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 Tutti i lanci ANSA su decisione Consulta per eterolga in Italia e reazioni varie

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MessaggioTitolo: Tutti i lanci ANSA su decisione Consulta per eterolga in Italia e reazioni varie   Tutti i lanci ANSA su decisione Consulta per eterolga in Italia e reazioni varie EmptyMer 23 Mag 2012, 09:27

>>>ANSA/ CORTE NON BOCCIA ETEROLOGA, RINVIA ATTI E RESTA DIVIETO

ROCCELLA, LA QUESTIONE E' CHIUSA; PD, LEGGE TORNI IN PARLAMENTO
(ANSA) - ROMA, 22 MAG - La Corte Costituzionale non boccia la
fecondazione assistita eterologa, ma rinvia gli atti ai
tribunali che avevano promosso i ricorsi. L'indicazione della
Consulta è di valutare la questione alla luce della
sopravvenuta sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo
del 3 novembre 2011. Quest'ultima aveva stabilito che impedire
per legge alle coppie sterili di ricorrere alla fecondazione in
vitro eterologa non è una violazione della Convenzione europea
dei diritti dell'uomo. Insomma i singoli tribunali dovranno
decidere ancora ma nel frattempo resta in vigore il divieto
della tecnica eterologa.
Il pronunciamento della Corte Costituzionale arriva nel
pomeriggio: i giudici della Consulta erano chiamati a decidere
appunto sulla costituzionalità degli articoli della legge
40/2004 che riguardano la fecondazione assistita, che prevedono
il divieto di fecondazione eterologa, ossia con ovociti o gameti
non appartenenti alla coppia, sulla base di tre ordinanze di
rinvio dei tribunali civili di Milano, Firenze e Catania.
La decisione apre immediatamente il dibattito. Secondo l'ex
sottosegretario alla salute Eugenia Roccella, "la questione
della legittimità del divieto di fecondazione eterologa, anche
se non lo è formalmente, è nella sostanza chiusa".
Di parere diverso gli avvocati delle coppie promotrici dei
ricorsi contro il divieto di fecondazione. Infatti, con la
decisione di rinviare gli atti, come rileva l'avvocato Filomena
Gallo, legale della coppia il cui ricorso ha dato l'avvio
all'iter istituzionale che ha portato al pronunciamento della
Consulta, la Corte ha espresso una posizione "interlocutoria",
lasciando la possibilità ai magistrati che hanno sollevato
dichiarazione di incostituzionalità di riformulare il quesito,
non avendo però come parametro la sentenza della Corte Ue per i
diritti dell'uomo che aveva legittimato il 'no' all'eterologa.
Anche secondo l'avvocato Marilisa D'Amico, ordinario di
Diritto costituzionale all'Università di Milano e legale di
alcune coppie, quella della Corte è una "decisione
interlocutoria, coi cui la Consulta dà spazio ai giudici che
poi torneranno di fronte alla Corte stessa. Sono contenta - ha
commentato - che la Corte non abbia chiuso la questione, ma
l'abbia lasciata aperta e sono fiduciosa che tornerà ad
affrontarla quando tra un anno, un anno e mezzo, i Tribunali
gliela riproporranno".
Una decisione comunque sofferta quella dei giudizi della
Consulta che, secondo quanto si apprende, si sarebbero in una
prima fase divisi tra chi avrebbe optato per una decisione
definitiva e chi, invece, propendeva per una 'sospensione' della
decisione. Decisiva sarebbe stata la mediazione del presidente.
Ma se la sentenza della Corte "si inserisce nel solco di
equilibrio e di civiltà tracciato dalla Legge 40, e ribadito
dalle sentenza della Corte europea" secondo Alfredo Mantovano
(Pdl), di segno opposto è il giudizio di Livia Turco (Pd):
"Dopo la decisione della Consulta - afferma - è sempre più
evidente che il parlamento deve assumersi la responsabilità di
rivedere la Legge 40. La politica non può lasciare che il
difficile equilibrio di quel testo sia affrontato nei
tribunali".




