lunae e la strada per un sogno

Sognare d'amore Messaggi : 500 Data d'iscrizione : 18.12.11 Località : pisa

In un mondo magico e lontano si trovava il Paese delle Fate, immerso in una folta foresta di alberi secolari.
Le fate erano esseri piccoli ma con ali grandi e luminose, lievi come il soffio del vento.
Le loro risate argentine riecheggiavano nell’aria mentre giocavano a fare voli ed acrobazie nel blu del cielo.
Tutte tranne una, Lunae, una piccola e triste fata, nascosta tra gli arbusti, che guardava con occhi pieni di lacrime le sue compagne giocare felici.
Lunae non sapeva volare.
Aveva provato molte volte a spiegare le sue ali, incoraggiata dalle compagne, ma queste non avevano mai voluto aprirsi completamente ed alla fine anche le sue compagne si erano stancate di lei, lasciandola sola.
Una fata non può non saper volare, è un istinto naturale!
Questo poi era un giorno speciale, la festa della stagione dei fiori e tutte le fate volavano sul ramo dell’albero secolare pronte a danzare felici.
Nessuna si era accorta dell’assenza di Lunae.
La piccola fata si asciugò le lacrime e decise di andarsene perché questo non era più il suo mondo, qui si sentiva sola ed inadeguata.
Si girò a guardarle per l’ultima volta e poi si addentrò nel buio del Bosco senza Tempo, luogo inviolato ed oscuro.
Lunae aveva paura, sentiva i brividi correre sul suo piccolo corpo, fino alle ali ma non poteva fermarsi ora…doveva andare via.
Il bosco senza Tempo era pieno di rumori misteriosi che ogni volta facevano sobbalzare dallo spavento la piccola fatina.
Ad un certo punto il sonno prese il sopravvento e Lunae, trovato il tronco cavo di un albero, si addormentò sfinita.
All’improvviso sentì qualcosa solleticarle il naso, aprì gli occhi e vide due enormi palle luminose guardarla.
Si alzò impaurita e vide che accanto a lei c’era un imponente gufo della notte che la guardava con occhi severi.
Il gufo le chiese, con voce forte ed autoritaria, perché si trovasse lì da sola in un posto così inospitale, per niente adatto ad una fatina come lei.
Lunae, ancora intimorita, gli spiegò che era scappata dal Paese delle Fate perché non sa volare e nessuna fatina voleva stare con lei.
Il gufo l’ascoltò con interesse e le disse che conosceva la soluzione al suo problema.
La fata battè felice le mani e si accinse ad ascoltarlo con aria molto attenta.
“Devi trovare la strada per il tuo sogno, ma non sarà facile, dovrai raccogliere tutto il tuo coraggio. Dovrai recarti alla Terra dei desideri che si trova oltre il confine del Bosco senza Tempo.
Là troverai la sabbia della speranza, prendine un pugno e mentre la getterai sulle tue ali pronuncia per tre volte queste parole CREDO, CI CREDO, CREDICI e vedrai.”
Lunae, ringraziato il gufo, iniziò il suo cammino per la Terra dei Desideri.
Passarono i giorni e le notti ma alla fine la fata arrivò in quel luogo magico, pieno di colori, suoni ed odori che davano all’istante un grande senso di pace e serenità.
Si guardò i piedi e vide che tutt’intorno c’era una sabbia fine e scintillante.
Si chinò e ne raccolse un piccolo pugno.
Il suo cuore batteva forte, forte.
Paura, desiderio e speranza si mescolavano assieme in una danza sfrenata al punto tale che iniziò a tremare.
Chiuse gli occhi e mentre gettava la sabbia sulle sue ali pronunciò con tutta la voce che aveva le parole magiche.
Improvvisamente sentì una grande forza dentro di se, una specie di urlo liberatorio le uscì dalla gola e sentì che le sue ali si stavano piano piano muovendo fino ad aprirsi completamente.
Lunae iniziò allora a farle muovere più velocemente e vide una miriade di scintille luminose sprigionarsi tutt’intorno.
Ebbra di felicità iniziò a volare forte, sempre più forte e senza mai fermarsi raggiunse in poco tempo il Paese delle Fate.
Nessuno si era accorto della sua partenza ma appena la videro rimasero ferme nel cielo con gli occhi e la bocca spalancati dallo stupore…non avevano mai visto una fata con ali così grandi e così luminose.
Lunae iniziò felice a volteggiare nel cielo e le sue compagne iniziarono a fare una danza intorno a lei.
Lunae finalmente era una fata come tutte le altre.
Il gufo stava guardando la scena dietro ad un albero e un sorriso apparve sul suo volto sempre serio.
Lunae non sapeva che la sabbia della speranza non aveva poteri magici ma che le serviva solo uno scopo forte per credere in se stessa e raggiungere il suo obiettivo.

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