Nascite: nuovo record negativo per l’Italia

Sognatrice suprema Messaggi : 967 Data d'iscrizione : 07.05.15

Nonostante il 2014 sia stato un anno record per il calo della natalità in Italia, anche nel 2015 continua a diminuire il numero del neonati.

Se nel 2014 erano nati così pochi bambini in Italia tanto da arrivare a toccare il livello minimo dall’Unità d’Italia, con il record negativo di 509mila nuovi nati, nel 2015 nasceranno ancora meno bambini. E’ quanto comunica l’Istat nelle sue ultime stime, riportando i dati dei primi tre mesi di quest’anno.

Nei mesi di gennaio-febbraio-marzo 2015, infatti, i neonati in Italia sono calati ancora rispetto ai primi tre mesi del 2014, facendo registrare un -3,71%. Nel primi tre mesi del 2015 sono nati 118.498 bambini, meno dello scorso anno. Se questo andamento sarò confermato, alla fine dell’anno avremo toccato un nuovo record negativo con meno di 500mila nati.

“Le culle italiane sono sempre più vuote: il bollettino demografico dell’Istat relativo ai primi 3 mesi dell’anno riporta 118.498 nati, il 3,71% in meno rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Se il trend continuerà, dunque, prevediamo quest’anno una riduzione di natalità quasi doppia rispetto al 2014, con per la prima volta nella storia meno di mezzo milione di bebè della ‘classe 2015′”, è l’allarme che lancia Italo Farnetani, pediatra di Milano esperto di natalità nel nostro Paese, all’agenzia Adnkronos.

Del resto tra crisi economica che non se ne vuole andare, alta disoccupazione, lavori precari e malpagati, discriminazione e licenziamenti per le donne lavoratrici che fanno figli, asili per bambini assolutamente insufficienti e costosi, non è un mistero che le coppie italiane non facciano più figli. L’aumento dell’età pensionabile ha poi di fatto impedito a molti nonni, e soprattutto nonne, di dare una mano con i nipoti, a fronte di servizi all’infanzia pressoché nulli nel nostro Paese (e basta vedere la posizione che occupa l’Italia nella classifica dei migliori Paesi per le famiglie). In Italia, poi, sono in aumento anche i casi di infertilità. Uno scenario che getta una lunga ombra sulla natalità in Italia e che ha perfino fatto lanciare all’Onu l’allarme sull’estinzione degli italiani. Troppe poche nascite rispetto al numero dei morti.

La popolazione invecchia, ma a livello governativo non sembra si voglia affrontare seriamente il problema: finché la disoccupazione sarà elevata, nonostante il Jobs act e alcuni timidi miglioramenti, finché non sarà fermata la discriminazione sul lavoro delle donne che decidono di fare figli, non si andrà da nessuna parte e il destino sarà segnato. Ma la politica di questi tempi ha il fiato corto e la vista miope, non si va oltre la breve, brevissima scadenza. Un male comune un po’ a tutta l’Europa, che non fa che inseguire le emergenze, in ogni campo.

Il dato preoccupante è che il calo di nascite in Italia nei primi tre mesi del 2015 è stato più forte di quello dello stesso periodo del 2014. Allora ci furono 2.691 nati in meno, quest’anno sono stati 4.568 nati in meno. Allora il calo dei primi tre mesi dell’anno fu del 2,13%, poi confermato su base annua a -2,27%. Se il calo del 3,71% dei primi tre mesi del 2014 sarà confermato, avremo a fine anno un dato da paura. Secondo le proiezioni, nasceranno nel 2015 in Italia 483mila bambini, sotto la soglia psicologica del mezzo milione. Un dato che secondo Farnetani è “collegato alla crisi”. La natalità , afferma il pediatra, “è il miglior indicatore dell’economia reale del Paese”. “E la riduzione di nascite è figlia di una situazione difficile, incerta, oltre che di politiche che non hanno favorito una scelta simile”, conclude.

Nemmeno le nascite di bambini figli di immigrati contribuiranno ad alzare il numero. Anche tra gli stranieri in Italia, infatti, si fanno meno figli.

Il pediatra si augura comunque un’inversione di tendenza: “Se abbiamo davvero visto il fondo di questa brutta e lunga crisi, come alcuni dati lasciano credere, gli effetti non tarderanno a vedersi”. Il banco di prova sarà l’anno prossimo. Se nel 2016 le nascite non riprenderanno, allora sì che saremo davvero in brutte acque.

Sognatrice suprema Messaggi : 1003 Data d'iscrizione : 18.07.14

Chissà perché la gente punta il dito solo sulla crisi economica, sulla ricerca di un bimbo in tarda età, su coloro che un figlio non lo vogliono. Perchè non dicono anche che l'infertilita' è in forte aumento? Che ci sono fattori che aprono scenari inquietanti come l'aumento di ragazze che vanno in menopausa precoce senza neppure accorgersene, o persone malate di endometriosi, o con le tube chiuse, o senza spermatozoi, oppure poliabortive senza capirne la causa? Riducono il tutto all'idea che si dà priorità al lavoro, alla sicurezza economica e non si va al nocciolo della questione, alimentando in tal modo la dilagante disinformazione ed ignoranza globale!

Sognatrice suprema Messaggi : 967 Data d'iscrizione : 07.05.15

Purtroppo hai ragione artemysya!! In passato (parlo di 50-100 anni fa), si viveva peggio di oggi, ma si faceva 4-5 figli!!!

Sono vere entrambe le posizioni;vera la posizione che si fanno meno figli per via dell'infertilità che aumenta a dismisura(confermato da ogni gine pma con cui ho avuto a che fare),altrettanto vero pero'è il fattore economico che incide a mio parere ancora di piu'che l infertilità.Mi spiego:all infertilità c e un rimedio che si chiama pma,50 anni fa quelle come noi non avrebbero avuto neanche la speranza di poter diventare mamma,ora una speranza c'è grazie alla scienza.Ma la scienza costa(a meno che non ce la si faccia con ssn)e quindi siam punto e a capo.Il fattore economico,a quello non c'è rimedio,mille discorsi dei politicanti su come l italia si riprenderà,ma di fatto siamo sempre piu nella mer.a,altrochè in ripresa.....e se non si hanno soldi,i figli non si fanno(o meglio,noi la pensiamo cosi,altre etnie no).
Al di là che io non riesco ad avere neanche il primo figlio,ne ho sempre voluti due,Lui no,uno solo,potrei anche convincerlo,ma giustamente lui mi dice:la pma ci ha sbancato entrambi,non abbiamo familiari che ci possano sostenere economicamente o nella crescita del bimbo,gia sarà dura con uno,con due faremmo la fame e allora io preferisco uno tirato su bene(o per lo meno in maniera dignitosa senza arrivare con l acqua alla gola ogni mese)che due cresciuti male(inteso come stenti). Ha ragione,dannatamente ragione,e cosi la ragionano coppie di nostri amici che hanno avuto il primo figlio "a costo zero(vecchio metodo:) pensa chi gia si e indebitato per fare il primo....
L italia è dannatamente cara e a differenza di paesi + civili ed avanzati del nsotro,qui,c'è poco aiuto verso le famiglie,pochissima(zero)spinta verso la procreazione,basta spostarsi nella vicina Francia che tante cose cambiano....
Tutti questi fattori(e molti altri)fanno si che nascono sempre meno bimbi....e ci sta tutta secondo me.

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