PROCREAZIONE:MARINO(PD),VICENDA NON CHIUSA,LEGGE IDEOLOGICA
(ANSA) - ROMA, 22 MAG - "E' chiaro che la vicenda non è
affatto chiusa. La decisione non conclusiva della Consulta va
rispettata ma potrebbe lasciare spazio a un ravvedimento della
politica: la legge è stata approvata sei anni fa con motivazioni
puramente ideologiche, senza tenere conto né delle esigenze
delle coppie con problemi di infertilità, né della salute delle
donne, ma soprattutto ignorando le possibilità che la scienza
mette a disposizione della medicina": è quanto sostiene il
senatore Pd Ignazio Marino.
"La politica dovrebbe aprire gli occhi e le orecchie e
accettare che vi sono oggettivamente dei punti da ridiscutere,
evidenza che la Corte Costituzionale non ha negato. Riaprire il
dialogo non può essere un tabù, soprattutto su un argomento in
cui il progresso scientifico è rapido e in continua evoluzione.
La discussione parlamentare su questa legge - conclude - deve
essere riaperta, soprattutto per il rispetto dovuto alle tante
coppie che in questi anni sono state costrette ad andare
all'estero per coronare il sogno di avere un figlio".
(ANSA).




PROCREAZIONE:STRASBURGO AVEVA LEGITTIMATO IL NO A ETEROLOGA
(ANSA) - ROMA, 22 MAG - Impedire per legge alle coppie
sterili di ricorrere alla fecondazione in vitro eterologa non è
una violazione della Convenzione europea dei diritti
dell'uomo: lo aveva stabilito la grande Camera della Corte di
Strasburgo che con la sentenza resa pubblica a novembre ha
rovesciato la precedente sentenza emessa 19 mesi fa da una delle
camere della stessa Corte. La sentenza, alla quale fa
riferimento la sentenza di oggi della Corte Costituzionale,
riguardava due coppie austriache che si sono rivolte a
Strasburgo nel lontano 2000 sostenendo che la legge austriaca
sulla fecondazione in vitro ledeva il loro diritto a formare una
famiglia e le discriminava rispetto ad altre coppie che potevano
ricorrere a questa tecnica. Per le due coppie la fecondazione in
vitro con donazione di sperma o ovuli esterni alla coppia
(quindi con la fecondazione eterologa) era l'unica soluzione per
poter procreare.
In una prima sentenza, emessa il primo aprile 2010, la Corte
di Strasburgo aveva dato ragione alle due coppie, e aveva quindi
condannato l'Austria a cambiare la legge. Ma il governo
austriaco, sostenuto anche da quello italiano e
tedesco, aveva chiesto e ottenuto una revisione del caso davanti
alla Grande Camera. E non invano, visto che con la sentenza
nella sua più alta e definitiva istanza, aveva ribaltato il
primo giudizio.
(ANSA).

PROCREAZIONE: TURCO (PD),NON SI LASCI EQUILIBRIO A TRIBUNALI
(ANSA) - ROMA, 22 MAG - "Dopo la decisione della Consulta, è
sempre più evidente che il parlamento deve assumersi la
responsabilità di rivedere la Legge 40. La politica non può
lasciare che il difficile equilibrio di quel testo sia
affrontato nei tribunali": così commenta Livia Turco, deputata
del Pd.

(ANSA).




