Depressione post partum

Ciao ragazze, eccomi qui a raccontarvi quello che mi è successo subito dopo la nascita di Lulù, eh sì, sono caduta nella rete della depressione. Tutto è iniziato da subito, non avevo il latte, le ostetriche insistevano nel dirmi di attaccarla al seno, ma la bimba piangeva, si calmava solo quando le davo il biberon. Tutti a dirmi "se non l'attacchi non avrai mai la calata", ma io me lo sentivo che non ce lo avevo il latte ed ho iniziato a sentirmi in colpa. Tutti quelli che venivano a trovarmi mi chiedevano se l'allattavo, ogni volta sentivo crescere in me rabbia e senso di inadeguatezza. A casa le cose purtroppo non migliorano. Il pediatra dell'ospedale mi aveva detto che avrei dovuto pesarla prima di attaccarla, poi subito dopo per vedere quanto aveva assimilato e poi dare l'aggiunta, tutto questo ogni tre ore. Iniziava così l'incubo della bilancia, non abbiamo mai superato i dieci grammi. Dopo sette giorni, quando sono andata al controllo, era cresciuta poco ed il pediatra mi dice di passare definitivamente all'artificiale.
Mi sentivo in colpa, pensavo di non essere in grado, anche i momenti felici diventavano infelici.
Mi chiudevo in bagno e piangevo, ho giurato a me stessa di non falo mai davanti a lei, eredità di un'infanzia alquanto movimentata!
Ho fatto molte foto a Lulù in quel periodo, proprio perché mi rendevo conto che mi stavo perdendo tanto, ma era più forte di me.
Mi sentivo sola e triste e non riuscivo a capire il perché. Io che l'avevo desiderata tanto, che l'ho voluta più di ogni altra cosa, che mi sono massacrata di ormoni pur di averla, dovevo solo che essere felice ed invece non lo ero. Poi un giorno eravamo sul letto, lei dormiva ed io la guardavo, è durato un attimo, ma ho avuto paura di stare da sola con lei.
Allora mi sono alzata, sono andata in salone, dove c'erano mio marito, mio padre, mio fratello e mia cognata ed ho chiesto aiuto. Ho raccontato come mi sentivo e quello che mi stava succedendo.
E' stato molto triste rendermi conto che la mia famiglia non si era accorta di nulla, con chi avevo vissuto quei quindici giorni???? Mi capita di chiedermelo ancora.
Comunque ne sono uscita, oramai da un po', e ho pensato di raccontarvelo.
E' una "malattia" da non sottovalutare, è ingannatrice, indefinibile ed oscura e può succedere a chiunque, anche a noi, che abbiamo desiderato i nostri figli più di qualsiasi altra cosa.
Vi abbraccio e soprattutto BUON ANNOOOOOOOOOOOO sunny

Per Bibbi e Stefy: volevo postarlo da qualche altra parte perché credo riguardi un po' tutti, indipendentemente da chi ha già un bimbo, ma non sapevo dove, quindi se pensate che sia meglio spostarlo, fate pure I love you

sono felice che ne sei uscita cara,hai ragione,la depressione post parto e' brutta,tu sei stata brava a chiedere aiuto,nn bisogna mai sottovalutarla,grazie x la testimonianza,e un bacio alla piccola

Credo che tu abbia proprio ragione: è un argomento che interessa tutte...ragion per cui metterò un link a questa conversazione nello spazio La mia strada per un sogno...così chi ha voglia lo legge e chi invece non vuole entrare nello spazio mamme è libera di non farlo.
Tesoro, il nemico più tremendo in questi casi è proprio la solitudine e il chiudersi in se stesse col proprio problema: non può succedere a me, non sono io questa, mi sento in colpa....e si genera un gorgo che ti assorbe sempre più. Hai fatto bene a parlarne coi tuoi...secondo me non sono stati tanto loro a non capire quanto tu, che sentendoti colpevole per questa situazione dopo aver tanto cercato la gravidanza, hai mascherato bene per non farti "scoprire". Ammettere un problema come questo è il primo passo per uscirne e tu ce l'hai fatta, al corso pre parto la psicologa è stata molto chiara con noi.
Purtroppo sono tanti gli argomenti per i quali, diventando mamme, abbiamo occasione di sentirci inadeguate e sbagliate, insufficienti a sostenere e crescere un esserino che dipende completamente da noi. Chi ci circonda sembra sempre che ne sappia più di noi e questo contribuisce a affossarci, se non stiamo attente.
In questi giorni abbiamo un nuovo esperto, che almeno sulle cose pratiche potrà aiutarci, la nostra Tata Francesca...se dovessi aver bisogno lei è lì ed è molto carina nelle risposte.
E per una spalla, per un appoggio, anche noi, le tue amiche di percorso, siamo qui.

