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| Tutti i lanci ANSA su decisione Consulta per eterolga in Italia e reazioni varie | |
| | Autore | Messaggio |
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Solenero Raggi di sogno
Messaggi : 253 Data d'iscrizione : 08.02.12 Età : 54 Località : Milano
| Titolo: Tutti i lanci ANSA su decisione Consulta per eterolga in Italia e reazioni varie Mer 23 Mag 2012, 09:27 | |
| >>>ANSA/ CORTE NON BOCCIA ETEROLOGA, RINVIA ATTI E RESTA DIVIETO
ROCCELLA, LA QUESTIONE E' CHIUSA; PD, LEGGE TORNI IN PARLAMENTO (ANSA) - ROMA, 22 MAG - La Corte Costituzionale non boccia la fecondazione assistita eterologa, ma rinvia gli atti ai tribunali che avevano promosso i ricorsi. L'indicazione della Consulta è di valutare la questione alla luce della sopravvenuta sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo del 3 novembre 2011. Quest'ultima aveva stabilito che impedire per legge alle coppie sterili di ricorrere alla fecondazione in vitro eterologa non è una violazione della Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Insomma i singoli tribunali dovranno decidere ancora ma nel frattempo resta in vigore il divieto della tecnica eterologa. Il pronunciamento della Corte Costituzionale arriva nel pomeriggio: i giudici della Consulta erano chiamati a decidere appunto sulla costituzionalità degli articoli della legge 40/2004 che riguardano la fecondazione assistita, che prevedono il divieto di fecondazione eterologa, ossia con ovociti o gameti non appartenenti alla coppia, sulla base di tre ordinanze di rinvio dei tribunali civili di Milano, Firenze e Catania. La decisione apre immediatamente il dibattito. Secondo l'ex sottosegretario alla salute Eugenia Roccella, "la questione della legittimità del divieto di fecondazione eterologa, anche se non lo è formalmente, è nella sostanza chiusa". Di parere diverso gli avvocati delle coppie promotrici dei ricorsi contro il divieto di fecondazione. Infatti, con la decisione di rinviare gli atti, come rileva l'avvocato Filomena Gallo, legale della coppia il cui ricorso ha dato l'avvio all'iter istituzionale che ha portato al pronunciamento della Consulta, la Corte ha espresso una posizione "interlocutoria", lasciando la possibilità ai magistrati che hanno sollevato dichiarazione di incostituzionalità di riformulare il quesito, non avendo però come parametro la sentenza della Corte Ue per i diritti dell'uomo che aveva legittimato il 'no' all'eterologa. Anche secondo l'avvocato Marilisa D'Amico, ordinario di Diritto costituzionale all'Università di Milano e legale di alcune coppie, quella della Corte è una "decisione interlocutoria, coi cui la Consulta dà spazio ai giudici che poi torneranno di fronte alla Corte stessa. Sono contenta - ha commentato - che la Corte non abbia chiuso la questione, ma l'abbia lasciata aperta e sono fiduciosa che tornerà ad affrontarla quando tra un anno, un anno e mezzo, i Tribunali gliela riproporranno". Una decisione comunque sofferta quella dei giudizi della Consulta che, secondo quanto si apprende, si sarebbero in una prima fase divisi tra chi avrebbe optato per una decisione definitiva e chi, invece, propendeva per una 'sospensione' della decisione. Decisiva sarebbe stata la mediazione del presidente. Ma se la sentenza della Corte "si inserisce nel solco di equilibrio e di civiltà tracciato dalla Legge 40, e ribadito dalle sentenza della Corte europea" secondo Alfredo Mantovano (Pdl), di segno opposto è il giudizio di Livia Turco (Pd): "Dopo la decisione della Consulta - afferma - è sempre più evidente che il parlamento deve assumersi la responsabilità di rivedere la Legge 40. La politica non può lasciare che il difficile equilibrio di quel testo sia affrontato nei tribunali".
