a me interessa solo raggiungere la meta......

il mio Ale.se posso usare tre aggettivi per descriverlo...POSITIVO,FORTE,PAZIENTE.E non dico solo con me ,ma nella vita in generale......IO,mi descrivo in tre aggettivi,PESSIMISTA,CAPARBIA,IMPAZIENTE!!!!!! La cosa in comune (il mio dono del cielo e' che ci amiamo molto pur esendo diversi),ci compensiamo per molte cose quotidianamente.
La cosa che piu' rende difficile vivere qs assenza di un figlio,qs percorso doloroso non e' l'assenza di dialogo....anzi cerchiamo di parlarne,ma il modo diverso di vedere nella stessa direzione!!!!!Voi direte,meno male che c'e' un positivo tra i due che vede la fine del tunnel.....gia' il problema grande e' che io non vedo manco un piccolo cerino acceso.Io piango spesso,mi dispero,mi arrabbio,mi documento su tutto,mi preparo sempre al peggio,qualsiasi situazione vivo .Certo non mi do per vinta,sono preparatissima su ogni centro,su ogni centro italiano o estero,forse ho letto piu' io della mia traslocazione che un genetista....e soprattutto,non mi fa paura niente sono pronta a farmi TORTURARE,pur di avere un pargoletto solo nostro.Il mio Lui non capisce qs accanimento,lui vive piu' alla giornata,apprezza ancora le serate con gli amici,una cenetta solo io e lui,o un viaggio.So che le proverebbe tutte per strapparmi un sorriso.e poi si arrabbia quando dopo averne provate tante si accorge che io NON RIDO PIU'.Io lo amo profondamente,e spesso mi biasimo per non riuscire a prendere qs cosa con piu' leggerezza mentale,non dico con meno serieta' ma perlomeno senza rovinare le giornate mie e sprattutto SUE!!!!!ci provo ,mi sforzo,ma quando parliamo,parlo solo di tutte le possibili scelte o strade da fare e con una caparbieta' che stupisce me stessa,mi rialzo per combattere,senza perdere tempo.La mia paura piu' grande e' perdere di vista lui,cosa che non mi perdonerei mai.Mi sforzo ogni g di riapprezzare le nostre piccole cose,di riuscire ad essere ironica come sono sempre stata.Ma ecco per me qs e' una cosa difficilissima il mio cuore e' pieno di ansia paura,dolore,sto davvero passando un momento della mia vita TREMENDO,che dura da un anno.Grazie per qs angolo di sfogo.

Hai tutta la mia comprensione.
Anche io e mio marito siamo molto diversi. Io sono una persona solare, ottimista ed espansiva. Lui pessimista, concreto e razionale.
Il nostro percorso PMA è stato a lungo diviso.
Ad avere problemi sono io. Endometriosi e riserva ovarica agli sgoccioli. Il suo seme è stato definito da molti biologi da "donatore".
La mia solarità ha fatto spazio a sentimenti orrendi. Paura, vulnerabilità, rabbia, insicurezza, angoscia e (purtroppo) depressione.
A maggio 2009 ho toccato veramente il fondo.
Una bruttissima depressione mi ha portato a fare i pensieri peggiori.
Così da circa un anno e mezzo vado da una psicologa una volta alla settimana.
Poco alla volta le nostre strade, la mia e di mio marito, si sono riunite.
Questo per dirti che ci sono varie fasi in questo percorso.
Il consiglio che mi sento di darti è di accettare questo tuo limite fisico.
Io ho accettato la mia malattia. La trovo ovviamente ingiusta ma per tornare a sorridere alla vita è stata l'unica soluzione.
Poi, come dice questo spazio, è proprio vero che gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere.
Il percorso della maternità è diverso rispetto a quello della paternità.
A noi fondamentalmente manca la pancia.
Per loro è diverso.
Un figlio spesso per una donna è indispensabile per il completamento dell'essere donna.
Per un uomo è differente. Non per tutti un figlio è un completamento.
Siamo diversi e questo lo dobbiamo accettare.
Un abbraccio cara.

stefy ha scritto:: Hai tutta la mia comprensione.
Anche io e mio marito siamo molto diversi. Io sono una persona solare, ottimista ed espansiva. Lui pessimista, concreto e razionale.
Il nostro percorso PMA è stato a lungo diviso.
Ad avere problemi sono io. Endometriosi e riserva ovarica agli sgoccioli. Il suo seme è stato definito da molti biologi da "donatore".
La mia solarità ha fatto spazio a sentimenti orrendi. Paura, vulnerabilità, rabbia, insicurezza, angoscia e (purtroppo) depressione.
A maggio 2009 ho toccato veramente il fondo.
Una bruttissima depressione mi ha portato a fare i pensieri peggiori.
Così da circa un anno e mezzo vado da una psicologa una volta alla settimana.
Poco alla volta le nostre strade, la mia e di mio marito, si sono riunite.
Questo per dirti che ci sono varie fasi in questo percorso.
Il consiglio che mi sento di darti è di accettare questo tuo limite fisico.
Io ho accettato la mia malattia. La trovo ovviamente ingiusta ma per tornare a sorridere alla vita è stata l'unica soluzione.
Poi, come dice questo spazio, è proprio vero che gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere.
Il percorso della maternità è diverso rispetto a quello della paternità.
A noi fondamentalmente manca la pancia.
Per loro è diverso.
Un figlio spesso per una donna è indispensabile per il completamento dell'essere donna.
Per un uomo è differente. Non per tutti un figlio è un completamento.
Siamo diversi e questo lo dobbiamo accettare.
Un abbraccio cara.

