riflessioni!!

giorni fa mentre stavo guardando un programma, stavano parlando di quel bambino che è stato prtato via da scuola per quella controversia tra i genitori, e di quanti casi ne sono usciti fuoir subito dopo, e allora stavo riflettendo su quanta indiffierenza c'è intorno a noi, bisogna arrivare agli estremi per far smuovere le cose, sono tutti bravi a parlare, a puntare il dito ma nessuno fa un passo avanti per cercare di risolvere le situazioni prima che diventino troppo complicate e irrisolvibile, basterebbe tanto poco e invece..
tutto questo mi ha portato alla mente un fatto che mi è successo tanto tempo fa quando ero ancora supplente.
un giorno sono stata chiamata a fare una supplenza lunga, devo dire che quella classe la ricordo con gran piacere, era veramente una bella classe.
ho notato subito una bmbetta che tendeva a starsene in disparte e faceva fatica a legare con gli altro compagni. aveva un bellimo rapproto con la mamma, s'illumunava tutta quando veniva a prenderla. un giorno però venne a prenderla il papà e lei cambiò subito espresiione e cominciò a piangere, io provai a tranquillizzarla ma inutilmente, il papà, un tipo schivo e sulle sue, in un primo momento le parlò con dolcezza ma nemmeno tre minuti dopo spazientito e non curante dello stato d'animo della bimba la trascinò via per un braccino che era ancora in lacrime, le non voleva prorpio andarci e gli strilli si sentivano fuori dalla scuola.
io in un primo momento pensavo fosse un normale capriccio e non gli ho dato molto peso.in quel periodo altre le supplenze alla materna facevo anche qualle e al nido e cosi ho scoperto che la mamma di quella bimba era una collega quindi cominciammo a scambaire qualche parola e a conoscerci meglio, mi colpi subito perchè aveva gli occho tristi, ma lei era molto chiusa e riservata, veniva dalla sicilia qui era sola e non parlava facilmente della sua vita privata.
la supplenza continuava e puntualmente la bimba davanti al papà reagiva nella stessa maniera allora cercai di rapportarmi con la collega di sezione che mi rispose evasivamente e mi disse secca "sono strani e io mi faccio i fatti miei"
io sono una persona coerente con dei forti principi morali, fare il mio lavoro per significa occuparsi dei bmbi a 360° di ogni aspetto che li riguarda e se una cosa non mi quadra io ritengo che è mio dovere andare in fondo alla faccenda in altro modo verrebbe meno la mia professionalità.
evidentemente questo mio aspetto lo ha capito anche la mamma e ha ritenutodi potersi fidare di me, perchè un giorno mi ha chiesto di andare a pranzo da lei perchè voleva pararmi ed io ho accettato volentieri.
eravamo io, lei, la noonna e la bimba, il papà era al lavoro, dopo mangiato la nonna ha distratto la bimba ed io e lei abbiamo iniziato a parlare, o meglio lei mi ha preso le mani e tre secondidopo è scoppiata in un pianto dirotto.
bhè ragazze non potete neanche immaginare cosa è uscito fuori.
per farla breve subiva ripetute violenze, non sessuali a quelle per fortuna non ci è arrivato, ma la piccihiava continuamente, le impediva di uscire, la teneva lontala dalla famiglia con ogni mezzo, lei non aveva il diritto di parlare, e lei buona buona subiva tutto questo perchè se non era lei a stare a tiro quell'animale iniziava con la bimba. mi ha raccontato che una mattina la bimba gli si è avvicinata per dargli il buon giorno e a lui girava storto si è girato e le ha dato uno schiaffo tale da buttarla per terra, povera piccina!!
subiva e non diceva nulla perchè non avendo il posti fisso aveva paura che le togliessero la bimba.
io le chiedo come mai non ha chiesto aiuto prima, almeno alle maestre della bibma, possibile che non si fossero accorte di nulla? l'ho capito io dopo solo 2 giorno non era possibile.
lei mi dice che ci ha provato ma le maestre le hanno voltato le spalle, non ne volevano sapere nulla.
cosa? che dovevano sentire lemie orecchie? come una mamma denuncia una cosa tanto grave e tu non ti senti in dovere di intervenire ma che essere spregevole sei! con quale diritto ti fai chiamare maestra!! vergogna mi viene da dire solo questo.
lei prosegue dicendomi che ha deciso di prendere il coraggio a quattro mani e lo ha denunciato perchè teme per la sua vita e per quella della piccola, perchè quel pazzo qualche girno prima le ha stretto le mani intorno al collo e ha tentato di buttarla giù dalla finestra, ma ha bisogno di aiuto, da sola non arriverebbe a nulla e lecose potrebbero peggiorare.
io non ci ho pensato un secondo e le ho detto "sono qui!"
mi vhede di andare dai carabinieri a fraccontare come si comporta la bimba quando vede il papà, niente di più della verità.
la mattina dopo vado a scuola e parlo con le colleghe e la loro risposta è stata ovviamente:" fatti i fatti tuoi, sono solo grane, non ti riguarda lascia che se la sbrogli da sola, noi non vogliamo entrarci nulla, ascolta il nostro consiglio e vai per la tua strada!"
sapete fatine care ho seguito alla lettere il loro consiglio, sono uscita dalla scula e sono andata dritta per la mia strada. e spete dove mi ha portata? dritta dritta verso la stazione dei carabinieri per fermare quell'essere ignobile.
mnetre vi scivo ho lelacrime agli occhi per due motivi, il primo è che rpensare a tutta quella sofferenza fa davvero male, e il secondo è la consapevolezza di aver slavato letteralmente due vite, sono davvero fiera di cio che ho fatto e lo rifarei un'altro milione di volte non si puo e non si deve restare indifferenti davanti a tutto questo, bell'esempio le mie care colleghe hano dato di professionalità.
smettiamola di girarci dall'altra parte e tendiamo la mano invece senza paura, non aspettiamo che finisca in tragedia per reagire.
quella mamma con il mio aiuto quella battaglia l'ha vinta, quell'uono indegno è statovallontanato per sempre e lei è rtornata in sicilia con la sua famiglia e la bimba ora è felice finalmete.
il mio rammarico però è che io sono solo un puntino nell'oceano e da sola non posso cambiare le cose ma almeno nel mio piccolo posso dire di averci provato.
mamma mia stavolta mo sono dilungata davvero tantissimo ma credo proprio che fosse una storia che valesse la pena di essere raccontata.