Cara Emma sono felice di sapere che ora è tutto passato, sei stata molto brava a riconoscere i segnali e ad ammettere a te stessa e agli altri le tue problematiche,

ti abbraccio forte

Cara Emma, sono felice che tu sia uscita da questo tunnel, ma quello che hai passato l'ho vissuto anch'io sulla mia pelle, anch'io inizialmente non avevo latte, me ne ero accorta solo io ed in ospedale insistevano che dovevo attaccare le bimbe, ma non avevo nulla per ben due giorni, passava la pediatra e mi toccava il seno e mi apostrofava nel dirmi che non volevo allattarle per non rovinarmi il seno finchè si sono rese conto che le mie bimbe non crescevano anzi erano dimagrite + del dovuto, era venuta una pluericultrice e mi ha attaccato il tiralatte per ben 12 ore e non usciva nulla, finchè si sono decise di dare a loro il latte artificiale ma piangevano tanto, avevano tanto fame, ma il latte che mi davano era solo 20 gr., il giorno delle dimissioni avevamo corso il rischio di non dimetterci per via del calo delle bimbe e loro insistevano che le dovevo allattare, mi sono sentita inadeguata come mamma, un nuovo percorso che stavo iniziando con tante paure ed ansie, mi sentivo in colpa, come le ho tante volute ed adesso non riesco ad allattarle? Chi mi veniva a trovare mi poneva sempre la stessa domanda il perchè non le allattavo, poi il giorno delle dimissioni mi hanno imposto la doppia pesata prima e dopo mangiato ed io dovevo usare il tiralatte, avevo i capezzoli rovinati e sanguinanti, ma di latte ce ne era pochissimo. Io continuavo a stare male e piangevo perchè ero stanca e non mi sentivo una mamma perchè non riuscivo ad allattare, ho cominciato ad avere brutti pensieri, loro piangevano sempre ed io ogni giorno soffrivo sempre di +, volevo scappare, andare via- E loro continuavano a piangere finchè siamo andati al controllo della prima settimana, in sala d'attesa tutte che allattavano al seno ed io con il biberon, mi sentivo una merdina .... , le mie cucciole non erano cresciute neanche di 1 gr, anzi, il piediatra mi disse che i 20 gr erano nulla e che le mie piccole erano affamate ed io risposi che i 20 gr me li ha dati la pediatra del reparto ed ho anche spiegato della mia inadeguatezza nel non allattare, egli e la sua assistente mi dissero di lasciare perdere perchè il non allattare nn faceva di me una cattiva madre, anzi mi dissero che dal mio sguardo capivano quanto le amassi. A quel punto mi sono data una scrollata ed ho pensato solo a loro, che loro avevano bisogno di me e piano piano sono riemersa. Certo molte volte capita che sono in giro con loro e la seconda domanda che ti pongono e se le allatto io, ed ogni volta è una coltellata, ma di coltellate prima di loro ne ho ricevute tante, adesso scrollo le spalle e vado avanti, si cara EMMA bisogna andare avanti per i nostri figli perchè li abbiamo tanto desiderati e loro hanno bisogno di noi. Auguroni

Io credo che a volte occorra fare da pediatra oltre che da mamma...mio figlio non ha fatto la cacca per sei giorni, il sostituto della mia pediatra (in ferie) mi ha detto di mettergli le suppostine una la mattina e una la sera, per poi passare eventualmente al clisterino e addirittura al Pronto soccorso...io ieri sera ho comperato un bel mazzetto di prezzemolo e ho risolto col metodo della nonna...altro che clistere e pronto soccorso.
Allatto perchè ho parecchio latte ma ho notato che ultimamente lui di notte si sveglia molto e in particolare dalle 4 alle 8 circa non chiude occhio e piange che sembra affamato...ho dedotto quindi che evidentemente siccome mi richiede molte poppate alla sera non ci sia tutto il latte che vedo al mattino...alle 8 si addormenta stremato e dorme ore e ore...si vede che no gli basta la poppata notturna per saziarsi. Stasera quindi di testa mia gli darò un'aggiuntina e vediamo come va...se dessi retta ai pediatri dovrei affamarlo...e io che sono la mamma lo vedo che ha fame.

Sui luoghi comuni vorrei aggiungere quello che se non soffri quando partorisci non sei una donna con le palle. Io ho fatto il cesareo, ho sofferto lo stesso, ma anche se non avessi avuto dolori sti cavoli...ci mancherebbe che è da questo che si vede una mamma!!

