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 Pochi donatori, ospedali in difficoltà

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guapaloca
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MessaggioTitolo: Pochi donatori, ospedali in difficoltà   Pochi donatori, ospedali in difficoltà EmptyDom 15 Mag 2016, 21:09

Ecco come si importano i gameti

Fecondazione eterologa: il ricorso alla condivisione degli ovociti in eccesso di chi si sottopone all’omologa
L’eterologa in Italia

Qual è il problema della fecondazione eterologa in Italia? È sempre lo stesso. A due anni dalla sentenza della Corte Costituzionale del 9 aprile 2014 che cancella il divieto di fecondazione eterologa dalla legge 40, mancano donatrici di ovuli. Gli ospedali pubblici, tranne rari casi, annaspano: i cicli eseguiti, secondo le stime, non arrivano a 500, la metà al Careggi di Firenze. Anche per i centri privati i numeri dell’eterologa restano bassi: i cicli finora eseguiti superano di poco i mille. Così avere un figlio con la fecondazione eterologa in Italia resta un’odissea.

Gli ovociti

Perché servono gli ovociti? Con la fecondazione eterologa, alle coppie viene riconosciuto il diritto di fare un figlio con ovociti e spermatozoi che non appartengono a uno dei due partner. Il 70% delle richieste proviene dalle donne. Ma il loro desiderio di avere un bambino con gli spermatozoi del proprio compagno e gli ovuli donati da un’altra si ferma davanti all’assenza di donazioni.
Le donazioni

Perché mancano donazioni? Non è un caso che manchi chi a titolo volontario e gratuito regali i propri ovociti: le norme non ammettono nessun rimborso spese per il tempo investito nelle procedure mediche e non sono neppure riconosciuti dal servizio sanitario gli esami e i controlli necessari per sottoporsi all’espianto (tranne che in Toscana). Difficile trovare chi, a tali condizioni, può accettare di sottoporsi a cure ormonali pesanti e a entrare in sala operatoria per aiutare un’altra donna ad avere un figlio.

Ostacolo aggirato

In che modo viene aggirato l’ostacolo? Per reperire gli ovuli gli ospedali italiani che eseguono la fecondazione eterologa oggi seguono principalmente due strade: l’egg sharing (condivisione di ovociti) oppure l’acquisizione degli ovuli da banche estere.

L’egg sharing

In che cosa consiste la condivisione di ovociti? Con l’egg sharing una donna che si sottopone alla fecondazione omologa (in cui gli ovuli sono suoi e gli spermatozoi del compagno) regala gli ovuli in eccesso a un’altra. Gli ospedali principali che in Italia utilizzano l’egg sharing sono il Sant’Orsola di Bologna e l’ospedale Cervesi di Cattolica

Le banche estere

Per gli ospedali è possibile procurarsi ovuli in banche estere? È possibile acquisirli, ma non acquistarli. Non ci può essere nessun passaggio di denaro. Il mercato di gameti è vietato dalla legge. Uno dei primi ospedali a rivolgersi a banche estere è stato il Careggi di Firenze, pioniere a livello nazionale, dove sono nati già 15 bambini con la fecondazione eterologa. Oggi altri centri stanno seguendo il suo esempio, come l’ospedale di Udine.

Le condizioni

A quali con condizioni gli ospedali possono procurarsi ovuli all’estero? I centri fornitori devono garantire la tracciabilità dei campioni biologici. Ogni coppia deve essere abbinata a una donatrice, che viene appositamente stimolata. Per l’abbinamento vanno seguiti criteri come il rispetto dell’etnia e del gruppo sanguigno.

Le pratiche illegali

Quali sono le pratiche illegali? Non possono essere pagate le donatrici. Non possono essere reperiti ovuli all’estero senza la tracciabilità della loro provenienza e condizioni di sicurezza del trasporto. Né possono essere prelevati ovuli contro la volontà delle pazienti, come — secondo le accuse della Procura — ha fatto il ginecologo Severino Antinori.
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Barbapapà
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MessaggioTitolo: Re: Pochi donatori, ospedali in difficoltà   Pochi donatori, ospedali in difficoltà EmptyDom 15 Mag 2016, 23:53

Ciao guapaloca.......intanto ti rinnovo il mio ringraziamento per il tuo impagabile lavoro........sempre attenta ad ogni novità ! Grazie !!!!!!!! Pochi donatori, ospedali in difficoltà 525888
Per quanto riguarda il contenuto del tuo messaggio.........si sa.....in Italia mancano i donatori di seme e ancor di più di ovociti.
Non c'è pubblicità .....non c'è una reale voglia da parte delle regioni e dello stato per promuovere e incentivare la donazione di gameti. Siamo cresciuti con certi valori (parlo della mia generazione) ...molto conservatori.........quindi è quasi normale non avere donatori..........da pochi anni si parla di ovodonazione etc...etc...
Siamo figli di una generazione che si sposavano a 20 anni e a 30 anni erano già genitori "collaudati"........l'unica soluzione "a mio avviso" è cercare di promulgare la donazione di gameti fin dal percorso scolastico.......quindi con generazioni nuove.
un abbraccio Pochi donatori, ospedali in difficoltà 6142
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MessaggioTitolo: Concordo   Pochi donatori, ospedali in difficoltà EmptyLun 16 Mag 2016, 14:13

