Depressione profonda e pensiero costante di morte

Sognatrice in erba Messaggi : 7 Data d'iscrizione : 04.03.10

Buongiorno dottoressa, approfitto subito di questo spazio per parlarle del mio problema.
Fino a settembre del 2009 ero piuttosto tranquilla e serena, mi dedicavo alle mie passioni ed ero attiva e con voglia di uscire e divertirmi. Io e mio marito avevamo da tempo in programma di iniziare la PMA con l'autunno, ma fino ad allora lui era stato fuori per lavoro, quindi il nostro era un progetto e niente più. A settembre lui è tornato in pianta stabile e con lui la decisione di iniziare attivamente le visite e tutto l'iter x la fecondazione. Nei giorni precedenti al suo ritorno stavo leggendo un romanzo di Virginia Woolf in cui c'è una frase che lì per lì mi lasciò quasi indifferente "la signora X era infastidita dall'idea che prima o poi ahimé bisogna morire". La sera stessa ero da sola davanti alla TV e facevo una sciarpa all'uncinetto e questa frase mi è ripiombata in mente come una martellata. Ho iniziato a piangere e da allora non ho più smesso. Nei giorni successivi abbiamo iniziato la stimolazione per la IUI con Clomid e credo gli ormoni mi abbiano dato il colpo di grazia, ho passato giorni di depressione profondissima, pensieri di morte continui, mi svegliavo di notte e immaginavo di ritrovarmi sepolta viva. Mio marito mi consolava ma credo non capisse a fondo cosa mi stava succedendo.
La IUI alla fine non fu più fatta perché ho una tuba ostruita e quel mese ovulai dalla parte chiusa. Il ginecologo propose di aspettare il mese successivo ma la sola idea di ripetere il Clomid con tutti i suoi effetti collaterali mi fece decidere di passare direttamente alla Fivet.
Intanto ho smesso di fumare e a parte un primo periodo di entusiasmo salutistico, sono ripiombata nell'ansia e nell'angoscia con questi pensieri di morte (ogni volta che saluto una persona cara la guardo bene cercando di imprimerla nella mente per paura di non rivederla più... soprattutto mio marito e i miei genitori. Inoltre all'improvviso mi è piombata addosso la consapevolezza che i miei genitori non sono più giovanissimi e che ho poco tempo ancora per stare con loro... tutto questo con conseguente angoscia).
A novembre ho iniziato la stimolazione, poi la soppressione, e con grandissima sorpresa il transfer ha portato una gravidanza gemellare che va avanti (18 settimane). Il fatto è che prima di restare incinta ero sicura che la gravidanza avrebbe spazzato via tutti i brutti pensieri, invece sono sempre lì, forse peggiori a volte. Ho passato settimane a letto a dormire, pur di non pensare... eppure sono felicissima e non vedo l'ora che nascano. Ma allora perché questa depressione? Da settembre sto male, ormai sono quasi 7 mesi, mi sento soffocare, non ho più ripreso a fumare ma in questo momento l'astinenza è veramente dura, vorrei vivere questa gravidanza tanto attesa e desiderata con un po' più di gioia invece sono perseguitata da pensieri brutti e paura costante. Crying or Very sad

Psicologa Messaggi : 73 Data d'iscrizione : 29.03.10

Buongiorno,
I sintomi che riferisce sono affrontabili, ma non da soli, e vanno presi seriamente. Le consiglio pertanto di rivolgersi ad uno specialista. Oltre al fatto che lei sta vivendo in una condizione di profondo disagio e sofferenza, i suoi figli avranno bisogno di una madre sufficientemente serena e lei in questo momento non lo è. So che non è semplice richiedere un aiuto in questo senso, ma nella sua condizione è proprio importante.

Sognatrice in erba Messaggi : 7 Data d'iscrizione : 04.03.10

Grazie della risposta, il fatto è che sono stata in psicoterapia per anni e ho cambiato 3 terapeuti. L'ultimo l'ho visto dal 2008 fino a febbraio 2010 (quando mi trovavo alla decima settimana di gravidanza) poi le sedute invece che tranquillizzarmi mi facevano aumentare l'ansia, anche perché lo specialista in questione non mi dava più fiducia.
Conosco anche uno psichiatra molto bravo, ma è uno dal farmaco facile e io in questo momento non voglio e non posso prendere nulla. La soluzione di chiedere aiuto quindi l'ho già presa in considerazione, ma le difficoltà di trovare uno psicoterapeuta da zero e di trovarlo bravo, e soprattutto l'angoscia di ricominciare una terapia con tutto lo stress che comporta mi riempiono di ulteriore angoscia. Crying or Very sad

Psicologa Messaggi : 73 Data d'iscrizione : 29.03.10

Posso capire la sua difficoltà in questo senso, ma per quanto si sappia attualmente su sintomi come i suoi la psicoterapia e la farmacoterapia sono le uniche due strade ritenute efficaci. Si tratta di scegliere il male minore: se decide di affrontare la sua situazione non posso che ribadire la stessa indicazione di rivolgersi a uno specialista e di cercare di tollerare l'ansia che le provoca (i professionisti in questione possono anche darle una mano rispetto a questa ansia che è in realtà molto comune), se invece decide di non prendersi cura di sè su questo si trova comunque ad avere a che fare con dei sintomi molto disturbanti come quelli che ha descritto.
Un saluto

Dott.ssa Chiara Celi

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