La cosa che più mi spaventava era la sensazione di non avere una via d'uscita, tanto d'aver avuto paura a stare da sola con lei. Io, da subito, mi sono resa conto che qualcosa in me non andava ma non riuscivo a reagire. Non era solo il problema del latte, improvvisamente tutto ciò che per me non ha mai creato incertezza in quel momento lo era. Ero talmente impaurita che quando piangeva e la prendevo in braccio lei non si calmava, poi arrivata mio marito e con lui si tranquillizzava. Immaginatevi!!!! Il primo pensiero: non mi vuole. Poi provavo a calmarmi, mi rendevo conto che le stavo trasmettendo ansia e paura, ma non così tanto da poter reagire.
Poi come dice Bibbi, c'è sempre qualcuno che ne sa più di te, e il pannolino è troppo stretto, no è troppo lento, e mettila così, no anzi girala dall'altra parte, ragazze scusate ma che palle affraid

E comunque, per concludere, io ero una di quelle che diceva "a me non succederà mai"

jolaluca ha scritto:: sono felice che ne sei uscita cara,hai ragione,la depressione post parto e' brutta,tu sei stata brava a chiedere aiuto,nn bisogna mai sottovalutarla,grazie x la testimonianza,e un bacio alla piccola

Jola ho letto che Dominik non è stato bene, mi dispiace non esserci stata, però so che va alla grande. Un bacio

Bibbi ha scritto:: Credo che tu abbia proprio ragione: è un argomento che interessa tutte...ragion per cui metterò un link a questa conversazione nello spazio La mia strada per un sogno...così chi ha voglia lo legge e chi invece non vuole entrare nello spazio mamme è libera di non farlo.
Tesoro, il nemico più tremendo in questi casi è proprio la solitudine e il chiudersi in se stesse col proprio problema: non può succedere a me, non sono io questa, mi sento in colpa....e si genera un gorgo che ti assorbe sempre più. Hai fatto bene a parlarne coi tuoi...secondo me non sono stati tanto loro a non capire quanto tu, che sentendoti colpevole per questa situazione dopo aver tanto cercato la gravidanza, hai mascherato bene per non farti "scoprire". Ammettere un problema come questo è il primo passo per uscirne e tu ce l'hai fatta, al corso pre parto la psicologa è stata molto chiara con noi.
Purtroppo sono tanti gli argomenti per i quali, diventando mamme, abbiamo occasione di sentirci inadeguate e sbagliate, insufficienti a sostenere e crescere un esserino che dipende completamente da noi. Chi ci circonda sembra sempre che ne sappia più di noi e questo contribuisce a affossarci, se non stiamo attente.
In questi giorni abbiamo un nuovo esperto, che almeno sulle cose pratiche potrà aiutarci, la nostra Tata Francesca...se dovessi aver bisogno lei è lì ed è molto carina nelle risposte.
E per una spalla, per un appoggio, anche noi, le tue amiche di percorso, siamo qui.

Hai un figlio favoloso, è proprio fortunata Stella! Un abbraccio

kittyhello73 ha scritto:: Cara Emma sono felice di sapere che ora è tutto passato, sei stata molto brava a riconoscere i segnali e ad ammettere a te stessa e agli altri le tue problematiche,

ti abbraccio forte

Cara Kitty, non ho partecipato molto, ma ho letto tanto di te, so che arriva Ernesto e che sarà un bimbo fortunato. Ti abbraccio forte anch'io.

mariateresa ha scritto:: Cara Emma, sono felice che tu sia uscita da questo tunnel, ma quello che hai passato l'ho vissuto anch'io sulla mia pelle, anch'io inizialmente non avevo latte, me ne ero accorta solo io ed in ospedale insistevano che dovevo attaccare le bimbe, ma non avevo nulla per ben due giorni, passava la pediatra e mi toccava il seno e mi apostrofava nel dirmi che non volevo allattarle per non rovinarmi il seno finchè si sono rese conto che le mie bimbe non crescevano anzi erano dimagrite + del dovuto, era venuta una pluericultrice e mi ha attaccato il tiralatte per ben 12 ore e non usciva nulla, finchè si sono decise di dare a loro il latte artificiale ma piangevano tanto, avevano tanto fame, ma il latte che mi davano era solo 20 gr., il giorno delle dimissioni avevamo corso il rischio di non dimetterci per via del calo delle bimbe e loro insistevano che le dovevo allattare, mi sono sentita inadeguata come mamma, un nuovo percorso che stavo iniziando con tante paure ed ansie, mi sentivo in colpa, come le ho tante volute ed adesso non riesco ad allattarle? Chi mi veniva a trovare mi poneva sempre la stessa domanda il perchè non le allattavo, poi il giorno delle dimissioni mi hanno imposto la doppia pesata prima e dopo mangiato ed io dovevo usare il tiralatte, avevo i capezzoli rovinati e sanguinanti, ma di latte ce ne era pochissimo. Io continuavo a stare male e piangevo perchè ero stanca e non mi sentivo una mamma perchè non riuscivo ad allattare, ho cominciato ad avere brutti pensieri, loro piangevano sempre ed io ogni giorno soffrivo sempre di +, volevo scappare, andare via- E loro continuavano a piangere finchè siamo andati al controllo della prima settimana, in sala d'attesa tutte che allattavano al seno ed io con il biberon, mi sentivo una merdina .... , le mie cucciole non erano cresciute neanche di 1 gr, anzi, il piediatra mi disse che i 20 gr erano nulla e che le mie piccole erano affamate ed io risposi che i 20 gr me li ha dati la pediatra del reparto ed ho anche spiegato della mia inadeguatezza nel non allattare, egli e la sua assistente mi dissero di lasciare perdere perchè il non allattare nn faceva di me una cattiva madre, anzi mi dissero che dal mio sguardo capivano quanto le amassi. A quel punto mi sono data una scrollata ed ho pensato solo a loro, che loro avevano bisogno di me e piano piano sono riemersa. Certo molte volte capita che sono in giro con loro e la seconda domanda che ti pongono e se le allatto io, ed ogni volta è una coltellata, ma di coltellate prima di loro ne ho ricevute tante, adesso scrollo le spalle e vado avanti, si cara EMMA bisogna andare avanti per i nostri figli perchè li abbiamo tanto desiderati e loro hanno bisogno di noi. Auguroni