PROCREAZIONE: ROCCELLA, ORA QUESTIONE ETEROLOGA CHIUSA (2)
(ANSA) - ROMA, 22 MAG - La sentenza europea, ricorda infatti
Roccella, alla fine "ha stabilito che i singoli Paesi nella
legislazione sulla Pma possono avere atteggiamenti diversi". La
Consulta, aggiunge dicendosi "soddisfatta", "non è entrata
nel merito, scelta che dal punto di vista giuridico
probabilmente è la più corretta".
Ora, anche se "gli avvocati dicono che la questione non è
chiusa, di fatto un nuovo ricorso non ha basi in quella
sentenza. Certo, resto sempre sorpresa dalla capacità di alcuni
tribunali di arrampicarsi sugli specchi con interpretazioni
creative su leggi che non gli piacciono" ma in questo caso "la
questione non è chiusa formalmente, ma lo è nei fatti".
(ANSA)




PROCREAZIONE: ROCCELLA, ORA QUESTIONE ETEROLOGA CHIUSA
(ANSA) - ROMA, 22 MAG - La questione della legittimità del
divieto di fecondazione eterologa "anche se non lo è
formalmente, è nella sostanza chiusa". Lo afferma l'ex
sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella, commentando la
decisione della Corte costituzionale che "ha 'rimandato' a
settembré i tribunali che avevano basato un ricorso su una
sentenza della Corte europea che non era definitiva e che è
stata ribaltata dall'esito del ricorso, in cui, tra l'altro,
l'Italia aveva affiancato l'Austria". (ANSA)




>ANSA-SCHEDA/ PROCREAZIONE: 16 SENTENZE HANNO BOCCIATO LA LEGGE
(ANSA) - ROMA, 22 MAG - Cinque volte in tutto la legge 40
é finita sui banchi della Corte Costituzionale (nel 2005, due
volte nel 2009 e una nel 2010 e infine ora).
Se si considerano anche i ricorsi per altre parti
della legge come quelli per ottenere la possibilità di
congelamento degli embrioni, la diagnosi preimpianto e il limite
di utilizzo di tre embrioni per ciclo di fecondazione sono
complessivamente 16 le volte che i giudici hanno ordinato l'
esecuzione delle tecniche di fecondazione secondo i principi
Costituzionali affermando i diritti delle coppie e non secondo
la legge 40.
Questi i precedenti.
- 2004 - Il tribunale di Cagliari sentenzia che non c'é
differenza tra gravidanza ottenuta con Pma e gravidanza naturale
se sussistono i presupposti per accedere alla 194 la donna può
abortire. Una donna a causa dell'obbligo contemporaneo di
impiantare tutti gli embrioni prodotti aveva avuto un gravidanza
trigemina. Il giudice ha permesso l'aborto.
- 2005 - Il 16 luglio un giudice del tribunale di Cagliari aveva
sollevato questione di legittimità costituzionale dell'articolo
13. Ad una donna portatrice sana di beta-talassemia era stata
negata la possibilità della diagnosi preimpianto. Il 9 novembre
2006, la Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il
ricorso perché formulato in modo contraddittorio, ma senza
entrare nel merito.
- 2007 - Una sentenza del Tribunale di Cagliari
ha riconosciuto che la diagnosi preimpianto è consentita.
A dicembre anche il tribunale di Firenze ha confermato la
decisione di Cagliari per un altra coppia, consentendo
l'indagine preimpianto.
- 2008 - Il 23 gennaio il Tar del Lazio, oltre ad annullare le
linee guida per l'applicazione della legge per "eccesso di
potere"nella parte in cui vietavano le indagini cliniche sull'
embrione, ha sollevato la questione di costituzionalità delle
norme (articolo 14, commi 2 e 3) che prevedono la possibilità
di produrre un numero di embrioni non superiore a tre e
l'obbligo del contemporaneo impianto.
Il 26 agosto del 2008 il tribunale di Firenze per due
procedimenti diversi ha sollevato nuove questioni di
costituzionalità sul del limite della creazione di soli tre
embrioni. Inoltre il giudice ha formulato "anche una proposta
per ampliare la possibilità di congelare gli embrioni in più.
- 2009 - La Consulta ha accolto la prima parte delle
osservazioni con sentenza 151 del primo aprile, quanto alla
seconda parte è stato introdotta una deroga al divieto di
crioconservazione degli ovuli.
- 2010 - Il 13 gennaio il giudice Antonio Scarpa, del
Tribunale di Salerno, ha autorizzato, per la prima volta in
Italia, la diagnosi genetica preimpianto ad una coppia fertile
portatrice di una grave malattia ereditaria, l'Atrofia Muscolare
Spinale di tipo 1. Seguono decisioni in tal senso presso i
tribunali di Firenze, Bologna e Salerno per altre coppie. In
tutti questi casi il giudice consente anche le indagini
preimpianto sull'embrione e il trasferimento in utero dei soli
embrioni sani. Il 6 ottobre la prima sezione del Tribunale
civile di Firenze ha sollevato il dubbio di costituzionalità
sul divieto delle coppie sterili di accedere alla fecondazione
eterologa, con ovuli o seme donati da persone esterne alla
coppia. Il 22 ottobre il tribunale di Catania ha sollevato
la questione di legittimità costituzionale sulla parte della
legge 40 che vieta la fecondazione eterologa, quella con seme o
ovuli che arrivano da donatori esteri. Nel novembre dello stesso
anno anche il tribunale di Milano ha conferma il dubbio di
legittimità costituzionale sul divieto di eterologa sollevato
al Tribunale di Firenze. (ANSA).