PROCREAZIONE:MARINO(PD),VICENDA NON CHIUSA,LEGGE IDEOLOGICA (ANSA) - ROMA, 22 MAG - "E' chiaro che la vicenda non è affatto chiusa. La decisione non conclusiva della Consulta va rispettata ma potrebbe lasciare spazio a un ravvedimento della politica: la legge è stata approvata sei anni fa con motivazioni puramente ideologiche, senza tenere conto né delle esigenze delle coppie con problemi di infertilità, né della salute delle donne, ma soprattutto ignorando le possibilità che la scienza mette a disposizione della medicina": è quanto sostiene il senatore Pd Ignazio Marino. "La politica dovrebbe aprire gli occhi e le orecchie e accettare che vi sono oggettivamente dei punti da ridiscutere, evidenza che la Corte Costituzionale non ha negato. Riaprire il dialogo non può essere un tabù, soprattutto su un argomento in cui il progresso scientifico è rapido e in continua evoluzione. La discussione parlamentare su questa legge - conclude - deve essere riaperta, soprattutto per il rispetto dovuto alle tante coppie che in questi anni sono state costrette ad andare all'estero per coronare il sogno di avere un figlio". (ANSA).
PROCREAZIONE:STRASBURGO AVEVA LEGITTIMATO IL NO A ETEROLOGA (ANSA) - ROMA, 22 MAG - Impedire per legge alle coppie sterili di ricorrere alla fecondazione in vitro eterologa non è una violazione della Convenzione europea dei diritti dell'uomo: lo aveva stabilito la grande Camera della Corte di Strasburgo che con la sentenza resa pubblica a novembre ha rovesciato la precedente sentenza emessa 19 mesi fa da una delle camere della stessa Corte. La sentenza, alla quale fa riferimento la sentenza di oggi della Corte Costituzionale, riguardava due coppie austriache che si sono rivolte a Strasburgo nel lontano 2000 sostenendo che la legge austriaca sulla fecondazione in vitro ledeva il loro diritto a formare una famiglia e le discriminava rispetto ad altre coppie che potevano ricorrere a questa tecnica. Per le due coppie la fecondazione in vitro con donazione di sperma o ovuli esterni alla coppia (quindi con la fecondazione eterologa) era l'unica soluzione per poter procreare. In una prima sentenza, emessa il primo aprile 2010, la Corte di Strasburgo aveva dato ragione alle due coppie, e aveva quindi condannato l'Austria a cambiare la legge. Ma il governo austriaco, sostenuto anche da quello italiano e tedesco, aveva chiesto e ottenuto una revisione del caso davanti alla Grande Camera. E non invano, visto che con la sentenza nella sua più alta e definitiva istanza, aveva ribaltato il primo giudizio. (ANSA).
PROCREAZIONE: TURCO (PD),NON SI LASCI EQUILIBRIO A TRIBUNALI (ANSA) - ROMA, 22 MAG - "Dopo la decisione della Consulta, è sempre più evidente che il parlamento deve assumersi la responsabilità di rivedere la Legge 40. La politica non può lasciare che il difficile equilibrio di quel testo sia affrontato nei tribunali": così commenta Livia Turco, deputata del Pd.
(ANSA).
PROCREAZIONE: ROCCELLA, ORA QUESTIONE ETEROLOGA CHIUSA (2) (ANSA) - ROMA, 22 MAG - La sentenza europea, ricorda infatti Roccella, alla fine "ha stabilito che i singoli Paesi nella legislazione sulla Pma possono avere atteggiamenti diversi". La Consulta, aggiunge dicendosi "soddisfatta", "non è entrata nel merito, scelta che dal punto di vista giuridico probabilmente è la più corretta". Ora, anche se "gli avvocati dicono che la questione non è chiusa, di fatto un nuovo ricorso non ha basi in quella sentenza. Certo, resto sempre sorpresa dalla capacità di alcuni tribunali di arrampicarsi sugli specchi con interpretazioni creative su leggi che non gli piacciono" ma in questo caso "la questione non è chiusa formalmente, ma lo è nei fatti". (ANSA)
PROCREAZIONE: ROCCELLA, ORA QUESTIONE ETEROLOGA CHIUSA (ANSA) - ROMA, 22 MAG - La questione della legittimità del divieto di fecondazione eterologa "anche se non lo è formalmente, è nella sostanza chiusa". Lo afferma l'ex sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella, commentando la decisione della Corte costituzionale che "ha 'rimandato' a settembré i tribunali che avevano basato un ricorso su una sentenza della Corte europea che non era definitiva e che è stata ribaltata dall'esito del ricorso, in cui, tra l'altro, l'Italia aveva affiancato l'Austria". (ANSA)