Ma sai che io leggendo un tuo post, dove dicevi che piangevano tanto, ho percepito qualcosa che non andava...forse perché stavamo passando la stessa cosa. Va bè, l'importante è esserne uscite più forti di prima e consapevoli di quello che ci stava succedendo. Un abbraccione a te e alle piccole

grazie cara,si un virus,uno spavento guarda,si ora tra raffreddorini vari,andiamo meglio,un bacio

Emma ha scritto:: La cosa che più mi spaventava era la sensazione di non avere una via d'uscita, tanto d'aver avuto paura a stare da sola con lei. Io, da subito, mi sono resa conto che qualcosa in me non andava ma non riuscivo a reagire. Non era solo il problema del latte, improvvisamente tutto ciò che per me non ha mai creato incertezza in quel momento lo era. Ero talmente inpaurita che quando piangeva e la prendevo in braccio lei non si calmava, poi arrivata mio marito e con lui si tranquillizzava. Immaginatevi!!!! Il primo pensiero: non mi vuole. Poi provavo a calmarmi, mi rendevo conto che le stavo trasmettendo ansia e paura, ma non così tanto da poter reagire.
Poi come dice Bibbi, c'è sempre qualcuno che ne sa più di te, e il pannolino è troppo stretto, no è troppo lento, e mettila così, no anzi girala dall'altra parte, ragazze scusate ma che palle
E comunque, per concludere, io ero una di quelle che diceva "a me non succederà mai"

sicuramente in parte è vero che essendo tu nervosa e impaurita le trasmettevi questa cosa...ma guarda che i bimbi spesso si calmano anche solo "cambiando braccia", anche Diego lo fa, quando piange tanto noi ce lo passiamo ogni oretta (il nostro problema è che lui di solito non piange ma vuole solo stare con me e quindi pianta grane...e mio marito DORME tutta la notte russando) e noto che smette di piangere quasi sempre quando viene palleggiato da mamma a papà o viceversa.
Io ho preso l'abitudine di dire "si ok ma faccio come dico io" a chi mi da 100 consigli, a meno che non li richieda io stessa. La psicologa del consultorio al corso ci diceva che è un'arma importante contro la depressione questa. Imporsi. Sbaglierò ma voglio sbagliare come mi pare con mia figlia. Come hanno sbagliato tutti, anche quelli che ora fanno i maestri. Mio marito i primi giorni quando Diego piangeva al cambio (piangeva sempre quando lo cambiavo prima) veniva con aria di rimprovero: e perchè piange il bambino? e mi faceva diventare scema perchè lo tirava su ad ogni indumento...quello ovvio smetteva e quando lo rimetteva giù ripiangeva. Per vestirlo ci mettevo un'ora e si stressava pure il bimbo con tutti questi su e giù Finchè gli ho fatto uno strillo e gli ho detto di lasciarci in pace...oppure di vestirlo lui. Ha provato....ha visto che è un'anguilla e ci ha rinunciato. E non mi dice più niente geek

Bibbi ha scritto:

Emma ha scritto:: La cosa che più mi spaventava era la sensazione di non avere una via d'uscita, tanto d'aver avuto paura a stare da sola con lei. Io, da subito, mi sono resa conto che qualcosa in me non andava ma non riuscivo a reagire. Non era solo il problema del latte, improvvisamente tutto ciò che per me non ha mai creato incertezza in quel momento lo era. Ero talmente inpaurita che quando piangeva e la prendevo in braccio lei non si calmava, poi arrivata mio marito e con lui si tranquillizzava. Immaginatevi!!!! Il primo pensiero: non mi vuole. Poi provavo a calmarmi, mi rendevo conto che le stavo trasmettendo ansia e paura, ma non così tanto da poter reagire.
Poi come dice Bibbi, c'è sempre qualcuno che ne sa più di te, e il pannolino è troppo stretto, no è troppo lento, e mettila così, no anzi girala dall'altra parte, ragazze scusate ma che palle
E comunque, per concludere, io ero una di quelle che diceva "a me non succederà mai"

sicuramente in parte è vero che essendo tu nervosa e impaurita le trasmettevi questa cosa...ma guarda che i bimbi spesso si calmano anche solo "cambiando braccia", anche Diego lo fa, quando piange tanto noi ce lo passiamo ogni oretta (il nostro problema è che lui di solito non piange ma vuole solo stare con me e quindi pianta grane...e mio marito DORME tutta la notte russando) e noto che smette di piangere quasi sempre quando viene palleggiato da mamma a papà o viceversa.
Io ho preso l'abitudine di dire "si ok ma faccio come dico io" a chi mi da 100 consigli, a meno che non li richieda io stessa. La psicologa del consultorio al corso ci diceva che è un'arma importante contro la depressione questa. Imporsi. Sbaglierò ma voglio sbagliare come mi pare con mia figlia. Come hanno sbagliato tutti, anche quelli che ora fanno i maestri. Mio marito i primi giorni quando Diego piangeva al cambio (piangeva sempre quando lo cambiavo prima) veniva con aria di rimprovero: e perchè piange il bambino? e mi faceva diventare scema perchè lo tirava su ad ogni indumento...quello ovvio smetteva e quando lo rimetteva giù ripiangeva. Per vestirlo ci mettevo un'ora e si stressava pure il bimbo con tutti questi su e giù Finchè gli ho fatto uno strillo e gli ho detto di lasciarci in pace...oppure di vestirlo lui. Ha provato....ha visto che è un'anguilla e ci ha rinunciato. E non mi dice più niente geek

Gia' Lu e' vero,spesso fan cosi',e basta darli a papa' o nonna e si calmano,Con Dominick tutt'ora succede,E all'inizio x lui il bagnetto era un'incubo,strillava da pazzi,anche io all'inizio qnd lo davo a qlcuno e si calmava ,pensavo che ero io a nn essere capace,poi in una decina di gg ho capito che e' cosi' e basta,a volte lo calmo a volte no,anche se sono tranquillissima

Diego adora fare il bagno, si butta tutto all'indietro nell'acqua calda e appoggia i piedi sul bordo eheheheh poi mi guarda tutto felice e sorride....solo quando lo tiri fuori dall'acqua urla come un pazzo...e smette solo quando ha addosso il body.

Madre di un sogno Messaggi : 1474 Data d'iscrizione : 23.03.11

Comunque cara emma e care a tutte succede di avere disagio pure con i figli un pochino piu' grandi, io, come sapete, ho avuto il mio a un anno, una bomba entrata in una casa perfettina, la mia vita stravolta, quella di mio marito molto, molto meno, e pure lui a rimproverare se magari faceva uno strillo di troppo, e allora ho fatto come Luisa...anche quando si trattatava di metterlo a dormire, puntualmente si presentava mentre stava per addormentarsi e lo eccitava, cosi poi ricomincia, e io m' innervosivo, allora discussioni che vuoi che sia per dieci minuti in piu', due o tre sere l' ho lasciato la' col nano che non aveva nessuna voglia di dormire, da quel momento mi lascia fare. Io non ho avuto una depressione questo no, ma c'erano dei momenti all'inizio che non sapevo a che santo rivolgermi, e mi ricordo che il povero pupo mentre io ero in cucina e lui sul seggiolone era capace di dire tipo 30 volte di seguito mamma, mamma che a quell'eta' vuol dire tutto, io mi spazientivo e girandomi urlavo bastaaa. se ci penso ora... Sad

E pensate che quando ho ripreso a lavorare dopo sette mesi, da settembre a dicembre ho avuto il ciclo sei volte...non ci capivo piu' niente, la verita' e' che questa societa' chiede moltissimo, troppo alle donne

Bibbi ha scritto:: Diego adora fare il bagno, si butta tutto all'indietro nell'acqua calda e appoggia i piedi sul bordo eheheheh poi mi guarda tutto felice e sorride....solo quando lo tiri fuori dall'acqua urla come un pazzo...e smette solo quando ha addosso il body.