PROCREAZIONE: MOVIMENTO VITA, CONSULTA SI ADEGUA A EUROPA
(ANSA) - ROMA, 22 MAG - "Mi dichiaro soddisfatto della
decisione della Corte sulla fecondazione eterologa perché essa
si allinea con la decisione del 3 novembre scorso della Corte
europea dei diritti umani che aveva annullato la decisione di
primo grado della quale si erano incautamente fidati i giudici
di Catania, Milano e Firenze" commenta Carlo Casini, presidente
del Movimento per la vita.
"Ma vi è di più: la sentenza della Grande Camera non si era
limitata a distruggere l'argomento con il quale i giudici
ordinari avevano dubitato della costituzionalità del divieto di
pma eterologa. La sentenza finale infatti nega che il divieto di
pma eterologa violi i diritti umani e di conseguenza lascia
liberi gli Stati di decidere sulle modalità della pma. E questo
legittima le scelte che in Italia erano state fatte con la legge
40.
«Perciò la decisione della Corte Costituzionale merita
apprezzamento. In definitiva la fecondazione eterologa nel
nostro Paese resta vietata e probabilmente in via definitiva.
Sarebbe opportuno che la lezione fosse compresa da chi non sa
rassegnarsi al principio fondamentale della legge 40 che
riconosce il concepito come un soggetto di diritti" conclude
Casini.
(ANSA).




PROCREAZIONE: ONIDA, GIUDIZIO CORTE NON E' BOCCIATURA

CHIEDE A TRIBUNALI RIVALUTARE LA QUESTIONE
(ANSA) - MILANO, 22 MAG - "I tribunali potranno decidere,
alla luce dell'esame della sentenza della Corte europea dei
diritti dell'uomo di Straburgo, che il divieto di fecondazione
eterologa non è più in contrasto con i principi
costituzionali, o che invece lo è e rimandare di nuovo la
questione alla Corte Costituzionale". La decisione di oggi
della Consulta dunque non boccia la questione di
incostituzionalità o salva la legge 40, ma è interlocutoria. A
spiegarlo è Valerio Onida, ex presidente della Corte
Costituzionale e attualmente docente di Giustizia costituzionale
presso l'università degli Studi di Milano.
"La Corte Costituzionale - spiega - ha deciso di riproporre
ai giudici di primo grado la questione, dicendogli di tenere
conto di quanto deciso dalla Corte di Strasburgo", la cui
decisione è arrivata dopo che era stata sollevata dai tribunali
la questione di costituzionalità. "I giudici (di Milano,
Catania e Firenze ndr) dovranno perciò rivalutare la questione
- conclude - e decidere se riproporre il giudizio di
costituzionalità alla Consulta, perché secondo loro continua a
sussistere il contrasto di costituzionalità, o invece valutare
che, alla luce della sentenza europea, l'incostituzionalità non
esiste più".(ANSA).