>ANSA-SCHEDA/ PROCREAZIONE: 16 SENTENZE HANNO BOCCIATO LA LEGGE (ANSA) - ROMA, 22 MAG - Cinque volte in tutto la legge 40 é finita sui banchi della Corte Costituzionale (nel 2005, due volte nel 2009 e una nel 2010 e infine ora). Se si considerano anche i ricorsi per altre parti della legge come quelli per ottenere la possibilità di congelamento degli embrioni, la diagnosi preimpianto e il limite di utilizzo di tre embrioni per ciclo di fecondazione sono complessivamente 16 le volte che i giudici hanno ordinato l' esecuzione delle tecniche di fecondazione secondo i principi Costituzionali affermando i diritti delle coppie e non secondo la legge 40. Questi i precedenti. - 2004 - Il tribunale di Cagliari sentenzia che non c'é differenza tra gravidanza ottenuta con Pma e gravidanza naturale se sussistono i presupposti per accedere alla 194 la donna può abortire. Una donna a causa dell'obbligo contemporaneo di impiantare tutti gli embrioni prodotti aveva avuto un gravidanza trigemina. Il giudice ha permesso l'aborto. - 2005 - Il 16 luglio un giudice del tribunale di Cagliari aveva sollevato questione di legittimità costituzionale dell'articolo 13. Ad una donna portatrice sana di beta-talassemia era stata negata la possibilità della diagnosi preimpianto. Il 9 novembre 2006, la Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il ricorso perché formulato in modo contraddittorio, ma senza entrare nel merito. - 2007 - Una sentenza del Tribunale di Cagliari ha riconosciuto che la diagnosi preimpianto è consentita. A dicembre anche il tribunale di Firenze ha confermato la decisione di Cagliari per un altra coppia, consentendo l'indagine preimpianto. - 2008 - Il 23 gennaio il Tar del Lazio, oltre ad annullare le linee guida per l'applicazione della legge per "eccesso di potere"nella parte in cui vietavano le indagini cliniche sull' embrione, ha sollevato la questione di costituzionalità delle norme (articolo 14, commi 2 e 3) che prevedono la possibilità di produrre un numero di embrioni non superiore a tre e l'obbligo del contemporaneo impianto. Il 26 agosto del 2008 il tribunale di Firenze per due procedimenti diversi ha sollevato nuove questioni di costituzionalità sul del limite della creazione di soli tre embrioni. Inoltre il giudice ha formulato "anche una proposta per ampliare la possibilità di congelare gli embrioni in più. - 2009 - La Consulta ha accolto la prima parte delle osservazioni con sentenza 151 del primo aprile, quanto alla seconda parte è stato introdotta una deroga al divieto di crioconservazione degli ovuli. - 2010 - Il 13 gennaio il giudice Antonio Scarpa, del Tribunale di Salerno, ha autorizzato, per la prima volta in Italia, la diagnosi genetica preimpianto ad una coppia fertile portatrice di una grave malattia ereditaria, l'Atrofia Muscolare Spinale di tipo 1. Seguono decisioni in tal senso presso i tribunali di Firenze, Bologna e Salerno per altre coppie. In tutti questi casi il giudice consente anche le indagini preimpianto sull'embrione e il trasferimento in utero dei soli embrioni sani. Il 6 ottobre la prima sezione del Tribunale civile di Firenze ha sollevato il dubbio di costituzionalità sul divieto delle coppie sterili di accedere alla fecondazione eterologa, con ovuli o seme donati da persone esterne alla coppia. Il 22 ottobre il tribunale di Catania ha sollevato la questione di legittimità costituzionale sulla parte della legge 40 che vieta la fecondazione eterologa, quella con seme o ovuli che arrivano da donatori esteri. Nel novembre dello stesso anno anche il tribunale di Milano ha conferma il dubbio di legittimità costituzionale sul divieto di eterologa sollevato al Tribunale di Firenze. (ANSA).
PROCREAZIONE: MOVIMENTO VITA, CONSULTA SI ADEGUA A EUROPA (ANSA) - ROMA, 22 MAG - "Mi dichiaro soddisfatto della decisione della Corte sulla fecondazione eterologa perché essa si allinea con la decisione del 3 novembre scorso della Corte europea dei diritti umani che aveva annullato la decisione di primo grado della quale si erano incautamente fidati i giudici di Catania, Milano e Firenze" commenta Carlo Casini, presidente del Movimento per la vita. "Ma vi è di più: la sentenza della Grande Camera non si era limitata a distruggere l'argomento con il quale i giudici ordinari avevano dubitato della costituzionalità del divieto di pma eterologa. La sentenza finale infatti nega che il divieto di pma eterologa violi i diritti umani e di conseguenza lascia liberi gli Stati di decidere sulle modalità della pma. E questo legittima le scelte che in Italia erano state fatte con la legge 40. «Perciò la decisione della Corte Costituzionale merita apprezzamento. In definitiva la fecondazione eterologa nel nostro Paese resta vietata e probabilmente in via definitiva. Sarebbe opportuno che la lezione fosse compresa da chi non sa rassegnarsi al principio fondamentale della legge 40 che riconosce il concepito come un soggetto di diritti" conclude Casini. (ANSA).
