Il mio modello di vita

Oggi mia zia mi ha mandato un foto dell'ultima creazione di mio zio, fratello di mia mamma, per il suo bimbo Federico. Una bellissima e gigantissima casa fatta di cartone, piazzata in salotto con tanto di torcia a mo' di lampadario.
E da li mi è scattata una cosa che voglio condividere con voi.
Loro, solo loro, sono sempre stati i miei modelli di vita. Da quando ero una bimba penso che loro siano delle persone umane e meravigliose.
Mio zio, con una sorella e un cognato più grande eroinomane, non ha mai toccato una sigaretta. Lui che a 15 anni si alzava e mi dava il biberon,lui che si è fidanzato piccolissimo con mia zia Elisabetta che mi curava e accompagnava in comunità a trovare mia mamma.
Loro che dal nulla hanno iniziato con un bilocale in affitto, poi un trilocale comprato e poi una villetta che piano piano hanno ristrutturato.
Loro che sono insieme da 20 anni, loro che litigano a morte, che si vogliono lasciare un paio di volte all'anno ma si amano alla follia.
Loro che hanno un figlio adolescente, ribelle da morire, ma che mi scrive e mi chiede come sto, che difende suo fratello come se fosse la sua vita.
Loro che hanno un bimbo di 5 anni che non cammina, parlicchia, che ha una malformazione cerebrale di cui non si sa causa e sviluppo. Una malattia senza nome, che per la sanità non ha diritto a nulla perchè non si sa cos'è.
Loro che, nonostante la vita non ha sorriso loro, mi vogliono là a vivere perchè mi vogliono felice.
Vorrei essere come loro...sono il mio modello.

E voi? Avete un modello di vita?

Che fortuna avere uno zio così!

Si Eli, veramente. È grazie a loro e a mia nonna, che mi hanno tirato fuori dallo schifo in cui sono nata e mi hanno salvato, che io ho avuto momenti molto belli. Tanti bimbi non sono così fortunati.

il mio modello è mia nonna...una con due palle come lei non credo di averla mai conosciuta.
ha vissuto la guerra, sa cosa vuol dire avere paura e fame. viveva in campagna e ha sempre lavorato e sempre per poter lavorare è uscita presto di casa poi quando si è sposata è rimasta a casa a fare la casalinga e la mamma.
è rimasta vedova a 35 anni con 2 figli (mia mamma adolescente e mio zio ancora bambino) una casa e senza lavoro.
si è presa la licenza elementare perchè la sua presa all'estero non aveva valore in italia e si è messa a lavorare, ha cresciuto due figli ed ha affrontato un sacco di problemi seri di salute, ha preso la patente.
è sempre stata il sostegno della mia famiglia, sia morale che economico in alcuni momenti non troppo felici.
ha trovato un compagno e ha lasciato la sua casa per lasciarla ai suoi figli.
ha accudito questo uomo fino alla sua morte, ha sostenuto la figlia depressa e il figlio con problemi di alcool dopo il divorzio.
oggi ha 80 anni vive sola, guida la macchina e continua a prendersi cura di tutti.
è una donna molto intelligente, spesso ho pensato che lei sarebbe l'unica in grado di capire i miei problemi ma non ho voluto darle ulteriori dispiaceri.
quando mi capitano dei momenti in cui credo di non farcela penso a lei...

il mio sono i miei nonni materni, hanno lavorato tutta la vita in campagna, sette figli a cui non hanno mai fatto mancare niente, mio nonno si alzava all'alba per fare insieme ai figli che andavano a scuola il pezzo di strada a piedi fino al paese vicino dove potevano prendere l'autobus che li portava a scuola, anche sotto la neve d'inverno, li ha fatti studiare tutti.
Mia nonna mi racconta che quando era piccola sentì una signora che diceva alla madre "lei che la fai studiare a fare tanto è femmina" e così lei ha voluto che i suoi figli studiassero tutti maschi e femmine.
Mi racconta mia madre che poi mio nonno li mando alcuni dalle suore perchè erano le uniche che facevano le scuole medie ma un giorno mio zio piccolo implorò mio nonno di portarlo via che lì non voleva stare e lui se ne tornò in paese col suo bambino.
Insomma amore incondizionato e sacrifici per i figli, per farli studiare e a quei tempi in una famgila così povera non era per niente scontato.
Nonnino mio mi manchi tanto!