PROCREAZIONE: POLLASTRINI (PD), LEGGE INAPPLICABILE
(ANSA) - ROMA, 22 MAG - "E' la conferma di una legge confusa
che presenta contorni di inapplicabilità", afferma Barbara
Pollastrini in merito alla sentenza della Corte costituzionale
sulla fecondazione eterologa. "La vicenda non è chiusa. Ora
tornerà ai singoli tribunali. Il dispiacere è per
quelle coppie che dovranno continuare altrove il loro doloroso
'turismo' procreativo. Un Parlamento saggio - prosegue l'ex
ministro per le Pari opportunità - dovrebbe avere il coraggio
di correggere norme contraddittorie e offensive del desiderio di
genitorialità.
Comunque - ricorda l'esponente del Pd - l'attuale testo ha già
subito dalla Corte bocciature in altre parti importanti.
Continueremo un impegno civile a sostegno delle associazioni e
dei loro legalì, conclude.
(ANSA).




>ANSA-FOCUS/ ETEROLOGA, MIGLIAIA 'VIAGGI SPERANZA' ALL'ESTERO

DALLA SPAGNA ALL'UCRAINA, COSTO DA 2.500 A 8.000 EURO
(ANSA) - ROMA, 22 MAG - Sono migliaia i 'viaggi della
speranza' all'estero da parte di coppie italiane per concepire
un figlio attraverso la tecnica della fecondazione eterologa,
vietata in Italia e sulla quale oggi la Consulta era chiamata a
decidere. La Corte Costituzionale ha però deciso di rinviare
gli atti ai Tribunali che l'avevano investita del caso.
La legge 40 consente la fecondazione omologa, tecnica nella
quale il seme e l'ovulo utilizzati nella fecondazione assistita
appartengono alla coppia di genitori del nascituro. La
fecondazione eterologa si verifica, invece, quando il seme
oppure l'ovulo (ovodonazione) provengono da un soggetto esterno
alla coppia.
Prima del 2004, data di entrata in vigore della legge 40,
anche in Italia era possibile effettuare la fecondazione
eterologa. Secondo le stime, nel nostro Paese i bambini nati da
fecondazione eterologa - prima che questa fosse vietata - sono
qualche migliaio. Dopo la legge 40, molte coppie hanno però
deciso di andare all'estero per poter ricorrere all'eterologa.
Il fenomeno della 'fuga' all'estero emerge anche da
un'indagine del 2010 condotta in 36 centri stranieri
dall'Osservatorio sul turismo procreativo. Secondo l'indagine,
sono oltre 2.700 le coppie italiane che si recano all'estero per
poter ricorrere alla fecondazione eterologa, ossia per
utilizzare il seme o gli ovuli di un donatore esterno.
Considerando che complessivamente le coppie protagoniste del
cosiddetto "turismo procreativo" sono 4.000, sono due su tre
quelle che per tentare la fecondazione eterologa si rivolgono
dunque a centri di procreazione stranieri.
I costi dipendono dalle attrezzature e dall'assistenza
offerte dai centri, ma anche dalla speculazione, e variano dai
2.500-3.000 euro dell'Ucraina ai 7.000- 8.000 della Spagna.
Quest'ultima è la meta principale di chi cerca un donatore e
le coppie italiane in trattamento sono circa 1.400. La Spagna è
una delle destinazioni privilegiate poiché adotta una legge che
consente la fecondazione assistita per le donne single,
l'ovodonazione, l'embrio-donazione nonché l'anonimato dei
donatori.
Recentemente, la questione della fecondazione eterologa si è
posta all'attenzione pubblica per la vicenda di una coppia
italiana che si è rivolta a un centro a Creta per ricorrere alla
procreazione assistita con donazione di gameti. Il bambino nasce
però con una patologia genetica rara e mortale di cui il padre
non è portatore e le cui basi risiedono invece nell'ovocita
donato, in anonimato, da una donna alla clinica greca. La madre
mette addirittura all'asta un rene su internet per affrontare le
spese per curare il piccolo, cosciente del divieto. La coppia ha
scritto una lettera di denuncia al presidente della Repubblica:
«Se avessimo potuto tentare di avere un figlio nel nostro Paese
con le garanzie che fino al 2004 vi erano per l'eterologa, non
saremmo così disperati».
(ANSA).