PROCREAZIONE: ONIDA, GIUDIZIO CORTE NON E' BOCCIATURA
CHIEDE A TRIBUNALI RIVALUTARE LA QUESTIONE (ANSA) - MILANO, 22 MAG - "I tribunali potranno decidere, alla luce dell'esame della sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo di Straburgo, che il divieto di fecondazione eterologa non è più in contrasto con i principi costituzionali, o che invece lo è e rimandare di nuovo la questione alla Corte Costituzionale". La decisione di oggi della Consulta dunque non boccia la questione di incostituzionalità o salva la legge 40, ma è interlocutoria. A spiegarlo è Valerio Onida, ex presidente della Corte Costituzionale e attualmente docente di Giustizia costituzionale presso l'università degli Studi di Milano. "La Corte Costituzionale - spiega - ha deciso di riproporre ai giudici di primo grado la questione, dicendogli di tenere conto di quanto deciso dalla Corte di Strasburgo", la cui decisione è arrivata dopo che era stata sollevata dai tribunali la questione di costituzionalità. "I giudici (di Milano, Catania e Firenze ndr) dovranno perciò rivalutare la questione - conclude - e decidere se riproporre il giudizio di costituzionalità alla Consulta, perché secondo loro continua a sussistere il contrasto di costituzionalità, o invece valutare che, alla luce della sentenza europea, l'incostituzionalità non esiste più".(ANSA).
PROCREAZIONE: POLLASTRINI (PD), LEGGE INAPPLICABILE (ANSA) - ROMA, 22 MAG - "E' la conferma di una legge confusa che presenta contorni di inapplicabilità", afferma Barbara Pollastrini in merito alla sentenza della Corte costituzionale sulla fecondazione eterologa. "La vicenda non è chiusa. Ora tornerà ai singoli tribunali. Il dispiacere è per quelle coppie che dovranno continuare altrove il loro doloroso 'turismo' procreativo. Un Parlamento saggio - prosegue l'ex ministro per le Pari opportunità - dovrebbe avere il coraggio di correggere norme contraddittorie e offensive del desiderio di genitorialità. Comunque - ricorda l'esponente del Pd - l'attuale testo ha già subito dalla Corte bocciature in altre parti importanti. Continueremo un impegno civile a sostegno delle associazioni e dei loro legalì, conclude. (ANSA).
>ANSA-FOCUS/ ETEROLOGA, MIGLIAIA 'VIAGGI SPERANZA' ALL'ESTERO
DALLA SPAGNA ALL'UCRAINA, COSTO DA 2.500 A 8.000 EURO (ANSA) - ROMA, 22 MAG - Sono migliaia i 'viaggi della speranza' all'estero da parte di coppie italiane per concepire un figlio attraverso la tecnica della fecondazione eterologa, vietata in Italia e sulla quale oggi la Consulta era chiamata a decidere. La Corte Costituzionale ha però deciso di rinviare gli atti ai Tribunali che l'avevano investita del caso. La legge 40 consente la fecondazione omologa, tecnica nella quale il seme e l'ovulo utilizzati nella fecondazione assistita appartengono alla coppia di genitori del nascituro. La fecondazione eterologa si verifica, invece, quando il seme oppure l'ovulo (ovodonazione) provengono da un soggetto esterno alla coppia. Prima del 2004, data di entrata in vigore della legge 40, anche in Italia era possibile effettuare la fecondazione eterologa. Secondo le stime, nel nostro Paese i bambini nati da fecondazione eterologa - prima che questa fosse vietata - sono qualche migliaio. Dopo la legge 40, molte coppie hanno però deciso