Ehhhehehehhe ora anche Dominick,da quando poi l'abbiam portato ad acquaticita' va' pure sotto a volte,e butta fuori un litro d'acqua,ma i primi 20 gg nn ti dico le urla :-9

Anche a me mi davano e danno tanti "consigli", il pannolino è stretto, il bagnetto è meglio farlo la sera, non mettergli questo ma quest'altro, ragazze che mega palle .... e po quando incominciavano con le coliche, è meglio che la metti su, è meglio che la metti giù, è meglio ... è meglio finchè un giorno ho incominciato a dire che la mamma sono io e che so io quello che serve e se ho bisogno di un consiglio chiedo, perchè non sono presuntuosa, addirittura un giorno mio padre che teneva una delle piccole, incominciava con le colichette, forse ha fame e diamo sto benedetto latte, rigurgido tipo esorcista, e forse è sporca, manco per idea, allora mettigli la supposta ed io metto sta benedetta supposta che dopo 3 secondi esce come un proiettile, e allora dagli la camomilla no è meglio il finocchietto, dagli le goccette alla fine ho urlato come una pazza che dopo mi faceva male la gola e mio padre, offeso se ne è andato, telefondando a mio marito dicendogli che ero esaurita, che sicuramente avevo la depressione postum partum e che potevo essere pericolosa per le piccole, mio marito mi ha difesa, dicendogli che sono da sola a crescere le piccole, che non dormo mai e che il poche settimane avevo perso ben 25 Kg e che ero semplicemente stanca, non solo fisicamente ma anche mentalmente perchè tutti, ma tutti avevano il diritto di fare e dire qualcosa. Il fatto è uno solo non vedevamo l'ora di diventare mamme ma non pensavano che fosse così dura e faticosa, perchè come persona ti annulli completamente, non esisti + tu ma solo loro e poi dopo tantissimi anni di matrimonio ti stravolge completamente l'andamento del matrimonio, tuo marito che non transigeva sull'ora della cena, io alle 20 ceno e in quel momento dovevo dare il latte a una di loro, io devo uscire per quella commissione ma ... poi nn se ne fa nulla perchè magari stanno dormendo, o perchè stanno piangendo (quasi sempre) o perchè fa freddo, io l'ho capito dopo un paio di settimane ma mio marito ancora non l'accetta il fatto che adesso dipendiamo dai loro orari e dalle loro esigenze e poi scusate ma a noi è raddoppiato ...

Più che il fatto che non sapevamo fosse così faticoso direi che il problema per noi pma o che comunque abbiamo molto desiderato un figlio è il senso di colpa: pensiamo che averlo desiderato ci obblighi a non lamentarci mai....che se diciamo "sono stanca" siamo cattive nei confronti di chi ancora è in corsa. E' di questo che dobbiamo liberarci prima di tutto.

Bibbi ha scritto:: Più che il fatto che non sapevamo fosse così faticoso direi che il problema per noi pma o che comunque abbiamo molto desiderato un figlio è il senso di colpa: pensiamo che averlo desiderato ci obblighi a non lamentarci mai....che se diciamo "sono stanca" siamo cattive nei confronti di chi ancora è in corsa. E' di questo che dobbiamo liberarci prima di tutto.

Condivido,io cerco di nn lamentarmi mai,perche' fra me e me dico,cavolo l'ho desiderato da morire nn e' giusto,ma poi,mi dico lo amo + della mia vita,ma sono stanca,sono qusi 7 mesi che nn dormo,anzi dormivo + prima che ora,ora ogni mezz'ora siam svegli,quindi credo che ci sta',e poi senti tutte le altre che hanno bambini che dormono 20 su 24(sra' sempre vero?)e ti dici,dove sbaglio?La realta' e' che siamo tutte brave mamme,ragazze,ma all'inizio non e' facile,perche'la responsabilita' che abbiamo e' grandissima,e per sempre,loro dipendono da noi,siamo il loro nutrimento,la loro coperta calda,la loro sicurezza,e' normale sentirsi cosi',chi nn si sentirebbe inadeguato all'inizio??e a volte nn c'e' aiuto,nemmeno x farsi una dooccia(io fatico anche a fare quella)io per fortuna ho trovato in mio marito un'alleato splendido,e un validissimo aiuto,certo la tetta ce l'ho io,quindi di notte mi alzavo io,ma lui spesso l'ha addormentato,per tante mamme nn e' cosi',e da li si entra in un tunnel,per cui la depressione e' dietro l'angolo!!!!Per fortuna loro ti ripiagano di tutto,li guardi e sai che ogni fatica passa con un loro sorriso!!!

E' successa più o meno al stessa cosa a me...ma è durato il tutto una settimana.
Mi è arrivata la montata lattea il giorno della dimissione ospedaliera.
Avevo il seno sx ingorgato.
La bimba aveva perso molto peso. Anche a me era stato detto di pesarla prima e dopo e aggiungere l'artificiale.
Dopo qualche giorno di disperazione mi stava venendo la mastite e avevo le ragadi ai capezzoli.
Ogni volta che si attaccava piangevo dal dolore e mi sentivo disperata per non poterle dare il seno.
Alla fine mi sono detta che sarebbe stato inutile massacrarmi e che avrei solo dovuto godermi Melissa.
Ho preso le pastiglie di dostinex e sono passata al latte artificiale...in quei giorni io ho avuto la lucidità di capire che mi sarei dovuta fermare.
Il senso di colpa mi avrebbe uccisa.
...Hai fatto benissimo a parlarne!