Sei un puntino nell'oceano ma ha smosso le acque... in questa realtà fredda ci vogliono buoni esempi ma nessuno li fa .... tu sei una delle poche che può dire di aver dato un esempio di come deve essere una maestra .... al di là delle ore che deve stare in classe ... al di là della consuetudine che porta sempre e comunque a farsi gli affari propri .... le cose brutte purtroppo non si risolvono da solo .... c'è sempre bisogno di aiuto ... tu in quel momento sei stata un aiuto e la mamma comunque era pronta ad affrontare il problema... sei stata come si dice la persona giusta al momento giusto. Poi come si è risolta la cosa????

guerda che l'ho scritto. si sono lasciato lui è stato diffidato per quello che ne so e sono tornate tutte e due in sicilia dalla famiglia di lei. ma non l'hai letta tutta la storia?
grazie infinite per le supende parole che mi hai dedicato.

luna69 ha scritto:

guerda che l'ho scritto. si sono lasciato lui è stato diffidato per quello che ne so e sono tornate tutte e due in sicilia dalla famiglia di lei. ma non l'hai letta tutta la storia?
grazie infinite per le supende parole che mi hai dedicato.

ma ci credi che l'ho letta tutta ma ho saltato proprio quella frase li ... e mi sono anche domandata ma come è andata a finire

Scusa ... la prossima giuro che leggo due volte prima di risponderti

Esiste una grande differenza tra una persona normale ed una speciale. E’ da questa che ne deriva il calore che si sente a stare vicino ad una persona speciale, lo stare bene che c’infonde la sua sola vicinanza. La persona speciale è una persona normalissima, solo che crede veramente e sempre, in quello che fa, in quello che dice e nel modo in cui si comporta. Crede in se stessa e per amare gli altri prima di tutto bisogna amare se stessi. La persona speciale non è perfetta, anche se ha la soluzione ad ogni problema, anche se è un punto fisso in un mare in tempesta. Però ha sempre fiducia anche quando ha paura.

La persona speciale ha i problemi di chiunque, forse ne ha di più, ma riesce sempre a vedere la luce anche se il tunnel è lungo e buio. Fa le cose credendo che ciò che deciderà sarà sempre la cosa più utile per sé e di conseguenza per gli altri. La persona speciale è la più normale che ci sia, solo che ti dà la possibilità di essere e la possibilità che tutte le persone aspettano di sentirsi dare.E’ un aiuto a scoprire la felicità che hai dentro, che tante volte quando sei triste non riesci a trovare da sola. La persona speciale è una grande amica cui bisogna dimostrare tutto il nostro affetto ed inondarla delle nostre attenzioni. Ogni giorno, ogni volta che si pensa a lei si scopre qualcosa d’ammirevole, d’adorabile, di commovente. E non ci si stanca mai di starle vicino, di abbracciarla, di stringerla.
Se prima si poteva restare lontano per più tempo, ora sembra tanto un giorno ed anche un'ora. Ma se non si è in sua compagnia il suo pensiero l'accompagna. La persona speciale ti fa desiderare. I desideri sono illimitati e quando si concentrano in una sola persona si moltiplicano ed esplodono in lei. La persona speciale è uno scuotimento del corpo, dell'anima, una crescita, un ampliamento della vita.
Ti aiuta a capire qual è la cosa giusta da fare quando nel cuore ti batte forte un’emozione. Ti aiuta a dire sempre quello che pensi, a metterti in gioco ogni volta, ad essere sempre te stessa anche quando la situazione non vorrebbe. Non è giusto negare agli altri i propri pensieri, le proprie gioie e dolori.
Noi siamo in ogni azione, in ogni gesto, anche se non sempre sono i migliori.
In ogni caso si cerca di migliorare.
La persona speciale sa quando è il momento d’abbassare la luce, porgerti la sua manina ed avvolgerti in un silenzio che può essere più forte di mille parole. Si può esprimere la gioia, la felicità, la tristezza, l'intesa o qualsiasi altro sentimento anche stando in silenzio.
Ci sono momenti in cui si vorrebbe essere in un immenso prato, lontano da tutti e da tutto, in mezzo ad una pace assoluta e godere del rumore del silenzio. Ma forse non si vorrebbe essere proprio sole.

L'ho trovata nel web e non ho resistito..purtroppo non so chi sia l'autore/ice

Credo che le maestre possano essere considerate delle figure professionali che operano in un pubblico esercizio, se così fosse:
se nell'esercizio o a causa delle loro funzioni o del loro servizio le tue colleghe sono venute a conoscenza di ipotesi di reato hanno l'obbligo di legge di denunciare, l'omissione costitutisce reato.
(art. 331 cod.proc.pen)

E, trascurando la legge, deve esistere l'etica.

infatti cara laura è proprio quello che penso io, con il loro inaccettabile comportamento si sono rese complice di quell'essere immondo, sono inqualificabili.
dico solo che per vivere bene con se stessi bisogna essere in pace con la propria coscienza, loro lo saranno?? io di sicuro sii!!