di andare all'estero per poter ricorrere all'eterologa. Il fenomeno della 'fuga' all'estero emerge anche da un'indagine del 2010 condotta in 36 centri stranieri dall'Osservatorio sul turismo procreativo. Secondo l'indagine, sono oltre 2.700 le coppie italiane che si recano all'estero per poter ricorrere alla fecondazione eterologa, ossia per utilizzare il seme o gli ovuli di un donatore esterno. Considerando che complessivamente le coppie protagoniste del cosiddetto "turismo procreativo" sono 4.000, sono due su tre quelle che per tentare la fecondazione eterologa si rivolgono dunque a centri di procreazione stranieri. I costi dipendono dalle attrezzature e dall'assistenza offerte dai centri, ma anche dalla speculazione, e variano dai 2.500-3.000 euro dell'Ucraina ai 7.000- 8.000 della Spagna. Quest'ultima è la meta principale di chi cerca un donatore e le coppie italiane in trattamento sono circa 1.400. La Spagna è una delle destinazioni privilegiate poiché adotta una legge che consente la fecondazione assistita per le donne single, l'ovodonazione, l'embrio-donazione nonché l'anonimato dei donatori. Recentemente, la questione della fecondazione eterologa si è posta all'attenzione pubblica per la vicenda di una coppia italiana che si è rivolta a un centro a Creta per ricorrere alla procreazione assistita con donazione di gameti. Il bambino nasce però con una patologia genetica rara e mortale di cui il padre non è portatore e le cui basi risiedono invece nell'ovocita donato, in anonimato, da una donna alla clinica greca. La madre mette addirittura all'asta un rene su internet per affrontare le spese per curare il piccolo, cosciente del divieto. La coppia ha scritto una lettera di denuncia al presidente della Repubblica: «Se avessimo potuto tentare di avere un figlio nel nostro Paese con le garanzie che fino al 2004 vi erano per l'eterologa, non saremmo così disperati». (ANSA).
PROCREAZIONE: PALAGIANO (IDV),MODIFICARE LEGGE IN PARLAMENTO (ANSA) - ROMA, 22 MAG - "Quello della Consulta è un rinvio di cui prendiamo atto e che rispettiamo, ma è bene ricordare che la Corte europea dei diritti dell'uomo ha ribadito il rispetto dell'autonomia dei singoli stati e la necessità che le leggi si adeguino ai cambiamenti tecnologici e culturali" così Antonio Palagiano, capogruppo IDV in commissione Affari sociali della Camera e Responsabile sanità di IDV commenta la sentenza della Corte Costituzionale sulla fecondazione eterologa. "Attendiamo ora le valutazioni dei singoli tribunali, ma è evidente che la legge 40 va modificata perché, così come concepita, non solo non è al passo con le esigenze e i diritti dei cittadini ma perde pezzi ad ogni ricorso" aggiunge Palagiano. "L'assurdo divieto alla eterologa costringe, ogni anno, migliaia di coppie italiane, affette da gravi patologie genetiche o rese sterili da terapie anti-tumorali, a migrare all'estero, spesso senza le garanzie e la sicurezza necessaria. Dobbiamo arginare questa migrazione, che non è turismo procreativo ma un vero e proprio "esilio" e che il più delle volte non è accompagnato da una doverosa tutela della salute di madre e nascituro. La legge 40 va riscritta, è un preciso dovere del legislatore, che non può continuare a rinviare la questione" conclude Palagiano. (ANSA).