Grazie cara Stefy,per la tua risposta cosi' veloce e sentita.Ti capisco.io ho un papa' che ha sofferto di depressione per anni,e' terribile.Percio' io per cercare di prevenire ho iniziato venerdi' degli incontri con lo psicologo.Confrontarsi tra donne aiuta tanto,perlomeno a sapere che non siamo l'unica coppia a vivere qs percorso difficile.A volte vorrei conoscervi ad una ad una ,prendere un caffe' per parlarci col cuore in mano,come facciamo qui,per scambiarsi consigli,esperienze.A me e' d'aiuto,anche momentaneo.Anche il mio lui ha unseme da "donatore",e credo che come dici tu noi non accettando la ns "malattia" non ci accettiamo.Restiamo forti piu' che si puo' arrabbiamoci sfoghiamoci (io ora riprendo la palestra),parliamoci.Ma pensiamo sempre che la ns esistenza per brutta che sia e' sacra e unica.Dobbiamo fare di tutto per non buttarla al vento Per qualsiasi cosa IO CI SONO ps ho visto che siamo coetanee.ti abbraccio

Io ne sono venuta fuori dalla depressione.
Credo che se non l'avessi riconosciuta e non fossi andata da una terapista la mia vita sarebbe crollata.
Io e Luisa abbiamo creato questo forum con entusiasmo e passione. Sentivamo forte l'esigenza di creare uno spazio, sebbene virtuale, dove le donne potessero confrontarsi.
Siamo felici di aver creato uno spazio emozionale. Spesso questo mondo virtuale diviene anche reale.
Ci sono incontri e nascono amicizie.
E' necessario condividere e parlare per sentirsi meno sole.

stefy ha scritto:: Io ne sono venuta fuori dalla depressione.
Credo che se non l'avessi riconosciuta e non fossi andata da una terapista la mia vita sarebbe crollata.
Io e Luisa abbiamo creato questo forum con entusiasmo e passione. Sentivamo forte l'esigenza di creare uno spazio, sebbene virtuale, dove le donne potessero confrontarsi.
Siamo felici di aver creato uno spazio emozionale. Spesso questo mondo virtuale diviene anche reale.
Ci sono incontri e nascono amicizie.
E' necessario condividere e parlare per sentirsi meno sole.

Grazie per aver creato uno spazio cosi' bello e grazie per avermi dato un po' di fiducia raccontandomi la tua storia.in bocca al lupo per tutto

Sulle ali del sogno... Messaggi : 6202 Data d'iscrizione : 13.03.10

la mancanza di un figlio cambia la coppia, è una difficoltà che ti cade addosso, ti butta giu..e la tua vita cambia!
non è piu la vita di prima!
ma anche se difficile dobbiamo rassegnarci al fatto che nella coppia non la affronteremo mai nella stessa maniera!
come dice stefy, noi abbiamo un desiderio fisico, il nostro corpo e la nostra testa è portata al desiderio di procreazione e famiglia.. e quando la realtà è diversa il cuore si spezza! foe mariti non farebbero la pma se le uova le dovessero togliere a loro, forse loro non partorirebbero tra il dolore!
io ricordo quando un anno fa ritirai lo spermio di mio marito, lo aprii sulle scale dell'ospedale, sono scoppiata a piangere e non so come ho fatto a guidare..piangevo piangevo!
alla sera ho dovuto dirglielo e abbiamo pianto insieme, poi è stata la volta della traslocazione, altro dramma!
ma comunque hai accanto a te un marito che cerca di rasserenarti, dagliene la possibilità..la cosa importante è la coppia, prima ci siete voi perchè è da voi che nascerà la famiglia!

melinda477 ha scritto:: la mancanza di un figlio cambia la coppia, è una difficoltà che ti cade addosso, ti butta giu..e la tua vita cambia!
non è piu la vita di prima!
ma anche se difficile dobbiamo rassegnarci al fatto che nella coppia non la affronteremo mai nella stessa maniera!
come dice stefy, noi abbiamo un desiderio fisico, il nostro corpo e la nostra testa è portata al desiderio di procreazione e famiglia.. e quando la realtà è diversa il cuore si spezza! foe mariti non farebbero la pma se le uova le dovessero togliere a loro, forse loro non partorirebbero tra il dolore!
io ricordo quando un anno fa ritirai lo spermio di mio marito, lo aprii sulle scale dell'ospedale, sono scoppiata a piangere e non so come ho fatto a guidare..piangevo piangevo!
alla sera ho dovuto dirglielo e abbiamo pianto insieme, poi è stata la volta della traslocazione, altro dramma!
ma comunque hai accanto a te un marito che cerca di rasserenarti, dagliene la possibilità..la cosa importante è la coppia, prima ci siete voi perchè è da voi che nascerà la famiglia!

E' vero meli parole sante...oggi sono cosi' triste.......non faccio che scrivere parole ovunque ,escono di getto,meno male che almeno loro escono perche' di lacrime non ne escono piu'....devo pensare che domani e' un altro giorno e si va avanti...........

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