PROCREAZIONE: PALAGIANO (IDV),MODIFICARE LEGGE IN PARLAMENTO
(ANSA) - ROMA, 22 MAG - "Quello della Consulta è un rinvio di
cui prendiamo atto e che rispettiamo, ma è bene ricordare che la
Corte europea dei diritti dell'uomo ha ribadito il rispetto
dell'autonomia dei singoli stati e la necessità che le leggi si
adeguino ai cambiamenti tecnologici e culturali" così Antonio
Palagiano, capogruppo IDV in commissione Affari sociali della
Camera e Responsabile sanità di IDV commenta la sentenza della
Corte Costituzionale sulla fecondazione eterologa.
"Attendiamo ora le valutazioni dei singoli tribunali, ma è
evidente che la legge 40 va modificata perché, così come
concepita, non solo non è al passo con le esigenze e i diritti
dei cittadini ma perde pezzi ad ogni ricorso" aggiunge
Palagiano.
"L'assurdo divieto alla eterologa costringe, ogni anno, migliaia
di coppie italiane, affette da gravi patologie genetiche o rese
sterili da terapie anti-tumorali, a migrare all'estero, spesso
senza le garanzie e la sicurezza necessaria. Dobbiamo arginare
questa migrazione, che non è turismo procreativo ma un vero e
proprio "esilio" e che il più delle volte non è accompagnato da
una doverosa tutela della salute di madre e nascituro. La legge
40 va riscritta, è un preciso dovere del legislatore, che non
può continuare a rinviare la questione" conclude Palagiano.
(ANSA).