>ANSA-LA STORIA/ PINA E MICHELE,A CONSULTA LA NOSTRA BATTAGLIA
RICORSO COPPIA PER ETEROLOGA HA DATO INIZIO A ITER ISTITUZIONALE (ANSA) - ROMA, 22 MAG - Tutto è iniziato con Giuseppina e Michele. Una coppia giovane - i nomi sono di fantasia - con il desiderio di avere un figlio. La legge 40 glielo ha negato e loro, decisi a non darsi per vinti, hanno presentato un ricorso, per avere la possibilità di utilizzare quell'unica tecnica che potrebbe rendere possibile il loro sogno: la fecondazione eterologa. Il loro ricorso, che definiscono una "battaglia per la giustizia", è arrivato fino alla Consulta, che oggi ha deciso di restituire gli atti ai Tribunali che l'avevano investita del caso. Giuseppina e Michele vivono a Brescia, poco più di 30 anni lei e 35 anni lui. Michele è sterile. L'idea di rivolgersi a qualche centro estero per effettuare la fecondazione eterologa la escludono sin da subito: hanno paura, troppe le storie di esperienze negative di loro amici o conoscenti. E poi c'é il fattore, non trascurabile, di natura economica: hanno entrambi un lavoro dipendente e non abbastanza soldi per affrontare un simile 'viaggio della speranza'. Da qui la decisione, due anni fa, di rivolgersi ad un avvocato, per "affermare i propri diritti proprio qui, in Italia". Il ricorso è presentato presso il tribunale di Firenze, ed il giudice decide di sollevare il dubbio di legittimità costituzionale per il divieto dell'eterologa. Altre due ordinanza sulla stessa questione, dei tribunali di Catania e Milano, sono state riunite con il provvedimento del tribunale di Firenze ai fini del pronunciamento della Consulta. "Non so se riuscirò mai ad avere una gravidanza - afferma Giuseppina - ma volevo affermare un diritto. La nostra, arrivata fino alla Consulta, è una battaglia di giustizia. Siamo pronti, nel caso di un pronunciamento negativo, a rivolgerci alla Corte europea dei diritti dell'uomo". E poi c'é la storia di Emma (anche questo è un nome di faantasia). Affetta da endometriosi, patologia che all'età di 28 anni l'ha portata alla menopausa precoce. Oggi di anni ne ha 39 e lei, al contrario di Giuseppina, ha effettuato 4 tentativi presso un centro di fecondazione in Spagna per cercare di avere una gravidanza con la fecondazione eterologa. I tentativi sono andati male. La spesa sostenuta, in totale, ha raggiunto i 30mila euro. Così Emma e suo marito hanno deciso di presentare anche loro un ricorso, al tribunale di Salerno: anche loro chiedono di poter ricorrere all'eterologa in Italia, senza essere costretti a ulteriori viaggi all'estero. Ma il tribunale non ha deciso. Lo farà ora, sulla scorta del pronunciamento della Consulta. "Ritengo giusto poter avere il diritto alla fecondazione eterologa in Italia - dice Emma - perché sono una cittadina che paga le tasse, e non vedo perché mi debba essere impedito di curarmi nel mio Paese. Non è giusto che una legge impedisca il diritto alla salute". Perché la sterilità, ricorda Emma, "é una vera malattia, ed è davvero crudele costringere tante donne come me a viaggi allucinanti per potersi curare". (ANSA).
PROCREAZIONE:LEGALE,CONSULTA NON BOCCIA MA DA' POSSIBILITA' (ANSA) - ROMA, 22 MAG - "La sentenza della Corte Costituzionale non boccia l'eterologa ma dà un'altra possibilità alle coppie di arrivare ad un risultato positivo". Lo afferma l'avvocato Maria Paola Costantini oggi presente come avvocato delle coppie davanti alla Corte Costituzionale e in rappresentanza delle associazioni Hera, Sos infertilità e Cittadinanza attiva tribunale per i diritti del malato. "Ora si andrà davanti ai tribunali di Catania, Firenze e Milano - continua il legale - e così si avrà la possibilità di spiegare meglio le ragioni dell'incostituzionalità della legge italiana (legge 40 del 2004). Certo sarebbe opportuno che il nostro Parlamento facesse lui una modifica avendone ora la possibilità e togliendo un divieto che è irragionevole e ingiusto. Solo la Turchia e la Lituania infatti hanno un divieto assoluto di donazione dei gameti come l'Italia". (ANSA).