Madre di un sogno Messaggi : 1474 Data d'iscrizione : 23.03.11

mariateresa ha scritto:: Anche a me mi davano e danno tanti "consigli", il pannolino è stretto, il bagnetto è meglio farlo la sera, non mettergli questo ma quest'altro, ragazze che mega palle .... e po quando incominciavano con le coliche, è meglio che la metti su, è meglio che la metti giù, è meglio ... è meglio finchè un giorno ho incominciato a dire che la mamma sono io e che so io quello che serve e se ho bisogno di un consiglio chiedo, perchè non sono presuntuosa, addirittura un giorno mio padre che teneva una delle piccole, incominciava con le colichette, forse ha fame e diamo sto benedetto latte, rigurgido tipo esorcista, e forse è sporca, manco per idea, allora mettigli la supposta ed io metto sta benedetta supposta che dopo 3 secondi esce come un proiettile, e allora dagli la camomilla no è meglio il finocchietto, dagli le goccette alla fine ho urlato come una pazza che dopo mi faceva male la gola e mio padre, offeso se ne è andato, telefondando a mio marito dicendogli che ero esaurita, che sicuramente avevo la depressione postum partum e che potevo essere pericolosa per le piccole, mio marito mi ha difesa, dicendogli che sono da sola a crescere le piccole, che non dormo mai e che il poche settimane avevo perso ben 25 Kg e che ero semplicemente stanca, non solo fisicamente ma anche mentalmente perchè tutti, ma tutti avevano il diritto di fare e dire qualcosa. Il fatto è uno solo non vedevamo l'ora di diventare mamme ma non pensavano che fosse così dura e faticosa, perchè come persona ti annulli completamente, non esisti + tu ma solo loro e poi dopo tantissimi anni di matrimonio ti stravolge completamente l'andamento del matrimonio, tuo marito che non transigeva sull'ora della cena, io alle 20 ceno e in quel momento dovevo dare il latte a una di loro, io devo uscire per quella commissione ma ... poi nn se ne fa nulla perchè magari stanno dormendo, o perchè stanno piangendo (quasi sempre) o perchè fa freddo, io l'ho capito dopo un paio di settimane ma mio marito ancora non l'accetta il fatto che adesso dipendiamo dai loro orari e dalle loro esigenze e poi scusate ma a noi è raddoppiato ...

Mariteresa gli uomini sono molto egoisti, e anche bambini quindi fanno finta di non capire, e talvolta ti lasciano stramazzare invece di cambaire marcia...il mio l' ha cambiata veramente dopo l'estate, anche perche' il figlio cominciava a non voler sapere nulla di lui, e te credo, fa tutto con me, quindi ora si da' una mossa, ma mai per esempio che dica il sabato che so via lo porto da solo al parco, seee, se esce fa le cose che interessano lui. Ieri, per esempio e' stato lui a casa, perche' jad ha scuola solo lunedi prossimo, oh e' riuscito ad uscire alle 17h00...e che ha fatto? giro in macchina poi me l' ha consegnato e io l' ho portato al circo. Certo io glielo posso lasciare con tranquillita', ma ,lo scorso anno da settembre a dicembre NEMMENO una MATTINA dei fine settimana si e' alzato lui alle sette, anche prima. Ora le cose sono un po' cambiate, e anche io me ne sono fatta una ragione che altre non cambiano, meno male che sto pupo c'ha la madre girandolona! Quanto al fatto di sentirsi in colpa nel lamento per come li abbiamo desiderati e' vero, io ne sono uscita da poco, ora chiedo e talvolta pretendo. Pero' ripeto la societa' ci chiede moltissimo, brave lavoratrici, in gamba, ambiziose, disponibili, mogli in forma (o che tentano di esserlo) che cucinano cose sane e buone, madri tradizionali e moderne allo setsso tempo, con poche ore da dedicare e tutta una corsa! Quando me lo dicevano non ci credevo e invece e' proprio cosi, e lo e' per tutte le mie amiche, di diverse nazionalita' comiugate, spesso, con uomini anche delle piu' disparate nazionalita' E' sempre valido il detto delle nonne 'i figli sono delle madri' e questo mi mette tristezza...

emma tesoro, io ci sono passata con la prima gravidanza e quindi capisco alla perfezione come ti sei sentita, triste, inadeguata, incapace..... lo so benissimo cosa si prova!
Io come te ho avuto il coraggio e il buonsenso di farmi aiutare e ne sono venuta fuori con la psicoterapia e un supporto farmacologico.
Fortunatamente con questa seconda gravidanza non mi e' capitato, anche se ti assicuro che ne avevo il terrore, anzi sono sincera ancora adesso ne ho paura perche' la depressione post partum puo' anche presentarsi dopo qualche mese non ce lo dimentichiamo.
La depressione post partum e' una brutta bestia e ancora poco se ne parla per pudore, incoscienza o non so che altro!
A tutte mi sento di dire, se vi capita di non sentirvi bene, di avere persino paura ad accudire i vostri cuccioli, parlatene, fatevi aiutare, se ne esce tranquillamente con l'appoggio delle persone care e se necessario anche di un aiuto farmacologico.... non bisogna vergognarsi, mai!!!