che bello Eli!!! Io saro' scontata,mail mio modello e' mio padre(anche mia madre non scherza),perde la mamma 39enne a 18 anni ed e'il piu'grande di 8 fratelli,il piu' piccolo ne ha 4,il padre(mio nonno)non e' ,diciamo,il piu' "dedito"dei mariti e genitori,usa metodi educativi davvero estremi,frequenta altre donne,quindi mio padre si ritrova a dover mandare avanti la Famiglia(inizia a lavorare a 13 anni)con sua sorella di 16 anni che tiene i fratellini,mentre lui lavora, mio nonno anche,in piu' non si sa'dove va'nel resto del tempo! Il dolore e' grande ma non ha nemmeno il tempo di pensarci,fortunatamente dopo 1 anno conosce mia madre,e si sposano dopo 1 altro anno,mia madre e' incinta,cosi' lui manda avanti la famiglia d'origine,mentre cerca di formare la sua,il tutto non senza umiliazioni da parte del padre,nasce mio fratello e mia madre nel frattempo tira su' l'ultimo mio zio che ha 6 anni,mentre papa' lavora lavora lavora,nell'79 aspettanto un'altro bimbo ,il mio seconbdo fratello, che nascera' a novembree nel frattempo i fratelli di mio padre crescono un po' e ne rimangono solo 2 piccolini,uno di 8 e uno di 11,gli altri lavorano tutti,e pian piano le cose migliorano,nell'80 subiscono il terremoto dell'Irpinia,perdono quasi tutto,e vivono 2 mesi in macchina,dopo il terremoto il lavoro manca,la casa e' andata,provano a stare ancora li'1 anno,poi con mia madre incinta di 2 mesi vengono al nord da una zia,Papa'cerca casa e lavoro,li trova ,e a dicembre nasco io,sono stati anni davvero duri,vivevamo in una casa senza riscaldamento,solo stufa a legna,dormivamo in 4 in un letto per scaldarci,i soldi erano pochissimi,ma io davvero ricordo quegli anni,come pieni d'amore,sorrisi e affetto,mai ci e' mancato quello,avevamo dei vicini fantastici ,che ci hanno aiutato e amato,e tutt'ora lo fanno,dopo 4 anni mio padre accetta un lavoro in un paese vicino come guardiano e operaio nell'azienda agricola(allevamento polli)interna assieme a mia madre,con vitto e alloggio,li' la vita cambia di molto,i soldini arrivano,non senza sacrifici,i miei genitori lavorano 7 gg su 7 per 12/14 ore al giorno,mio fratello piu' grande "cura"noi piccoli,passiamo tutte le estati in Campania dalla Nonna materna,e io m'innamoro di quella Terra che cmq sento un po' mia,nel frattempo ospitiamo ,l'ultimo fratello dio mio padre che qui prende un brutto giro di droga.Passano 8 anni dove i miei non ci hanno mai fatto mancare nulla nel loro piccolo,giochi coccole e tanto Amore,nonostante i problemi di lavoro(umiliiazioni e varie,senza contare che ad ogni discussione veniva ricordato che era un terrone e doveva solo ringraziare di avere una casa)non sono mai mancati.Pero' mio padre ogni anniversario di morte della sua mamma piange come un bimbo,mi racconta tante cose di lei(porto il suo nome,e ci assomiglio davvero molto)sighiozzando per tutto il tempo,poi arriva il giorno in cui mio padre decide che prenderemo una casa nostra e ce ne andremo,con i soldini raccolti da' l'anticipo per una casa,e nel 93 compriamo casa NOSTRA,la piu'grossa soddisfazione della sua vita,dopo 2 anni trova un nuovo lavoro e si licenziae,rimane li' solo mia madre a lavorare ,in cerca di altro.I miei fratelli dopo le superiori lavorano,io inizio la scuola superiore,siamo felici ora abbiamo la casa e anche se il mutuo e' alto,tutti collaborano e ce la facciamo,nel 97 la doccia fredda,mia madre sta' male,rischia la vita,diagnosi,ATROFIA E BLOCCO RENALE CON GRAVE IPERTENSIONE,deve andare in dialisi subito,mio padre ha un crollo emotivo e fisico,non accetta una nuova malattia alla seconda donna che ama piu'al mondo,ci stringiamo forte tutti,io mi ritrovo da 15enne a donna,devo crescere e in fretta,mia madre non puo' piu' lavorare li',perche'l'ambiente non ' idoneo,non trov un peso,la scuola costa e so'che fanno fatica ad andare avanti,di mia volonta' dico una serie di balle per non andare + a scuola e di nascosto cerco lavoro,lo trovo e contro il loro parere vado a lavorare per contribuire,mi sento meglio,ma emotivamente sono stati 2 anni pazzeschi per tutti,poi finalmente nel 99 il trapianto ci fa' rivedere la luce,e arriviamo a oggi uniti come non mai,felici e appagati,non c'0e' giorno in cui non dica grazie per cio' che mi hanno trasmesso,figli di genitori freddi,che usavano le mani e le carezze non le conscevano,a noi hanno saputo dare l'esatto opposto,economicamente non eravamo al massimo,ma avevamo tutto amore e affetto,e lo vedevo nei loro occhi complici ogni giorno come oggi,mio padre non ha mai mollato,mia madre nemmeno,ma mio padre ama mia madre,e se lei non sta' bene lui impazzisce,si reggono l'un l'altro,e questo per me e' stupendo,cerchero' di dare questi valori ai miei figli!scusate se mi sono dilungata un po'!