.....l'unica soluzione "a mio avviso" è cercare di promulgare  la donazione di gameti fin dal percorso scolastico.......quindi con generazioni nuove.
un abbraccio Pochi donatori, ospedali in difficoltà 6142 [/quote]

Bisogna iniziare dalle scuole e fare informazione...
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MessaggioTitolo: Re: Pochi donatori, ospedali in difficoltà   Pochi donatori, ospedali in difficoltà EmptyLun 16 Mag 2016, 19:52

Barbapapà ha scritto:
Ciao guapaloca.......intanto ti rinnovo il mio ringraziamento per il tuo impagabile lavoro........sempre attenta  ad ogni novità ! Grazie !!!!!!!! Pochi donatori, ospedali in difficoltà 525888
Per quanto riguarda il contenuto del tuo messaggio.........si sa.....in Italia mancano i donatori di seme e ancor di più di ovociti.
Non c'è pubblicità .....non c'è una reale voglia da parte delle regioni e dello stato per promuovere e incentivare la donazione di gameti. Siamo cresciuti con certi valori (parlo della mia generazione) ...molto conservatori.........quindi è quasi normale non avere donatori..........da pochi anni si parla di ovodonazione etc...etc...
Siamo figli di una generazione che si sposavano a 20 anni e a 30 anni erano già genitori "collaudati"........l'unica soluzione "a mio avviso" è cercare di promulgare  la donazione di gameti fin dal percorso scolastico.......quindi con generazioni nuove.
un abbraccio Pochi donatori, ospedali in difficoltà 6142
grazie Barbapapà!!
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MessaggioTitolo: Re: Pochi donatori, ospedali in difficoltà   Pochi donatori, ospedali in difficoltà EmptyLun 16 Mag 2016, 19:53

ioete ha scritto:
.....l'unica soluzione "a mio avviso" è cercare di promulgare  la donazione di gameti fin dal percorso scolastico.......quindi con generazioni nuove.
un abbraccio Pochi donatori, ospedali in difficoltà 6142

Bisogna iniziare dalle scuole e fare informazione...[/quote]
il problema sta unpo ovunque. L'educazione laica/religiosa, impossibilita' per fare la donazione (avete mai letto le condizioni?), assenza di un compenso adeguato...
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MessaggioTitolo: Re: Pochi donatori, ospedali in difficoltà   Pochi donatori, ospedali in difficoltà EmptyMar 17 Mag 2016, 05:37

Intanto ringrazio guapaloca per il grande aiuto che dà a questo forum.
In.italia è vero ls mentalità è un ostacolo. Ma lo sono pure le regole. Attualmente a parte la mancanza di un compenso una donatrice dovrebbe pagare di tasca propria la stimolazione perché non è previsto nemmeno "spesare" la donazione. Tutto questo è assurdo e di fatto azzoppa l'eterologa in italoa.
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MessaggioTitolo: Re: Pochi donatori, ospedali in difficoltà   Pochi donatori, ospedali in difficoltà EmptyMar 17 Mag 2016, 16:58

Bibbi ha scritto:
Intanto ringrazio guapaloca per il grande aiuto che dà a questo forum.
In.italia è vero ls mentalità è un ostacolo. Ma lo sono pure le regole.  Attualmente a parte la mancanza di un compenso una donatrice dovrebbe pagare di tasca propria la stimolazione perché non è previsto nemmeno "spesare" la donazione. Tutto questo è assurdo e di fatto azzoppa l'eterologa in italoa.
secondo me il vero grande ostacolo sia la mancanza di compenso alle donatrici. Se li pagassero tipo 500-1000 euro a stimolazione, come lo fanno in spagna/rep.ceca/ucraina/grecia, non ci sarebbe nessun problema...
nessuna fara una stimolazione ormonale pesante per puro altruismo, e' da sciocchi pensare il contrario..
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MessaggioTitolo: Re: Pochi donatori, ospedali in difficoltà   Pochi donatori, ospedali in difficoltà EmptyMar 17 Mag 2016, 17:00

Dove e come nasce il mercato nero degli ovuli


La vicenda dell’arresto per “furto di ovuli” del noto ginecologo Severino Antinori, riaccende l’attenzione sullo stato della fecondazione eterologa in Italia.