>ANSA-SCHEDA/ PROCREAZIONE: I CONTENUTI DELLA LEGGE 40 (ANSA) - ROMA, 22 MAG - Ecco, in sintesi, i contenuti della legge 40/04. - DIAGNOSI PREIMPIANTO: "La ricerca clinica e sperimentale su ciascun embrione umano - si legge nell'articolo 13 comma 2 della legge - è consentita a condizione che si perseguano finalità esclusivamente terapeutiche e diagnostiche ad essa collegate volte alla tutela della salute e allo sviluppo dell'embrione stesso, e qualora non siano disponibili metodologie alternative". Nell'articolo 14 comma 5 si legge inoltre che le
coppie "sono informate sul numero e, su loro richiesta, sullo stato di salute degli embrioni prodotti e da trasferire nell' utero". - ACCESSO ALLE TECNICHE DI PROCREAZIONE ASSISTITA: è consentita per risolvere problemi di sterilità o infertilità e solo se non ci sono altri metodi terapeutici efficaci. - NO ALL'ETEROLOGA: il testo vieta il ricorso alla fecondazione eterologa, cioé con seme di persona estranea alla coppia. - CHI PUO' RICORRERE ALLE TECNICHE DI PROCREAZIONE: le coppie formate da persone maggiorenni di sesso diverso, sposate o conviventi, in età potenzialmente fertile ed entrambe viventi. No, insomma, a single, mamme-nonne e fecondazione post mortem. - EMBRIONI E SPERIMENTAZIONE: sono vietate la sperimentazione sugli embrioni e la clonazione umana. Ricerca clinica e sperimentazione sull'embrione sono ammesse solo se finalizzate alla tutela della sua salute e del suo sviluppo. E' vietata anche qualsiasi tecnica che possa predeterminare o alterare il patrimonio genetico dell'embrione. - OBIEZIONE COSCIENZA: Il personale sanitario non è tenuto a prendere parte alle procedure per l'applicazione delle tecniche di procreazione medicalmente assistita quando sollevi obiezione di coscienza con preventiva dichiarazione. - NUMERO EMBRIONI PRODOTTI: Con la sentenza della Corte Costituzionale che ha in parte bocciato la legge 40 sulla procreazione assistita (sentenza pubblicata sulla gazzetta ufficiale del 13 maggio 2009) si fissano due importanti principi: l'autonomia del medico nello stabilire di volta in volta il numero necessario di embrioni da impiantare (non più limitato a tre) ed il ricorso al congelamento di quegli embrioni "prodotti ma non impiantati per scelta medica". (ANSA).
PROCREAZIONE: AVVOCATO GALLO, E' SENTENZA INTERLOCUTORIA (ANSA) - ROMA, 22 MAG - E' una sentenza "interlocutoria". Così l'avvocato Filomena Gallo, che ha assistito la coppia di Brescia il cui ricorso contro il divieto di fecondazione eterologa nella legge 40 ha dato il via all'iter istituzionale che ha portato al pronunciamento di oggi della Consulta, commenta la decisione della stessa Corte Costituzionale di restituire gli atti ai Tribunali che l'avevano investita del caso. Tale pronunciamento, spiega Gallo, "comporta che i magistrati che hanno sollevato dichiarazione di incostituzionalità di riformulare il quesito, basandosi però solo sulle norme nazionali e non avendo come parametro - conclude l'avvocato - la sentenza della Corte Ue per i diritti dell'uomo che trattava del divieto parziale alla fecondazione eterologa riferito alla legge austriaca".
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| | | Bibbi Admin - Fondatrice
Messaggi : 18857 Data d'iscrizione : 02.03.10 Età : 55 Località : Roma
| Titolo: Re: Tutti i lanci ANSA su decisione Consulta per eterolga in Italia e reazioni varie Mer 23 Mag 2012, 10:11 | |
| tesoro grazie davvero per questo tuo lavoro certosino...mmmm mumble...questa tua caratteristica di grande organizzazione mentale mi sta facendo pensare per te ad un ruolo qua dentro...mumble, ci penserò. | |
| | | mammachioccia Inseguire un sogno...senza sosta
Messaggi : 5285 Data d'iscrizione : 15.04.11 Età : 44 Località : Milano
| Titolo: Re: Tutti i lanci ANSA su decisione Consulta per eterolga in Italia e reazioni varie Mer 23 Mag 2012, 14:38 | |
| Grazie Solenero per la tua perizia... | |
| | | iolanda Sogno...sogno....SOGNO!!
