esperienza scolastica

Ospite

Gentile Dottore le chiedo un consiglio rispetto all'esperienza che ha vissuto il mio bambino di 5 anni..e anche noi genitori.
Inizio con il dirle che non le nego quanto sia una sofferenza per me ripercorrere attraverso questo topic cio' che è capitato..usero' parte di un topic che ho aperto qualche settimana fa.
Mio figlio è stato vittima di maltrattamenti a scuola..violenze fisiche e psicologiche..
Le violenze sono confermate dalla stessa maestra e in presenza di testimoni..
Sembra che mio figlio (parlo per noi) venisse portato fuori dall'aula..per poterlo picchiare non in presenza dell'altra maestra...
Noi siamo a pezzi ..stiamo cercando di essere il piu' sereni possibile davanti a lui,garantendo a parole e fatti(a scuola non ci va piu') che nessuno mai piu' lo toccherà..
Scrivo e piango..come si fa a fare del male ai bambini..mio figlio indifeso allontanato dall'aula per essere pestato..
Ho chiesto le dimissioni immediate della maestra..naturalmente dietro denuncia..
Mio figlio ha diritto a tornare dai suoi amici..ha diritto ad avere la sua scuola..è lei che deve sparire..non il mio piccolo..
La psico ha detto che per assurdo queste violenze sono piu' gestibili e recuperabili quando i bambini hanno l'età della ragione.
Una violenza subita in età neonatale (i primi mesi di vita)purtroppo restano perchè il cucciolo non è in grado di esternare nemmeno con il disegno il suo malessere.
Da grande potrebbe "sentire" un grande vuoto..(potrebbe sia chiaro)ma non riuscire comunque a lavorarci..perchè in lui non rimane un ricordo..ma solo un malessere difficile da identificare
Ad oggi la lettera dei servizi educativi è arrivata..e io ancora non ho trovato la forza di presentarmi per leggere cio' che ha verbalizzato la maestra in questione.
Se all'inizio sono riuscita con "calma" a cercare una vera e sana giustizia..ora non trovo piu' quella forza..ora mi sento talmente rabbiosa da non riuscire a gestire cio' che ho dentro.
A scuola siamo riusciti a rinserirlo,con una nuova maestra..che conoscendo i fatti ha un occhio di "riguardo" questo vuol dire che non sempre viene messo in punizione per le "marachelle".
Mi chiedo questo nuovo atteggiamento dell'educatrice è il modo migliore per affrontare il problema?
A lungo andare non potrebbe essere dannoso? Il bambino potrebbe approfittarne?
Lui spesso racconta questi episodi di violenza,è meglio ascoltarlo e lasciarlo parlare anche se ripete sempre le stesse cose..o è meglio tentare di far "dimenticare" l'accaduto?
Le chiedo questo forse perchè in realtà sono io che vorrei dimenticare tutto questo dolore..
A settebre inizierà le elementari è giusto informare le nuove maestre di cio' che è successo?
Noi genitori come possiamo aiutarlo ad elaborare la sua rabbia?
Scusi per la lunga lettera
rori