A due anni dalla sentenza della Corte Costituzionale (era l’aprile del 2014) che l’ha resa possibile anche nel nostro Paese cancellando il divieto stabilito dalla legge 40, le cose per le coppie che vogliono ricorrervi non sono molto cambiate rispetto al passato.

La verità è che mancano i gameti, ovuli e semi dei donatori esterni. E così gli ospedali pubblici e i centri privati annaspano: in due anni, secondo le stime, sarebbero stati eseguiti in tutto poco più di 1500 cicli (500 nei nosocomi e 1000 nei laboratori privati).

Il miraggio dell’eterologa
Numeri bassi che non riescono a stare dietro alle migliaia di richieste e che rendono in Italia l’accesso all’eterologa ancora un miraggio per molti.

“Il problema è, tra l’altro, che non è mai stata fatta nel nostro Paese alcuna campagna di sensibilizzazione e non c’è mai stata, al di là delle promesse del Ministro, una reale informazione sulla questione della donazione dei gameti”, attacca Andrea Borini, presidente della Società Italiana di preservazione della Fertilità e responsabile clinico e scientifico del centro privato Tecnobios Procreazione. Il risultato è quello che testimoniano i numeri e i fatti: “Sempre più Regioni, lo ha già fatto la Toscana, il Friuli e adesso anche l’Emilia Romagna, si rivolgono ai centri esteri per acquisire i gameti”, spiega a Consumatrici Borini.

Gameti dall’estero
In effetti è di questi giorni l’annuncio da parte della Regione Emilia del lancio di un bando al fine di individuare la banca dei semi estera con cui avviare una convenzione. “Abbiamo previsto una serie di requisiti e di caratteristiche molto stringenti a cui dovranno corrispondere le banche interessante” – ha detto Licia Petropulacos, direttore generale Sanità e politiche sociali della Regione – “Ad esempio i donatori e le donatrici non devono assolutamente ricevere una remunerazione per il loro gesto. Ovviamente alle banche estere verranno corrisposti dei soldi, come avviene già per l’acquisizione di midollo osseo, l’importante è che i donatori non lo facciano per soldi”.



Donazione gratis e spese a carico
È questo un altro punto dirimente della questione. In Italia è severamente vietato dalla legge retribuire chi dona e fin qui il divieto ha anche un senso. Il problema, però, è che da noi non è possibile neanche prevedere una qualche forma di rimborso spese, cosa che invece è ammessa in altri Paesi. Ancora Borini: “La Spagna prevede un rimborso di circa 1100 euro, negli Usa non è possibile riconoscere ai donatori meno di 1500 dollari. Da noi invece se, per esempio, una donna di Torino decidesse di donare ovuli nel mio centro di Bologna, il treno per arrivare dovrebbe pagarselo da sola e lo stesso vale per il vitto e per l’alloggio. E bisogna considerare che l’ovulodonazione non è esattamente come donare il sangue: ci sono gli esami preliminari da fare, i cicli di stimolazione ormonale e poi l’estrazione degli ovuli che è comunque un intervento chirurgico”. Difficile trovare chi, a tali condizioni, accetti di entrare in sala operatoria per aiutare un’altra donna ad avere un figlio.



Il mercato nero degli ovuli
È questo stato di cose che alimenta, necessariamente, un mercato nero degli ovuli. I mille euro in busta chiusa che, stando alle accuse, nella clinica di Antinori (la Matris di Milano) venivano passati sottobanco alle giovani donne che, spinte spesso dalle difficoltà economiche, erano disposte a diventare donatrici. Loro sì a pagamento.
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MessaggioTitolo: Però l'Italia è il paese    Pochi donatori, ospedali in difficoltà EmptyMer 18 Mag 2016, 13:43

Del controsenso..importiamo a pagamento gameti sapendo benissimo che quei paesi da cui li facciamo arrivare pagano o rimborsano i donatori...
A Pordenone c'e già una banca di gameti dedicata alla eterologa per il triveneto, come è possibile giustificarla?!?! Tanto vale fare tutto in Italia...
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MessaggioTitolo: Re: Pochi donatori, ospedali in difficoltà   Pochi donatori, ospedali in difficoltà EmptyMer 18 Mag 2016, 23:00

ioete ha scritto:
Del controsenso..importiamo a pagamento gameti sapendo benissimo che quei paesi da cui li facciamo arrivare pagano o rimborsano i donatori...
A Pordenone c'e già una banca di gameti dedicata alla eterologa per il triveneto, come è possibile giustificarla?!?! Tanto vale fare tutto in Italia...
infatti, paghiamo le banche estere per i gameti congelati per non pagare le donatrici nostre per gameti freschi, siamo al limite di assurdita'!
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