MarinaJad ha scritto:: Comunque cara emma e care a tutte succede di avere disagio pure con i figli un pochino piu' grandi, io, come sapete, ho avuto il mio a un anno, una bomba entrata in una casa perfettina, la mia vita stravolta, quella di mio marito molto, molto meno, e pure lui a rimproverare se magari faceva uno strillo di troppo, e allora ho fatto come Luisa...anche quando si trattatava di metterlo a dormire, puntualmente si presentava mentre stava per addormentarsi e lo eccitava, cosi poi ricomincia, e io m' innervosivo, allora discussioni che vuoi che sia per dieci minuti in piu', due o tre sere l' ho lasciato la' col nano che non aveva nessuna voglia di dormire, da quel momento mi lascia fare. Io non ho avuto una depressione questo no, ma c'erano dei momenti all'inizio che non sapevo a che santo rivolgermi, e mi ricordo che il povero pupo mentre io ero in cucina e lui sul seggiolone era capace di dire tipo 30 volte di seguito mamma, mamma che a quell'eta' vuol dire tutto, io mi spazientivo e girandomi urlavo bastaaa. se ci penso ora... E pensate che quando ho ripreso a lavorare dopo sette mesi, da settembre a dicembre ho avuto il ciclo sei volte...non ci capivo piu' niente, la verita' e' che questa societa' chiede moltissimo, troppo alle donne

Hai ragione Marina è la nostra vita che viene completamente stravolta.
Il problema di mio marito sono proprio i tempi. Lui, ad esempio, pensa ancora di potersi fare la sua bella seduta di un' ora in bagno, con "Auto d'Epoca", il sabato mattina, mentre io dovrei far mangiare ludovica, lavarla e vestirla, farla giocare mentre mi vesto e contemporaneamente rifaccio il letto, poi esce mi guarda e mi dice "siamo pronti per andare a fare la spesa?????"
Devo dire che lui con la bimba è molto bravo, fa tutto quello che c'è da fare, ma con dei tempi assurdi perché fondamentalmente non vuole rinunciare ai suoi. Io il sabato quando non lavora non riesco a fare niente, con ludovica oramai abbiamo i nostri ritmi e andiamo alla grande, ma quando c'è lui il casino in assoluto.
E poi proprio perché lo fa solo il sabato e ci sono anch'io quindi non è tutto sulle sue spalle non si rende conto dell'impegno reale ed effettivo che un bambino richiede.
A fine novembre sono stata ricoverata tre giorni (regalo del medico che mi ha fatto il cesareo, mi ha lasciato pezzi di placenta e ho dovuto fare il raschiamento Twisted Evil

) e lui ha deciso di non portare la bambina da sua madre ma di occuparsene personalmente. Beh solo in quella occasione è riuscito a dirmi:"mamma mia che c..o!!!!"

dalila ha scritto:: emma tesoro, io ci sono passata con la prima gravidanza e quindi capisco alla perfezione come ti sei sentita, triste, inadeguata, incapace..... lo so benissimo cosa si prova!
Io come te ho avuto il coraggio e il buonsenso di farmi aiutare e ne sono venuta fuori con la psicoterapia e un supporto farmacologico.
Fortunatamente con questa seconda gravidanza non mi e' capitato, anche se ti assicuro che ne avevo il terrore, anzi sono sincera ancora adesso ne ho paura perche' la depressione post partum puo' anche presentarsi dopo qualche mese non ce lo dimentichiamo.
La depressione post partum e' una brutta bestia e ancora poco se ne parla per pudore, incoscienza o non so che altro!
A tutte mi sento di dire, se vi capita di non sentirvi bene, di avere persino paura ad accudire i vostri cuccioli, parlatene, fatevi aiutare, se ne esce tranquillamente con l'appoggio delle persone care e se necessario anche di un aiuto farmacologico.... non bisogna vergognarsi, mai!!!

Dani, innanzitutto mi fa tanto piacere sentirti, ho letto qualcosa di te e so che va tutto bene
Per il resto, beh anch'io un paio di chiacchierate con il mio ex psicanilista me le sono andate a fare! No, non bisogna vergognarsi, perché non c'è niente di cui vergognarsi, è una malattia pericolosa, come dici tu, proprio una "brutta bestia"
Ti abbraccio forte I love you

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