>ANSA-LA STORIA/ PINA E MICHELE,A CONSULTA LA NOSTRA BATTAGLIA

RICORSO COPPIA PER ETEROLOGA HA DATO INIZIO A ITER ISTITUZIONALE
(ANSA) - ROMA, 22 MAG - Tutto è iniziato con Giuseppina e
Michele. Una coppia giovane - i nomi sono di fantasia - con il
desiderio di avere un figlio. La legge 40 glielo ha negato e
loro, decisi a non darsi per vinti, hanno presentato un ricorso,
per avere la possibilità di utilizzare quell'unica tecnica che
potrebbe rendere possibile il loro sogno: la fecondazione
eterologa. Il loro ricorso, che definiscono una "battaglia per
la giustizia", è arrivato fino alla Consulta, che oggi ha
deciso di restituire gli atti ai Tribunali che l'avevano
investita del caso.
Giuseppina e Michele vivono a Brescia, poco più di 30 anni
lei e 35 anni lui. Michele è sterile. L'idea di rivolgersi a
qualche centro estero per effettuare la fecondazione eterologa
la escludono sin da subito: hanno paura, troppe le storie di
esperienze negative di loro amici o conoscenti. E poi c'é il
fattore, non trascurabile, di natura economica: hanno entrambi
un lavoro dipendente e non abbastanza soldi per affrontare un
simile 'viaggio della speranza'. Da qui la decisione, due anni
fa, di rivolgersi ad un avvocato, per "affermare i propri
diritti proprio qui, in Italia". Il ricorso è presentato
presso il tribunale di Firenze, ed il giudice decide di
sollevare il dubbio di legittimità costituzionale per il
divieto dell'eterologa. Altre due ordinanza sulla stessa
questione, dei tribunali di Catania e Milano, sono state riunite
con il provvedimento del tribunale di Firenze ai fini del
pronunciamento della Consulta.
"Non so se riuscirò mai ad avere una gravidanza - afferma
Giuseppina - ma volevo affermare un diritto. La nostra, arrivata
fino alla Consulta, è una battaglia di giustizia. Siamo pronti,
nel caso di un pronunciamento negativo, a rivolgerci alla Corte
europea dei diritti dell'uomo".
E poi c'é la storia di Emma (anche questo è un nome di
faantasia). Affetta da endometriosi, patologia che all'età di
28 anni l'ha portata alla menopausa precoce. Oggi di anni ne ha
39 e lei, al contrario di Giuseppina, ha effettuato 4 tentativi
presso un centro di fecondazione in Spagna per cercare di avere
una gravidanza con la fecondazione eterologa. I tentativi sono
andati male. La spesa sostenuta, in totale, ha raggiunto i
30mila euro. Così Emma e suo marito hanno deciso di presentare
anche loro un ricorso, al tribunale di Salerno: anche loro
chiedono di poter ricorrere all'eterologa in Italia, senza
essere costretti a ulteriori viaggi all'estero. Ma il tribunale
non ha deciso. Lo farà ora, sulla scorta del pronunciamento
della Consulta.
"Ritengo giusto poter avere il diritto alla fecondazione
eterologa in Italia - dice Emma - perché sono una cittadina che
paga le tasse, e non vedo perché mi debba essere impedito di
curarmi nel mio Paese. Non è giusto che una legge impedisca il
diritto alla salute". Perché la sterilità, ricorda Emma, "é
una vera malattia, ed è davvero crudele costringere tante donne
come me a viaggi allucinanti per potersi curare".
(ANSA).




PROCREAZIONE:LEGALE,CONSULTA NON BOCCIA MA DA' POSSIBILITA'
(ANSA) - ROMA, 22 MAG - "La sentenza della Corte
Costituzionale non boccia l'eterologa ma dà un'altra
possibilità alle coppie di arrivare ad un risultato positivo".
Lo afferma l'avvocato Maria Paola Costantini oggi presente
come avvocato delle coppie davanti alla Corte Costituzionale e
in rappresentanza delle associazioni Hera, Sos infertilità e
Cittadinanza attiva tribunale per i diritti del malato.
"Ora si andrà davanti ai tribunali di Catania, Firenze e
Milano - continua il legale - e così si avrà la possibilità
di spiegare meglio le ragioni dell'incostituzionalità della
legge italiana (legge 40 del 2004). Certo sarebbe opportuno che
il nostro Parlamento facesse lui una modifica avendone ora la
possibilità e togliendo un divieto che è irragionevole e
ingiusto. Solo la Turchia e la Lituania infatti hanno un divieto
assoluto di donazione dei gameti come l'Italia".
(ANSA).




>ANSA-SCHEDA/ PROCREAZIONE: I CONTENUTI DELLA LEGGE 40
(ANSA) - ROMA, 22 MAG - Ecco, in sintesi, i contenuti della
legge 40/04.
- DIAGNOSI PREIMPIANTO: "La ricerca clinica e sperimentale su
ciascun embrione umano - si legge nell'articolo 13 comma 2 della
legge - è consentita a condizione che si perseguano finalità
esclusivamente terapeutiche e diagnostiche ad essa collegate
volte alla tutela della salute e allo sviluppo dell'embrione
stesso, e qualora non siano disponibili metodologie
alternative". Nell'articolo 14 comma 5 si legge inoltre che le