Titolo: Re: esperienza scolastica Dom 22 Apr 2012, 23:27

Buonasera,
quello che scrive è drammatico ma purtroppo la storia di suo figlio e della vostra famiglia non è un caso isolato. Episodi di violenza, abusi psichici e fisici avvengono a tutte le età sia in ambito intra che extra familiare. Per quanto riguarda i minori, in generale il fenomeno è diffuso e preoccupante tanto che ultimamente Regione Lombardia sta preparando equipe per gestire tali episodi all'interno di varie strutture pubbliche sanitarie con personale formato ed adeguato nella gestione di tali eventi. Il mio consiglio è sempre quello di affidarsi all'equipe ospedaliera che deve essere formata da neuropsichiatri infantili, psicologi, educatori, assistenti sociali. Tali figure non solo devono occuparsi del minore ma anche e soprattutto dei genitori e della famiglia in generale. Il TM (tribunale dei minori) si occuperà degli aspetti legali. Voi adesso occupatevi di voi e di vostro figlio. Il fatto che lei provi rabbia è assolutamente normale, la questione è che deve elaborala, cioè analizzarla, capirla, capire episodio, accettare episodio per quello che è, è stato e rappresenta e da qui ripartire. Il fatto che suo figlio riviva episodi raccontandoli in continuazione fa parte del suo tentativo di rielaborarli: purtroppo ha un "disturbo post traumatico da stress". Mi sembra di capire che stia già effettuando sedute psicologiche, sarebbero utili anche voi. Il mio parere è che non si deve cercare di dimenticare, ne "far finta" che non sia successo: negare e mettere la "testa sotto la sabbia" non farebbe altro che creare un "non detto", un vuoto di esperienza, che rimarrebbe irrisolata, irraccontabile e peserebbe come un macigno nel rapporto con vostro figlio. Bisogna affrontare la realtà. Prima sarete tranquilli voi, prima ci sarà un terreno fertile per il vostro bambino per superare il trauma. Per questo il mio consiglio è che venga educato come sempre, lodato e sgridato quando utile, in modo che introietti dentro di sè i corretti valori di giusto e sbagliato. In questo modo, quando sarà più grande, saprà distinguere e valutare quello che gli è successo come un episodio isolato causato da una persona non adeguata a svolgere la sua mansione. Purtroppo il vostro sforzo maggiore (ed è per questo che dovete farvi aiutare dal punto di vista psichico) deve essere quello di accogliere i racconti di vostro figlio, affrontandoli insieme, facendovi carico del suo e del vostro dolore, perchè voi siete gli adulti, siete i suoi genitori, quello in cui lui crede e deve credere, gli adulti che devono essere il modello in cui lui si deve identificare e relazionarsi per capire il mondo. Dovete essere voi, insieme all'equipe che vi deve seguire, a fargli capire che certe cose purtroppo possono succedere ma che ci si può ancora fidare degli altri, degli insegnanti e in generale del mondo degli adulti. Sarà un percorso lungo, difficile, doloroso ma credo e spero che tutto si risolva. Vi auguro tanta forza e volontà.
A presto,
dr.F.Raviglione

Ospite

La ringrazio di cuore..ad oggi sono ancora "ferma" e me ne vergogno
rori

Ospite

Gentilissimo dottor Raviglione
Vorrei nuovamente un suo consiglio.
Purtroppo come già le scrivevo mio figlio ha subito gravi percosse fisiche e psicologiche da una maestra.
Mio figlio è sempre stato un bambino molto molto vivace,ma,anche detto dalle educatrici,mai aggressivo.
Invece oggi mi "ritrovo" un bambino che picchia tutti..adulti e bambini.
Il dottore che ci segue ci ha rassicurato dicendoci che per il momento è una reazone normale,la vittima(mio figlio) sente la mancanza del carnefice(la maestra allontanata) di conseguenza lo emula riproponendo gli stessi "atteggiamenti".
Noi,come puo' immaginare viviamo l'inferno,ormai ogni giorno a scuola è la stessa "solfa"..è aggressivo..ha picchiato caio o sempronio.
Io naturalmente lo punisco,niente cartone preferito o niene gelato tutto il giorno,ma il suo atteggiamento non cambia.
Stamattina all'ennesima lamentela per l'aggressività di mio figlio,mi propongono l'insegnate di sostegno per il primo anno di elementari (a settembre) in modo da aiutare il bambino durante questi scatti di rabbia.
Io non ho rifiutato la "proposta",ma ho chiesto tempo per consultarmi con il mio dottore.
Quello che ora le chiedo,per quanto tempo queste "reazioni" di mio figlio posso protrarsi? Sono quasi "normali" dopo quello che è accaduto?
Questa sua aggressività potrebbe portarsela per tutta la vita?
Come mi ha consigliato lascio parlare mio figlio di cio' che è accaduto,lui continua a ripetermi che quando L tornerà gliela farà pagare..e lo chiuderà in bagno con la forza come ha sempre fatto..
io sono sempre piu' incazzata..
Grazie rori

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