me e quindi naturalmente sono io la sua figura di riferimento per qualsiasi cosa, sicuramente questo e' il motivo del suo attaccamento nei miei confronti.
Da un solo anno a questa parte, il papa' ha cominciato a fare un lavoro "normale" quindi diciamo che e' tornato a vivere "in famiglia" e stiamo spingendo perche' il bambino passi piu' tempo con il papa', magari facendo delle attivita' insieme e senza la presenza della mamma.
Devo dire che rispetto ai primi tempi va decisamente meglio, anche se Federico e'un po' sempre ribelle nei confronti del padre e tende a non dargli molto ascolto, ma riconosco che l'errore e'anche un po' di mio marito che non sempre riesce a gestire la situazione e si appoggia molto alla sottoscritta... ecco forse questo e'il mio sbaglio, dovrei insistere un po' anche con lui perche' incominci ad essere un tantino piu' severo e a farsi rispettare.
La ringrazio molto per il consiglio, sicuramente in attesa del fratellino, noi genitori lavoreremo un po' sui nostri ruoli.
Saluti
Daniela

Neuropsichiatra infantile Messaggi : 42 Data d'iscrizione : 30.03.10

Cara Daniela,
credo che abbia colto in pieno il messaggio. Le sue riflessioni sono nella giusta direzione. Purtroppo la lontananza di un genitore ha bisogno di tempo per essere metabolizzata ed elaborata, soprattutto da parte di un bambino "che le sue ragioni non sono quelle dei grandi".
Detto questo il mio consiglio è parlare fra di voi come coppia, scegliere delle strategie insieme, riflettere e dare e dedicare al vostro bambino tempo. L'importante in questi casi è infatti non agire, come su un interruttore on/off, e cambiare di colpo le abitudini e i comportamenti, ma fare in modo che vostro figlio, seppur con fatica, si abitui nel tempo ai cambiamenti. In particolare dica a suo marito di non sentirsi frustrato se Federico preferisce la presenza della "mamma", o ascolta maggiormente i suoi rimproveri. Da questo punto di vista, più che consigliare a suo marito di essere più severo, deve essere lei a spronare entrambi ad essere più dipendenti l'uno dall'altro ( es. compiti, merenda, regole, educazione, rimproveri, vestirsi, lavarsi, giocare ecc.....). Ovviamente lei dovrà fare un passo indietro...........e demandare.
A presto,
dr.F.Raviglione

Dottore e' proprio quello che sto cercando di fare, demando seppure mi creda con grande fatica perche' se e' vero che il bambino e' abituato a contare prevalentemente sulla mamma, e' pur vero che al marito,diciamo "fa comodo cosi", non e'solo Federico a doversi abituare al papa', ma anche il padre al figlio e non so dirle quale sia la cosa piu' difficile, perche' a volte mio marito si dimostra piu' bambino del bambino... scusi lo sfogo!!!
La ringrazio, i suoi consigli sono davvero preziosi!
Le auguro un buon week end.
Daniela

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