son convinta di nn riuscire

Ospite

buongiorno dottoressa, ma la mia domanda semnbrerà banale ma non lo è....ho 32 anni nessun problema, lui ovviamente si e allora ricorriamo alla icsi. primo ciclo negativo, ora in attesa a breve di ricominciare un nuovo ciclo..... sono forte, abbastanza tranquilla ma mi accorgo che ho solo questo pensiero in testa. fin qui è tutto normale, ma vorrei tanto sapere perchè la mia testa è gia convinta che dovrò fare una marea di cicli prima di riuscire ad avere un figlio!!!!è come se sapessi che anche il prossimo ciclo sarà negativo!!!!eppure io voglio davvero un figlio!!!!.........questo aspetto psicologico può influire sul risultato??...non ci capisco più nulla!!!!grazie e serena giornata..... Suspect

Psicologa Messaggi : 73 Data d'iscrizione : 29.03.10

Buongiorno,
l'aspettativa negativa in questo campo viene generalmente determinata da due principali ordini di fattori: da una parte una forma di difesa dalla possibile delusione, dall'altra una sorta di pessimismo, come se non ci si aspettasse di poter avere qualcosa di buono, che rientra più in un'ordine di idee di tipo depressivo (anche se in questo caso non si parla di depressione nel senso del disturbo clinico, ma di un semplice modo di pensare che porta ad un'aspettativa negativa sul futuro). Questi due fattori non si escludono a vicenda. Per quanto riguarda la possibilità che questo tipo di pensiero influenzi l'esito della icsi, non è possibile darle una risposta precisa. Che in generale i fattori psicologici possano avere un'influenza sul corpo è stato evidenziato nella clinica, ma trovo che sia un discorso che estremizzato può essere un po' rischioso. Molte persone infatti si sentono in qualche modo in colpa delle difficoltà che incontrano nell'avere figli come se, se riuscissero a rilassarsi, le cose potessero andare a posto. I fattori organici e psicologici hanno pesi e influenze reciproche sottili, che non si possono identificare in modo certo.
Davanti a prove molto impegnative e dolorose che si affrontano durante questo iter è perfettamente normale sperimentare momenti di preoccupazione e di scoraggiamento e non possiamo pretendere da noi stessi di non provarli perchè ci porremmo davanti ad una richiesta impossibile che non farebbe altro che procurare ulteriori frustrazioni. La cosa migliore a mio avviso è prendere atto che si è davanti a un percorso difficile e che per affrontarlo serve regalarsi momenti ed esperienze in cui ricaricare le batterie, ritrovare gusto per le cose e condividere questa esperienza con persone che possano dare sostegno e supporto.
Dott.ssa Chiara Celi

Ospite

grazie dottoressa, ha perfettemante ragione, cercherò dei nouvi momenti per me e per prepararmi meglio a questo percorso....grazie

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