coppie "sono informate sul numero e, su loro richiesta, sullo
stato di salute degli embrioni prodotti e da trasferire nell'
utero".
- ACCESSO ALLE TECNICHE DI PROCREAZIONE ASSISTITA: è consentita
per risolvere problemi di sterilità o infertilità e solo se
non ci sono altri metodi terapeutici efficaci.
- NO ALL'ETEROLOGA: il testo vieta il ricorso alla fecondazione
eterologa, cioé con seme di persona estranea alla coppia.
- CHI PUO' RICORRERE ALLE TECNICHE DI PROCREAZIONE: le coppie
formate da persone maggiorenni di sesso diverso, sposate o
conviventi, in età potenzialmente fertile ed entrambe viventi.
No, insomma, a single, mamme-nonne e fecondazione post mortem.
- EMBRIONI E SPERIMENTAZIONE: sono vietate la sperimentazione
sugli embrioni e la clonazione umana. Ricerca clinica e
sperimentazione sull'embrione sono ammesse solo se finalizzate
alla tutela della sua salute e del suo sviluppo. E' vietata
anche qualsiasi tecnica che possa predeterminare o alterare il
patrimonio genetico dell'embrione.
- OBIEZIONE COSCIENZA: Il personale sanitario non è tenuto a
prendere parte alle procedure per l'applicazione delle tecniche
di procreazione medicalmente assistita quando sollevi obiezione
di coscienza con preventiva dichiarazione.
- NUMERO EMBRIONI PRODOTTI: Con la sentenza della Corte
Costituzionale che ha in parte bocciato la legge 40 sulla
procreazione assistita (sentenza pubblicata sulla gazzetta
ufficiale del 13 maggio 2009) si fissano due importanti
principi: l'autonomia del medico nello stabilire di volta in
volta il numero necessario di embrioni da impiantare (non più
limitato a tre) ed il ricorso al congelamento di quegli embrioni
"prodotti ma non impiantati per scelta medica". (ANSA).


PROCREAZIONE: AVVOCATO GALLO, E' SENTENZA INTERLOCUTORIA
(ANSA) - ROMA, 22 MAG - E' una sentenza "interlocutoria".
Così l'avvocato Filomena Gallo, che ha assistito la coppia di
Brescia il cui ricorso contro il divieto di fecondazione
eterologa nella legge 40 ha dato il via all'iter istituzionale
che ha portato al pronunciamento di oggi della Consulta,
commenta la decisione della stessa Corte Costituzionale di
restituire gli atti ai Tribunali che l'avevano investita del
caso.
Tale pronunciamento, spiega Gallo, "comporta che i
magistrati che hanno sollevato dichiarazione di
incostituzionalità di riformulare il quesito, basandosi però
solo sulle norme nazionali e non avendo come parametro -
conclude l'avvocato - la sentenza della Corte Ue per i diritti
dell'uomo che trattava del divieto parziale alla fecondazione
eterologa riferito alla legge austriaca".



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MessaggioTitolo: Re: Tutti i lanci ANSA su decisione Consulta per eterolga in Italia e reazioni varie   Tutti i lanci ANSA su decisione Consulta per eterolga in Italia e reazioni varie EmptyMer 23 Mag 2012, 10:11

tesoro grazie davvero per questo tuo lavoro certosino...mmmm mumble...questa tua caratteristica di grande organizzazione mentale mi sta facendo pensare per te ad un ruolo qua dentro...mumble, ci penserò.
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MessaggioTitolo: Re: Tutti i lanci ANSA su decisione Consulta per eterolga in Italia e reazioni varie   Tutti i lanci ANSA su decisione Consulta per eterolga in Italia e reazioni varie EmptyMer 23 Mag 2012, 14:38

Grazie Solenero per la tua perizia...
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iolanda
Sogno...sogno....SOGNO!!
Sogno...sogno....SOGNO!!



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MessaggioTitolo: Re: Tutti i lanci ANSA su decisione Consulta per eterolga in Italia e reazioni varie   Tutti i lanci ANSA su decisione Consulta per eterolga in Italia e reazioni varie EmptyDom 27 Mag 2012, 12:42

Verissimo, Bibbi ha ragione...qui ci sono potenzialità da far fruttare!
Grazie Solenero, per questo lavoro.sunny
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