Messaggi : 2869 Data d'iscrizione : 22.06.11 Età : 49 Località : cagliari
| Titolo: Re: Tutti i lanci ANSA su decisione Consulta per eterolga in Italia e reazioni varie Dom 27 Mag 2012, 12:42 | |
| Verissimo, Bibbi ha ragione...qui ci sono potenzialità da far fruttare! Grazie Solenero, per questo lavoro. | |
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| Titolo: Re: Tutti i lanci ANSA su decisione Consulta per eterolga in Italia e reazioni varie | |
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| | | | Tutti i lanci ANSA su decisione Consulta per eterolga in Italia e reazioni varie | |
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Bimbi di Sogno |
Ciao Mondo!! Siamo Benedetta, Federico, Vittoria, Giuseppe, Alessio, Giada, Martina, Sofia, Agata, Claudia, Alessandra, Giacomo, Isabella, Matteo, Rebecca, Sofia, Elena, Sandro, Chiara, Sofia, Alexis, Nico, Gabriele, Dominick, Ludovica, Pietro, Stella, Francesca, Nicola, Leonardo, Lorenzo, Giada, Gaia, Eleonora, Sofia, Alessia, Federica, Leonardo, Damiano, Sophie, Alessandro, Michele, Fabio Massimo, Ambra, Lorenzo, Veronica, Diego, Aurora, Melissa, Francesco, Sofia, Martina, Carolina, Jacopo, Andrea, Nicolas, Sofia, Matilde, Nathan, Maya, Gabriele Mattia, Mariano Lorenzo, Davide, Andrea, Beatrice, Rachele, Brendon, Melania, Letizia,Ettore, Sara, Simone, Emma, Giovanni, Ernesto, Michelangelo, Giorgia, Andrea, Riccardo, Giada, Ilaria, Francesco, Alessandra, Antonio, Jacopo, Samuele, Eleonora, Alessia, Chiara, Letizia, Fabio, Marco, Gabriele, Evan Roy, Iris, Vittoria, Gabriele, Emma, Viola, Francesca, Azzurra Marcela, Giulia, Alice, Bianca, Pietro, Lavinia, Nicole, Viola, Riccardo, Viola, Ludovica, Riccardo, Arianna, Viola, Elisa, Margherita, Zoe, Martina, Diego, Melissa, Gabriel, Anna, Carla, Nathan, Daniele, Gabriele, Marco, Davide, Giulia, Raffaele, Vic Maria, Zoe, Leonardo, Riccardo, Anna Giulia, Giorgia, Dalia, Mia, Daniel, Francesco, Tommaso, Lucien Victor, Riccardo, Roberto, Alice, Clara, Jolanda, Francesco, Flavia, Aurora, Ambra, Alessandro, Nicola, Mattia Thomas, Marco, Giovanni, Letizia, Nicholas, Andrea, Mirko, Matilde, Leonardo, Samuele, Thomas, Loris, Riccardo, Martina, Carlotta, Vittoria, Martina, Francesco, Anna, Luca, Marta, Vincenzo, Nathan, Giulia, Giorgia, Anna, Zoe, Ghita, Edoardo, Giovanna, Aurora, Vittoria, Linda, Jonas, Greta, Francesco, Riccardo, Nadia, Alessandra, Silvia, Alessio, Riccardo, Andrea, Adriano, Federico, Matilde Vittoria, Francesco, Diego, Enrico, Giulia, Sebastiano, Nico, Noemi, Sergio, Tommaso Maria, Emiliano, Anna, Sofia, Francesco, Alessandro, Nicolò, Maria Vittoria, Tommaso, Maria, Lia, Nadia, Rosanna, Daniel, Chiara, Sveva, Gaia, Simone, Giulia, Emma, Marco, Mabel, Gabriel, Ginevra, Leon, Dylan, Filippo, Andrea, Jolanda, Simone, Giulia, Francesco, Vittoria, Francesca, Rebecca, Matteo, Davide, Valerio, Margaret, Paolo, Elisa, Eleonora, Enrico, Michela, Samuela, Daniel, Giorgia, Elisa, Sara, Leila, Amelia, Costanza, Cristian, Alice, Francesco, Cecilia, Giulia, Eleonora, Sara, Alice, Tommaso, Linda, Sabrina, Pasquale, Aurora, Simone, Maria Elena, Elisabetta, Giuliano Giovanni, Leonardo, Alessandro, Federico, Arianna, Federico, Riccardo, Cristina, Annalisa, Sofia, Gabriele, Giada, Isabella, Luca, Enea, Giulia, Vittoria, Riccardo, Carol, Mattia, Martina, Angelo, Sara, Leo, Luca, Marta, Ludovico, Joshua, Jacopo, Gabriele, Francesco, Denis, Andrea, Mattia, Filippo, Mattia, Raul, Lorenzo, Alice, Mayla, Gaia Giovanna, Lola, Nathan e Sole, Mattia e Matilde, Enea, Serena, Davide, Emily, Vittorio, Antonio, Francesco, Aurora, Lorenzo, Francesca, Sebastiano, Diana, Gabriel, Tommaso, Isabella, Valentina, Francesco, Leonardo, Lorenzo, Riccardo, Lorenzo, Margherita, Aurora, Paolo, Francesco, Gabriele, Angelica, Mattia, Stefano, Edoardo, Francesco, Samuele, Alessandro, Irene, Mia, Alessia, Bea, Davide, Federico, Alice, Mattia e Nicolas! Evviva i nostri bimbi!!
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